9. Caso Chiuso

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Mi ritrovo tra i vicoli oscuri e labirintici della città, il freddo dell'aria notturna penetrante come un'aggressione, mentre i miei passi rimbombano sull'asfalto deserto.

La pistola nella mano è un'estensione fredda della mia volontà, pronta a rispondere al minimo segno di minaccia nell'ombra.

Il killer, una figura sinistra, si volta bruscamente, un chiarore lunare che accentua i suoi lineamenti cupi.

Per un attimo il suo volto sembra quello di Brian, il mio defunto fratello, e un'ondata di dolore mi travolge come un'esplosione.

Ma non posso permettermi distrazioni.

Sparo.

Sparo.

Sparo.

Il caricatore è vuoto.

I colpi squarciano l'aria con ferocia, un ritmo pulsante di morte che si infrange nel silenzio.

La figura cade a terra, una marionetta senza vita.

È finita.

Eppure, il senso di vittoria è mescolato a una marea di emozioni tormentate che mi tormentano senza tregua.

Morgan arriva, le sue braccia robuste che mi avvolgono mentre il pianto scuote tutto il mio essere "T/n, basta. È finito" le sue parole sono un sussurro spezzato, ma la sua presenza è l'unica ancora di salvezza in un mare tempestoso.

"Lo odio... lo odio così tanto" ammetto con voce rotta, lasciando che il dolore e la rabbia si riversino senza controllo.

Morgan stringe la presa, cercando di lenire la mia tempesta emotiva con il suo sostegno silenzioso.

Le sirene della polizia risuonano nell'aria, annunciando il loro arrivo imminente.

Vorrei correre da Spencer, cercare la sua consolazione, ma so che è troppo presto.

Lo vedo da lontano, il suo sguardo preoccupato che si incrocia con il mio, ma una distanza insormontabile si interpone tra noi.

La polizia si occupa del corpo esanime del killer, mentre io resto lì, immobile, incapace di staccare lo sguardo da Spencer.

Vorrei spiegargli tutto, il mix di paura, coraggio e disperazione che mi ha spinto a quel gesto estremo, ma le parole si rifiutano di uscire.

Spencer si avvicina lentamente, i nostri sguardi si intrecciano per un fugace istante.

In quel breve momento, sembra che tutto sia possibile.

Poi, con un sorriso tenue, si allontana.

Mi sembra di percepire una comprensione silenziosa nel suo sguardo, ma la barriera tra noi rimane inespugnabile.

Mi sento persa tra la folla di volti estranei e divise blu, un'isola di emozioni tormentate in un mare di formalità poliziesche.

Non c'è spazio per spiegazioni, solo la dura realtà che riassume il suo controllo implacabile.

Respiro profondamente, cercando di trattenere le lacrime che minacciano di traboccare.

Il caso è chiuso, il male è stato fermato, ma il mio cuore è ancora in tumulto.

Guardo Spencer allontanarsi, sentendo un vuoto profondo che mi dilania l'anima.

Forse un giorno avrò il coraggio di spiegargli tutto.

Ma per ora, devo affrontare il peso delle mie azioni da sola, mentre cerco di trovare un modo per superare questa tempesta emotiva che mi ha sconvolto.

Save Me - Spencer Reid × ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora