Capitolo 6

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Mi dispiace per gli errori ortografici,scusate.

Taylor's pov

Fuori pioveva.
Credevo di trovare un po' di conforto in una bella giornata,magari da passare fuori con gli amici,magari per distrarsi e non pensarci.
Sì perchè due settimane dopo ero ancora lì.
Davanti alla finestra a guardare fuori,a piangere,e a pensare ai bei momenti passati inisieme a..lui.
A distruggermi,pensando a quello che eravamo,e che saremmo potuti essere.

Mi schiaffeggiai cinque..dieci o quindici volte ripensando a quello che avevo fatto.
Lo rivolevo indietro,con tutta me stessa.
Ma sapevo che avrei sofferto ancora.
Sempre per colpa di Lei soffrivo,soffrivamo.

Io e Louis ci conoscemmo due anni fa,in vacanza.
Le nostre famiglie avevano,inconsapevolmente,scelto lo stesso stabilimento.
Allora io avevo la mia combriccola di amici,quelli che vedi solo duramente l'estate,con i queli hai un rapporto migliore che con quelli che vedi quotidianamente.
Mi ricordo perfettamente che una sera ci fu' il falò.
Il falò era un nostro modo di dare il benvenuto all'estate,portavamo i nostri amici,amici di amici e così via.
Ogni combriccola aveva il suo falò,e penso che vedere la scena dall'alto sia fantastico,vedere la spiaggia illuminata lungo la riva,dopo gli ombrelloni,tutti in fila da tanti falò circondati da ragazzi e ragazze che non si vedevano da tanto tempo,ragazzi che suonavano la chitarra,che cantavano,ridevano e scherzavano..e perchè no?magari bevevano anche qualche birra di troppo,ma l'armonia era magnifica.
Non scorderò mai quella sera,eravamo tutti seduti in cerchio sulla sabbia aspettando che il fuoco prendesse vita,quando arrivarono due ragazzi,uno dei quali con la chitarra in mano.
Lì per lì non gli vidi il volto,e non diedi importanza a nessuno dei due,ma poi improvvisamente una botta di calore accompagnò il falò che si era acceso.
Poi lo guardai,la luce del fuoco illuminava il suo volto,potevo vedere i suoi zigomi scavati,le sue labbra sottili,contornate da una leggera barba,potevo vedere un suo ciuffo castano ricadere sulla guancia..e potevo vedere i suoi piccoli occhi azzurri scrutarmi.
Quella sera fu' un gioco continuo di sguardi,io nascondevo il mio dal suo,e lui il suo dal mio,e quelle poche volte che per errore ci guardavamo negli occhi sentivo un'insolita stretta allo stomaco.
Ricordo che da quella sera iniziò l'estate più bella della mia vita.
Dai movimenti impacciati per quel "piacere sono Louis" e "Emh..ciao mi chiamo Taylor" fino alle passeggiate di notte sulla spiaggia mano nella mano.
Dalle carezze ai baci,fino a fare l'amore di notte sulla sabbia,fastidiosa perchè si infilava da tutte le parti,ma così romantica..
Ricordo che una volta ci buttammo in acqua a fare il bagno nudi a mezzanotte..
Le emozioni che provai quell'estate furono le più forti della mia vita..lui fu' tante mie prime volte,con lui feci l'amore per la prima volta,con lui provai per la prima volta quello che chiamiamo amore,mentii per la prima volta ai miei genitori in modo serio,con lui feci per la prima volta tutte quelle cose romantiche che credevo fattibili solo nei film,contammo le stelle di notte sdraiati sui lettini,ci nascondemmo nei vicoli a baciarci,litigai con lui per gelosia,e facemmo pace facendo l'amore...
E alla fine di agosto mi promise che era solo la fine dell'estate,non di noi.

E così fu',sono stata io ad infrangere la sua promessa e non avevo le forze du tornare indietro.

-Tayloor!-mi urlò Sophia
Mi giarai di scatto
-cosa?-
-Sono tre ore che ti chiamo-
-scusa ero sovrappensiero-mi massaggiai le tempie
-cosa ti serviva?-chiesi
-Harry mi ha scritto perchè non rispondi al telefono,e mi ha detto che questa sera c'è un evento all'Atlantha la discoteca qui vicino,vieni con noi-disse

-Ti ricordi che siamo in un college vero?-chiesi
-Ma possiamo uscire,abbiamo il coprifuoco alle 23 però possiamo uscire- mi rispose
-Oh...comunque non credo di venire-risposi sdraiandomi sul mio letto
-La nostra non era una domanda,vieni con noi e basta,siamo stufi di vederti su quel letto,la vita continua,è piena di divertimenti e di ragazzi,e alzati che sono le otto e alle nove dobbiamo andare via- sentenziò

***
Quella fu' l'ultima cosa che disse prima di buttarmi giù dal letto,per poggiare diversi vestiti che potevo mettermi,dopodichè mi aggredì con pennelli e polveri colorate,disse che i mziei occhi erano piedi di occhiaie e la mia pelle aveva qualche bolla da coprire.

Così erano le nove e io ero bellissima,mi ero trascurata tanto in quei giorni.
Avevo un vestito nero,nulla di particolare,il solito corpetto stretto e la gonna a ruota,un tacco quadrato,i capelli lisci e sciolti sulle spalle.
Il trucco era principalmente concentrato sugli occhi,non avevo nessun rossetto.

Mi sentivo veramente bella,e devo ammettere che avevano ragione,dovevo andare avanti.

-Tay?-fece Harry da fuori la porta
-Entra entra,Sophia è in bagno-dissi

Harry entrò e io lo scrutai dallo specchio mentre mi infilavo l'orecchino,i suoi capelli erano sistemati in un semplice e veloce chignon,indossava i suoi soliti skinny neri e aveva una camicia bianca e aderente,sbottonata fino a metà della sua farfalla per mostrare i suoi numerosi tatuuaggi,alle dita portava i suoi soliti anelli.
Era bellissimo,lo è sempre,ma quella sera volevo stargli vicina tutto il tempo,aveva qualcosa di insolito che mi spiangeva a volerlo osservare quella sera,avevo intenzione di osservarlo tutto il tempo.

Mi girai vedendolo avvicinare sorridente.
Sorrisi.
-Sei bellissima-mi baciò la guancia
-Grazie-sorrisi verso il pavimento-tu invece sei fottutamente sexy..-lo osservai
-Modeatamente-si sistemò le maniche della camicia.
Risi.

Sophia uscì dal bagno,e non ebbi nemmeno il tempo di vedere come si era vestita,perchè ci spinse fuori urlandoci che era in ritardo.

***
Ero forse al quinto bicchiere di vodka quella sera.
E stavo ballando come non mai,strusciando i miei fianchi dove capitava,mi muovevo sensualmente con il bicchiere in mano,saltavo a ritmo della musica,lanciavo sguardi maliziosi.
Non ero io che mi muovevo,era l'alcool,mi apriva la mente chiudendo i problemi in un angolo,mi faceva sentire sciolta.
Ricordo che ballando intruppai bruscamente ad una coppia che si stava baciando,fu' quando si staccarono per rispondere alle mie scuse che ebbi una morsa strettissima allo stomaco,un tonfo al cuore.
Iniziai a sudare freddo,lui spalancò gli occhi.
Non ci credevo,non ci aveva messo molto a dimenticarmi e sostituirmi,io sono stata così stupida da piangerci e pensare che magari un giorno tutto si sarebbe risistemato.
Avevo una rabbia che mi faceva attorcigliare lo stomaco,e le lacrime che scendevano agli angoli degli occhi.
Non ci pensai due volte,approfittai del suo sguardo addosso a me,presi Harry dal braccio e lo girai di scatto verso di me,presi il suo viso tra le mie mani e lo spinsi verso il mio e poggiai le mie labbra sulle sue e chiudendo gli occhi.
All'inizio esitò,poi poggiò le sue grandi mani sui miei fianchi scendendo verso il fondoschiena,lasciando scie di brividi dove toccava,e chiese accesso con la lingua per approfondire il bacio.
Iniziammo a baciarci con passione,quasi come se fosse una necessità.
E baciava dannatamente bene.
Le sue mani sul mio corpo e le mie dietro il suo collo.
Mentre mi baciava mi beavo del suo tocco tremendamente rilassante ed eccitante allo stesso tempo.
Non so perchè ma ero felice.
Spostò una mano dal mio sederie fino la mia guancia, l'altra la raggiunse poco dopo,si infilarono sui miei zigomi scansando i capelli e asciugando quelle due piccole lacrime con i pollici e si staccò.
Mi guardò intensamente,e mi persi in quegli occhi verdi,erano così belli,profondi,chiari,comunicavano tutto quello che aveva dentro.
Lo abbracciai e basta,posando la mia testa sulla sua grande spalla,cercando Louis,ma se ne era andato da tempo.

MINE||L.T LOUIS TOMLINSONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora