𝑉𝑒𝑛𝑡𝑢𝑛𝑜

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⚠️ Come sempre, prima di iniziare il capitolo, vi ricordo di riempire la stellina e lasciare un commento ⚠️

Buona lettura


Bjorn
🚬

«Queste dove le mettiamo?» Domandò Gamon entrando con una cassa in spalla seguito da un ragazzetto, probabilmente una matricola che sperava di ottenere un invito per questa sera.

«Poggiale lì.» Indicai un punto nell' angolo della stanza. «Vicino alla consolle.»

Gamon si scostò i capelli dalla fronte e poggiò le casse dove gli avevo appena indicato.

«Ho chiesto ad un amico di avvisare l'infermeria del campus.» Rilasciò un sospiro esausto non appena lascio andare la cassa.

Alzai il sopracciglio. «E perche?» Domandai sistemando un po' di ciotole in giro per la stanza.

A breve sarebbero arrivati gli altri con un quantitativo indefinito di cibo spazzatura e bibite varie.

Ancora stentavo a credere di essere stato così bravo da riuscire a persuadere le sorelle Hastings per farmi organizzare questa festa.

Probabilmente si erano lasciate intenerire dal fatto che i soldi che avremmo chiesto alle persone per entrare, li avrei devoluti in beneficenza nel centro dove ogni tanto andavo a fare volontariato insieme a Gamon.

«Perché Naiomi ti prenderà a calci nel culo.» Sogghignò alzandosi la maglia al viso per asciugarlo dal lieve sudore che gli stava imperlettando il volto.

«È quello che spero.» M'inumidii le labbra e aprii varie buste di stuzzichini che inizia a sistemare sul tavolo.

«Quella è un osso duro amico, perché non cambi traiettoria?» Gamon aprì il congelatore e prese una birra che, dopo averla aperta, si scolò nel giro di tre secondi.

«Hai mai visto un giocatore rinunciare al gol decisivo solo perché è stanco?» Afferrai un paio di popcorn e lo portai alla bocca. «Non ho mai conosciuto una ragazza con la sua tempra. È intelligente, determinata e a modo suo anche divertente.»

«Decisamente a modo suo.» Prese anche lui una manciata di popcorn. «E il fatto che sia anche l'unica a non cadere ai tuoi piedi non c'entra nulla?» Domandò masticando rumorosamente.

«Chiudi la bocca mentre mastichi.» Gli diedi un ceffone dietro la testa. «Cazzo sembri l'uomo di neanderthal quando fai così.»

Gamon rise e si sfregò le mani tra di loro per togliersi il sale di dosso. «Mezz'ora e arriverà la bolgia di gente. Dobbiamo prepararci.»

M'inumidii le labbra e annuii. «Che la festa abbia inizio.» Sorrisi.

Mezz'ora e la mia piccola Harley Quinn non sarebbe stata in grado di ignorarmi ancora.

🫧🚬🫧🚬🫧🚬🫧🚬

Mi passai una mano tra i capelli, tirandoli indietro con forza.

Ero sempre stato un ragazzo sicuro di sé, determinato a portare avanti le sue scelte ma l'idea di vedere la faccia incazzata e minacciosa di Naiomi mi stava facendo salire l'ansia e allo stesso tempo mi eccitava da morire.

𝐍𝐎𝐈 𝐁𝐑𝐔𝐂𝐄𝐑𝐄𝐌𝐎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora