Il Richiamo delle Ombre

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L'aria intorno al gruppo sembrava più densa, come se persino il suono dei loro respiri fosse assorbito dal silenzio opaco dell'ospedale abbandonato.

L'eco della voce gorgogliante che li aveva avvertiti di lasciare quel luogo ancora vibrava nei loro timpani, mentre procedevano con cautela attraverso i corridoi oscuri e le stanze deserte.

Alice, con la torcia ancora stretta tra le mani, si sentiva come se ogni passo l'avvicinasse sempre di più a una verità nascosta e sinistra.

Mark, solitamente scettico, era ora visibilmente scosso dagli eventi soprannaturali che avevano testimoniato finora.

Sarah, con il cuore che batteva forte nel petto, si aggrappava al braccio di Alice mentre cercava di non farsi sopraffare dalla paura.

Tom, con la videocamera in mano, registrava tutto con una determinazione mista a terrore.

Arrivarono a una porta sbarrata con catene arrugginite, situata in un angolo remoto dell'ospedale. L'atmosfera intorno a quella porta sembrava ancor più pesante, come se nascondesse qualcosa di terribile e proibito.

"Dobbiamo vedere cosa c'è dietro questa porta", disse Tom a bassa voce, guardando i suoi amici con un'ombra di dubbio negli occhi.

Alice annuì, cercando di mantenere la sua compostezza. "Sì, dobbiamo scoprire cosa hanno cercato di nasconderci."

Con un sforzo combinato, riuscirono a rompere le catene arrugginite e spalancare la porta con uno scricchiolio rauco che riecheggiò nel corridoio deserto. Ciò che trovarono dall'altra parte li lasciò senza fiato.

La stanza era diversa dalle altre: non era devastata dal tempo e dall'abbandono come il resto dell'ospedale.

Al contrario, era impeccabilmente pulita e decorata con mobili antichi e quadri dai toni cupi che adornavano le pareti.

"Che posto è questo?" sussurrò Sarah, i suoi occhi spalancati mentre esplorava la stanza con ammirazione e terrore.

"Sembrerebbe una stanza dimenticata dal tempo", disse Mark, il suo sguardo scrutando ogni angolo in cerca di indizi.

Alice avanzò cautamente, studiando ogni dettaglio con attenzione. Sulla scrivania centrale trovò un diario antico, legato in pelle consumata dal tempo.

Lo aprì con delicatezza e iniziò a sfogliare le pagine ingiallite.

"Il diario di un medico...", mormorò Alice, leggendo ad alta voce.

Le pagine erano piene di annotazioni criptiche su esperimenti e trattamenti psichiatrici, con riferimenti a pazienti che sembravano sperimentare manifestazioni paranormali e comportamenti violenti.

Tom filmava tutto con la videocamera, catturando le parole di Alice e i dettagli della stanza per poterli esaminare più tardi.

"Guardate qui", disse Alice, indicando una pagina in particolare.

"Il dottor Jonathan Blackwood... sembra essere stato il direttore di questo ospedale. Dice che ha iniziato a esplorare teorie su poteri psichici e comunicazioni con l'aldilà..."

Mark alzò un sopracciglio. "Stai dicendo che questo posto è stato usato per esperimenti paranormali?"

Alice annuì lentamente.

"Sembra che il dottor Blackwood fosse ossessionato dalla possibilità di aprire una porta tra il mondo dei vivi e dei morti. E sembra che abbia avuto successo..."

Un brivido di terrore scese lungo la schiena di tutti mentre il significato delle parole di Alice si faceva strada nella loro mente.

"Se è vero...", iniziò Sarah a malapena, "allora forse i fantasmi che sentiamo... sono veramente qui..."

Il suono di un passo sul pavimento dietro di loro fece voltare tutti di scatto. La stanza sembrava improvvisamente più fredda, e un senso di presenza invisibile li avvolse.

"Non siamo soli qui dentro", sussurrò Tom, guardando attorno con occhi spalancati.

Il gruppo si stringeva intorno, la tensione palpabile nell'aria mentre cercavano di capire cosa fare dopo aver aperto la porta a tali rivelazioni inquietanti.

L'Ospedale Abbandonato Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora