Buonasera buonsenso

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L'ingiustizia accartoccia la pelle della mia schiena e Il respiro scompare.
Il cuore rallenta, lo sguardo si bagna
E la saliva si mischia alla bile.

La testa affollata vortica
Sottomessa da rumorose condanne.
Affoga in questa volgare sentenza mentre il catrame che
silenzioso sotterra la vita
Immobilizza le gesta,
Mi ricopre le mani.

La verità riecheggia nella mia testa.
Sbeffeggia le mie emozioni.
conosco il tuo segreto
Ma non arresto le tue intenzioni.

In Difetto al mio sguardo maligno
Rispondi con sorrisi ignoranti.
I miei occhi severi e indignati
incollati alla tua bocca,
osservano
Come ingorda ingoi
sorsate di ebbrezza
Dal retrogusto velenoso.

Raccontami ancora di quanto
il mondo sia ingiusto e crudele.
Come tu sputi in faccia ai miei sogni.

Trasformarmi in pietra.
Non voglio più soffrire.
Pesante Arida e Imperturbabile,
Capace di lasciarmi sprofondare negli abissi più bui...

Rendendo
Incapace il mio ritorno.

Tu stronza vivi una gioia invisibile.

Sputi in un piatto
Dove disperatamente vorrei mangiare!

Mi fai perdere la rotta.

Perché mentre ostinata
tento di risalire a galla,
Ridi della mia rabbia furente.

Mi scioglie le viscere
E brucia la mia gola di urla

Così cola in brodaglia il buonsenso.

Spenta e rassegnata dello schifo del mondo mi ricordo che:
c'è e ci sarà sempre,

Chi ha il pane non ha i denti!

Dicono che la notte... Porti consiglioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora