Sulla scena del Crimine.

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6 novembre 2038 ore 00:21.

Arrivati finalmente alla scena del crimine.
Posteggiarono l'auto leggermente più distante della casa, dato che davanti ad essa vi era una folla di persone incuriosite alla presenza della polizia. Sicuramente qualche vicino avrà allarmato le autorità e al suono delle sirene tutto il vicinato è accorso a vedere il misfatto.

Il tenente Anderson spense la macchina e si voltò verso Connor.
"Aspetta qui. Ci metterò un attimo" Connor lo guardo sorpreso da quell'ordine.
Era contro quello che gli era stato detto.
"Impossibile! Io vengo con lei." Disse Connor risoluto.
"Senti, ti consiglio di non rompermi i coglioni, se vuoi passare tutta la notte intero."

E scese dalla macchina.
Connor si guardò intorno. Aveva ricevuto dei ordini contraddittori rispetto a quelli impatuiti dalla sua responsabile alla Cyberlife.
Doveva decidere quale ordine avesse la priorità.
Di certo la missione. Quindi senza sprecare ulteriori secondi scese dalla macchina e segui il tenente Anderson verso la casa.
Dei giornalisti fermarono il tenente Anderson per fargli qualche domanda
"È vero che c'è stato un omicidio?" Chiese uno di esso.
"Non confermo niente" Rispose prima di passare spalleggiando contro la folla.
Connor lo segui fino alla striscia gialla di non oltre passo.
"Gli androidi non possono proseguire oltre" lo fermò un agente.

L'androide si guardò in torno in cerca del da farsi.

"Ah. Lui è con me" Si giro verso di esso il tenente permettendo a Connor di poter passare.
"Mettiamo in chiaro le cose: non dici niente, non tocchi niente e non mi rompi le palle. Intesi?"
"Certo" Annui Connor.

Un uomo un po tarchiato li raggiunse da dentro la casa.
"Buona sera Hank. Pensavo non ti saresti più fatto vivo...d'altro canto la tua novellina è già qui" Hank guardò la t/c/c.
"Oh no. Pure tu qui?" Disse hank mettendosi una mano in faccia come sfogo alla sua frustrazione.
"Salve tenente pensavo di venire al posto suo in modo da prendere più appunti possibile e poi farglieli avere l'indomani mattina cosi lei poteva riposare" sorrise la ragazza ad Hank.
"Uhg, il piano era quello...poi è sbucato lo stronzo" Disse indicando con la testa l'androide dietro di lui.
Connor inizio a osservare la ragazza analizzandone il viso per capire chi fosse.
Si avvicino a lei.
"Salve agente t/c io sono connor l'androide della Cyberlife inviato per collaborare insieme al tenente Anderson riguardo ai casi su i devianti" Disse lui in modo meccanico.
"Oh. Salve connor" Rispose lei educatamente.
Lo riconobbe era l'androide che era apparso in TV durante quel caso di deviante con ostaggio.
L'uomo che aveva salutato il tenente lo guardo in faccia e rise.
"Quindi...ti sei preso un androide, eh?" Rise.
"Oh oh. Divertente dimmi, che è  successo?" Chiese Hank seguendolo verso l'ingresso della casa.
La ragazza stava per seguire il tenente quando esso si girò.
"Tu non vieni." La t/c/c rimase interdetta.
"Ma come..."
"Ti ricordi l'ultima volta che avevi visto una scena cruenta? Hai vomitato sulla scena del delitto. Voglio evitare di avere altri problemi con una ragazzina alle prime armi" la ragazza ricordo la scena del corpo che era stato ritrovato sventrato all'interno del frigorifero.

"Mi scusi...era la prima volta che..." trattenne un conato di vomito al ricordo.
"Ma prometto che non riaccadra piu" il tenente Anderson la guardò scettico.
La ragazza lo guardo con occhi imploranti.
"Ah...va bene ma le regole che ha l'androide valgono anche per te."
Rimase confusa.
"Quali regole?"
"Venga dentro agente t/c che gli e le spiego" Disse connor.

Entrarono dentro casa e i due ascoltarlo il breafing dell'accaduto.
"Ci ha chiamato il proprietario, erano otto mesi che l'inquilino non pagava l'affitto e dopo vari solleciti ha deciso di venire di persona a dare un occhiata.
E così ha trovato il corpo..." entrarono in casa.

"Android or Human: can they fall in love?"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora