Taylor's pov
Mi girai lentamente trattenendo il fiato,ed eccotelo lì.
Vestito al suo solito modo,ma con vestiti trasandati,stropicciati che emanavano odore di fumo,le sue vans strappate sul davanti e scollate sui lati,segno che avesse riniziato ad andare sul suo skate.
Lo faceva solo quando si sentiva stressato e oppresso,diceva che riusciva a sfiorare la libertà,mi raccontò che adorava tornare a casa con le scarpe rotte e le ginocchia sbucciate,adorava sentirsi libero,sentire la città "sua"..era il suo modo per sfuggire dai problemi.
E vedere le sue scarpe ridotte il quel modo mi dispiaceva..voleva dire che si sentiva oppresso ancora,lo era per colpa mia.
Aveva le mani sporche di terra,probabilmente asfalto,sicuramente dovute allo skate,le dita gialle segno che avesse fumato molto,forse di continuo in quei giorni..Non andai oltre,non volevo guardarlo in faccia,sapevo benissimo che i suoi occhi erano il mio punto debole,avrei ceduto semplicemente.
-Cosa ci fai qui?- dissi tenendo lo sguardo basso.
Lo sentii mozzare un respiro.
-Non lo so,a dire la verità passavo di qui..poi ho sentito la tua voce-Disse
-Non dirmelo-lo implorai
-Ho sentito la tua voce e non sono riuscito ad ignorarla ed andare avati-continuò
Avevo il cuore che mi martellava nel petto,era così bello già solo il fatto che ci stessimo parlando..
Ma non volevo che arrivasse al punto della situazione,mi sarei sentita debole e vulnerabile.-Volevo entrare,ma mi sono fermato a sentire quello che dicevi..un po' per nostalgia,un po' per curiosità-disse
Appunto,non volevo,ma lo aveva appena fatto.
Quello che avevo detto ad Harry lo avevo detto ad Harry e basta,non avevo coraggio di pretendere nessuna delle cose dette.
E senza rendermene conto sentii gli occhi bagnarsi,non volevo che mi vedesse piangere,e non volevo che questo discorso andasse avanti ancora.
Con lo sguardo basso,senza guardarlo in faccia,mi giarai per andarmene facendo un passo per andare via,ma lui mi strattonò per il polso riportandomi nella posizione di prima.
Feci un verso di lamento,lui portò le sue mani sotto il mio mento per far in modo che lo guardassi negli occhi.Dio come era bello,gli era cresciuta una rada barba sotto gli zigomi,i suoi capelli disordinati ricadevano sparsi sulla sua fronte e in parte coprivano i suoi occhi.
Ah i suoi occhi,come erano azzurri,quell'azzurro ghiaccio,così freddi che ti facevano mancare il fiato solo a guardarli.
Erano piccoli e lo facevano sembrare una persona così sicura di se.
Era così bello..-Non andare via,parla,dimmi qualcosa-mi implorò
Risposi dopo qualche secondo
-Hai già sentito quello che dovevi sentire,se pensi che io ti dia spiegazioni sappi che non ne avrai,non dovrei essere nemmeno qui a parlare con te-risposi lentamente
Si avvicinò a me
-Mi manchi-mi disse
-Potevi pensarci prima-risposi
Lo vidi stringere le sue mani,come se volesse parlare,parlare tanto ma fosse chiuso e non riuscisse ad aprirsi.
Mise le mani tra i suoi capelli,poi si buttò di peso addosso al muro,mettendo le mani ai lati della mia testa in modo da centrare il mio sguardo.
In quel momento credetti davvero di cedere.-Non ce la faccio più,la gelosia,la paura mi sta divorando.
Ogni volta che ti vedo camminare per questo college con quello sguardo spento mi si stringe lo stomaco,sei così bella e fragile..-mi carezzò la guancia-ho paura che qualcuno ti porti via da me definitivamente e ti faccia del male-confessò
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MINE||L.T LOUIS TOMLINSON
Fanfiction"Scusi,sono ospite di Mr.Tomlinson,dove lo posso trovare?" L'uomo mi scrutò dalla testa ai piedi. "Stanza 258,ecco le chiavi" Salii le rampa di scale evitando la folla di gente che ballava nell'immenso salone,raggiungendo la stanza 258. Aprii fretto...