HUSK🥃🐈⬛
Sentii di colpo Angel che si abbandonava alla mia presa, subito lo presi e lentamente venendo verso terra, lo poggiai sul pavimento.
Poi lo presi a mo' di sposa e andai verso camera sua.
Arrivato lo poggiai sul letto e dissi a tutti di uscire.
Lo controllai bene, senza spogliarlo però.
Decisi di sdraiairmi al suo fianco finchè non si sarebbe svegliato, solo che finii per addormentarmi anch'io.Non so dopo quanto, ma mi svegliai, e trovai Angel accocolato a me, con la faccia sul mio petto, una gamba sopra le mie, che canticchiava qualcosa mentre disegnava del cerchi sul mio petto con le unghie.
«Alza il tono». Dissi.
Lui si girò a guardarmi, confuso.
«Canta più forte, hai una voce stupenda».
E riniziò a cantare.
«Kiss me, hold me, that feeling is holy.
Nobady's loved like you~.
Our life~ moves to fast, to get stuck in the past.
But I~ do~.
I doouoo~». Finì. Poggiai una mano sulla sua spalla.
«Continuetei ma non conosco la canzone». Risposi. Lui rise. "Dio quant' è bella la sua risata". Pensai. Poi lui si alzò, e mi guardò negli occhi.
«Husk... Tu... Credi che Valentino-»
«Lui non ti ama né ti merita». Dissi subito.
Rise di nuovo e mi mise una mano sulla guancia.
«Lo so che non mi ama tranquillo, stavo per dire: credi che lui mi ridarà l'anima e mi lascerà in pace?». Mi chiese, aveva la voce tremolante.
«Io...». Poggiai delicatamente una mano sul suo viso.
«Devo essere sincero con te; secondo me non lascerà la tua anima solo con un riccatto, ti lascerà stare una settimana o due, facendo sì che si "dimentichi" questa faccenda, e poi all- a-lle-ge-rirà, il carico di lavoro, ma lasciarti in pace con una minaccia... Mi dispiace ma non credo». Vidi il suo sguardo intristirsi, anche se ridacchiò quando non riuscii a dire allegerirà.
«Ma Charlie farà di tutto per darti una mano, tutto l'hotel ti aiuterà. Io non permetterò che lui ti faccia del male, non più. Se ti sfiora solo con un dito, dimmelo, ed io gli ficco una granata su per il culo, chiaro legs?». Aggiunsi nel modo più dolce possibile, cosa che si rivelò facile. Quando sto con Angel essere più dolci è la cosa più facile del mondo. Lui sorrise.
Lentamente in nostri volti si avvicinarono, io poggiai il peso su un braccio mentre mi tiravo su. Avevamo ancora una mano sul visto dell' altro.
In poco tempo le nostre labbra si toccano. Era un bacio stranamente casto, ma perfetto.
Dovevo anche ricordarmi che Angie non si accontenta facilmente. Infatti poco dopo mi morse il labbro, allontanandosi con esso il bocca, per poi lasciarlo andare e provocare un piccolo schiocco.
Da quel momento in poi il cervello non connetteva più, facevo tutto senza pensarci.Passai un dito sulle labbra di Angel e lui aprì la bocca, d'impulso gli infilai la lingua in bocca nel modo più dolce possibile.
Angel ricambiò il limone.
Andammo avanti così per un po', finché Angel non portò una mano all'orlo dei miei pantaloni.
«Hey, non dovremmo, non sei costretto se non vuoi, s-». Mi tappò la bocca con un dito.
«Ma io voglio farlo, per favore Husk, è da un mese che cerco di non salutarti addosso...». Disse.
«Ora fammi avere quello che tanto ho desiderato...». Bisbigliò, con una voce talmente flebile, ma in cui si percepiva tutta la sua eccitazione.
«Non voglio più aspettere Husk».
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★~A barman and a pornstar~★
FanfictionUna storia Huskerdust parallela alla mia storia RadioApple, stesso universo, stessi fatti, ma raccontati da persone diverse.