Brit's Birthday.

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Chiudo la porta dietro di me, guardandomi intorno. Le altre sembrano non essere ancora pronte. Scendo lo scalino e raggiungo il soggiorno dinanzi l'immensità della finestra che si affaccia sulla città. Mi viene davvero difficile pensare che mio padre ed i suoi amici abbiano devastato totalmente una città come questa con una sola notte di sballo. Anzi, la cosa mi preoccupa un pò. Sono felice di essere qui per festeggiare il compleanno il compleanno di una delle mie migliori amiche, ma la mia unica preoccupazione è Zoe. Quella ha lo stesso gene di Alan e questo non è messo tanto bene. Ma Zoe sa bene che al minimo passo falso, io non sarò l'unica a fargliela pagare, non saremo clementi con lei.

« Wow. Sei uno schianto. » Esulta da dietro Zoe.

Socchiudo gli occhi e fingo un sorriso, voltandomi verso lei. Inaspettatamente per me, sembra un ragazza raffinata, con quell'abito nero morbido ed i capelli rosa raccolti in uno chignon. Si avvicina verso di me ma noto subito, sulla sua mano destra, che tiene un bicchiere di vino. Indietreggio:

« Non è ancora l'ora di bene, Zoe. » Rispondo diffidente. Lei si blocca e da una rapida occhiata al bicchiere, come se non avesse capito.

« E' solo vino. So reggere bene l'alcool. » Dice, sorridendo.

La mia risposta viene bloccata dall'arrivo di Eve che, nella sua semplicità, avanza verso di noi con il suo abito corto a righe bianco e nero. Un timido sorriso e gli occhioni dolci. Sorrido a mia volta, e Zoe si gira verso Eve, andandole incontro per abbracciarla.
Scuoto la testa. Basta, Zoe ha promesso e ripromesso. Devo fidarmi e dobbiamo divertirci. Vado per unirmi all'abbraccio ma nello stesso istante, esce Brit dalla sua stanza: Un lungo abito bianco morbido tenuto su da due spalline sottili, i lunghi capelli cadenti sulle spalle.

« Brit, oh cielo. » Mormoro.

« Sei bellissima. » Continua dicendo Eve.

Lei sorride a tutte e tre e si avvicina con difficoltà per via dei suoi tacchi vertiginosi. Le tengo la mano aiutandola a raggiungere la porta d'ingresso. Ma Eve, aprendo la porta, nota esserci una bottiglia di spumante sul tappettino di fronte la porta con un bigliettino. Zoe afferra il bigliettino, leggendolo ad alta voce:

« Che sia il vostro migliore amico per questa notte. Buon compleanno, Brit. » Legge.

« Inquientante. » Risponde Eve.

« Ovviamente, non berremo neanche una goccia di questo spumante. » Dico io, afferrando la bottiglia per nasconderla in qualche punto della stanza.

« E' un regalo... » Risponde Brit. « ..ed i regali non si rifiutano mai. » Continua.

Mi volto verso di lei ed il suo sorriso malizioso mi coinvolge all'instante. Ogni desiderio di Brit, sarà un ordine! Domani sarà il suo giorno, anzi tra qualche minuto scatterà la mezzanotte quindi ci affrettiamo a raggiungere l'ascensore. Ci dirigiamo verso la piscina ed improvvisamente il mio cellulare squilla: è mio padre.
Mi fermo, facendo cenno a Zoe che arriverò tra qualche istante.

« Pronto? » Mormoro, tenendo gli occhi sulle mie amiche che stanno cercando un punto a bordo piscina dove poter stappare la bottiglia.
Non posso crederci che finalmente Brit stia per fare 21 anni e che abbia realizzato il suo sogno come abbiamo sempre programmato insieme. I miei pensieri ed i miei brevi ricordi di me e Brit da piccole, sfocano le parole di mio padre. « Come papà? » Cerco di riprendere il discorso.

« Sam, tutto bene? Perché non mi hai risposto prima? » Domanda ripetutamente.

« Ero sotto la doccia, papà. Si qui tutto bene, stiamo aspettando la mezzanotte. » Rispondo.

Eve alza la mano, dalla parte della piscina, indicandomi di venire. Alzo la mano per farle capire che sarei arrivata tra due minuti, poi do una rapida occhiata all'orologio e mi rendo conto che alla mezzanotte di minuti ne mancavano solo cinque. Alzo gli occhi al cielo e mi giro.

« Sam, io non voglio che voi vi facciate male, quindi bevete qualche bicchiere e poi filate a festeggiare in camera. Ti prego. » Dice.

Io tento di fare ripetutamente il suo nome, ma la mia attenzione viene distolta dalla vista di un uomo asiatico, appoggiato al bancone del bar che mi fissa da dietro degli occhiali di sole, indossa un abito nero e mi guarda diligente ma con quegli occhiali mi è difficile credere che stia guardando me. Mi giro e dietro di me, non c'è nessuno. Ritorno con lo sguardo su quell'uomo ed è sparito. Ma come diavolo...?

« Las Vegas è peggio di quel che pensi, non prova pietà. » Dice mio papà, risvegliandomi dalla scena di prima.

« Papà, tra tre minuti esatti, sarà il compleanno della mia migliore amica e tu mi stai spaventando quindi ti prego, vai a dormire e noi due ci sentiamo domani mattina. Adesso devo scappare. » Tento di chiudere la chiamata, dirigendomi verso le altre.

« Aspetta, Sam. » Dice mio papà.

« Che c'è ancora? » Mi blocco prima di poterle raggiungere totalmente.

« Ti voglio bene, piccola mia. » Sorrido, adesso si che posso godermi la festa.

« Anche io, papà. » Piego la testa di lato come se la voce di mio padre mi stia accarezzando e dopo averlo salutato per bene, mi libero del cellulare dedicandomi alla mia amica.

« Manca esattamente un minuto! » Esulta Zoe.

Afferro il bicchiere pieno di spumante e faccio l'occhiolino a Brit.

« Adesso che la nostra Sam è qui posso pubblicamente dire qui, DAVANTI A TUTTI, che siete le amiche migliori che si possano desiderare e che non potrei mai senza voi. Voi siete.. il mio branco. » Dice, ridendo.

Ridiamo tutte insieme, stringendo Zoe visto che quest'idea del branco è uscita proprio da suo padre, e quando finalmente la mezzanotte scatta, noi alziamo al cielo i nostri bicchieri dando inizio al 21° compleanno di Brit Price qui.. a Las Vegas.







Una Notte Da Leoni 4: Non è ancora finita.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora