Il Sacrificio Finale

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Il corridoio sembrava non avere fine, una serie interminabile di passaggi tortuosi e porte sbarrate. Alice e Tom si guardavano intorno, le luci fioco delle loro torce a led proiettavano ombre inquietanti sulle pareti screpolate dell'ospedale abbandonato. L'aria intorno a loro era
carica di tensione e di una malvagità ancestrale che sembrava crescere con ogni passo.

"Non possiamo piu aspettare
dobbiamo trovare un modo per uscire di qui," disse Alice con voce tremante, stringendo con forza il diario del dotter Blackwood che aveva trovato nella biblioteca

Le pagine logore raccontavano storie di oscuri patti e orribili esperimenti, rivelando un lato del dottore che nessuno di loro aveva mai sospettato.

Tom annuì silenziosamente, sentendo la stanchezza e il terrore logorarli dall'interno.

Con la sua videocamera sempre in mano, era diventato il testimone silenzioso di tutto ciò che avevano visto e vissuto finora. Ogni tanto, lanciava uno sguardo a Alice, cercando conforto nel fatto che non erano soli in questo incubo.

"Dobbiamo trovare Mark e Sarah, non possiamo lasciarli indietro."

I loro passi risuonavano nel vuoto, un suono che sembrava essere l'unica cosa reale in un mondo di oscurità e disperazione.

Raggiunsero infine una porta di legno massiccio, ornata da simboli antichi e intarsi macabri che sembravano urlare di pericolo imminente.

"Non mi ispira tanto questa porta" disse Alice.

L'odore di muffa e di qualcosa di più oscuro pervadeva l'aria, come un presagio di morte.

"Alice, dobbiamo trovare una via d'uscita da qui," disse Tom a voce bassa, la sua voce che echeggiava nel corridoio deserto.

Alice annuì, gli occhi fissi sulla porta chiusa. "Sì, ma prima dobbiamo vedere cosa c'è dall'altra parte."

Con un respiro profondo, Alice afferrò la maniglia di ferro fredda e la girò lentamente. La porta cigolò apertamente, rivelando una stanza buia e umida, illuminata solo da alcune candele nere bruciate fino all'ultima goccia di cera.

Entrarono con cautela, i loro passi che echeggiavano nel silenzio inquietante. Le pareti erano coperte di strani simboli e disegni rituali, come se fossero entrati nel cuore di una cerimonia antica e proibita.

Quello che trovarono li fece trasalire:

Mark e Sarah giacevano immobili sul pavimento, le loro forme inanimate illuminate dai pallidi raggi delle torce.

Il sangue era asciutto e scuro
intorno ai loro corpi, segno di una fine violenta e brutale.

Alice emise un grido soffocato mentre si precipitava verso di loro, le lacrime sgorgando senza controllo dai suoi occhi. Mark e Sarah giacevano immobili, le loro espressioni fissate in un'eterna agonia, come se i loro spiriti fossero stati strappati via dal mondo dei vivi.

"No, no, no!" gridò Alice, Ia voce
soffocata dall'orrore mentre corse
verso i loro amici, "Mark! Sarah!"
Tom si affrettò al suo fianco,
cercando di afferrare un polso, nella vana speranza di sentire un battito, un segno di vita.

Ma tutto ciò che incontrò fu il freddo e il silenzio dei morti.

"Non possiamo perderli," disse Tom con voce rotta, gli occhi arsi dalle lacrime che minacciavano di cadere. "Dobbiamo fare qualcosa."

Alice si inginocchiò accanto a Sarah, il cuore straziato dal dolore. "Chi ha fatto questo? Cosa sta succedendo qui?"

L'oscurità sembrava stringerli con le sue mani fredde, avvolgendoli in un abbraccio mortale di paura e
disperazione.

L'entità che li aveva
tormentati con le sue risate e le sue minacce sembrava ora essere ovunque intorno a loro, una presenza che si nutriva del loro terrore.

L'entità oscura, che aveva osservato silenziosamente dall'ombra, emerse lentamente dalla penombra.

"Questo è il destino di coloro che cercano di svelare i segreti di questo luogo," disse con voce sinistra, il suo respiro un soffio gelido nell'aria stagnante.

Alice si voltò verso l'entità, gli occhi colmi di rabbia e disperazione. "Cosa hai fatto a loro? Perché?"

L'entità emise un riso straziante, un suono che riecheggiò nelle loro anime come una maledizione.

"Il prezzo del sapere è sempre alto. Avete scavato troppo a fondo, e ora siete intrappolati nel mio regno di oscurità."

Con il cuore pesante, Tom raccolse la videocamera e iniziò a registrarli, il viso contratto dalla rabbia e dalla tristezza. "Dobbiamo portare questo
a qualcuno. Devono sapere cosa e
successo qui."

Alice annuì, il viso pallido e gli occhi lucidi di lacrime, "Dobbiamo trovare un modo per uscire da qui, Non possiamo lasciare che questo posto consumi anche noi."

Mentre lasciavano la stanza dietro di loro, il vento ululava attraverso i corridoi vuoti, un suono che sembrava essere un lamento per le anime perdute.

"Dobbiamo trovare un modo per sconfiggere questa cosa. Non ci arrenderemo senza combattere."

L'entità li guardò con occhi freddi e senza pietà. "Il vostro destino è già stato segnato. Ma se desiderate sfidare il mio potere, allora preparatevi a fronteggiare le conseguenze."

Con un gesto della mano, l'entità oscura scatenò una tempesta di ombre intorno a loro, avvolgendoli in un vortice di terrore e disperazione. Alice e Tom si afferrarono l'un l'altro, cercando di resistere alla marea crescente di male che minacciava di inghiottirli.

E così, nel cuore dell'ospedale abbandonato, tra le ombre che danzavano e le candele che sussurravano promesse infrante, Alice e Tom si prepararono a combattere per la loro sopravvivenza e per trovare un modo per liberare le anime dei loro amici dal macabro destino che li aveva colpiti.

L'Ospedale Abbandonato Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora