7 - VERDE

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"Sto uscendo"

Sono le uniche parole che ultimamente escono dalla bocca di mio figlio quando parla con me. So che è colpa mia, quando si è confidato con me l'ho accusato di essere solo in un periodo di trasgressione che attraversano tutti gli adolescenti. Ma non è così, non si tratta di un periodo. Già da bambino Andrea manifestava interesse verso gli abiti femminili. Pensavo fosse un gioco per lui ma evidentemente mi sbagliavo, in quelle vesti ritrovava se stesso.

"Possiamo parlare?"

"Non abbiamo niente di cui parlare mamma"

"Io però devo chiederti scusa"

Lo vedo mentre si congela sul posto dopo le mie parole, probabilmente non se le aspettava. Neanche io pensavo che le avrei mai dette ma non ho intenzione di perdere mio figlio.

"Non mentirò dicendo che capisco pienamente perché senti il bisogno di mettere vestiti da donna o di truccarti ma sei mio figlio Andrea e io non posso continuare in questo modo, non posso andare avanti sapendo che tu mi parli appena. Forse non capisco il motivo ma posso impararlo, puoi spiegarmi come ti senti cosicché io possa iniziare a trattarti meglio, a trattarti come vorresti tu Andrea. Ho letto su internet, mi sono documentata, posso usare anche i pronomi femminili se tu lo vuoi, farò del mio meglio, però non posso perderti, vederti così lontano da me mi distrugge, io ti voglio bene e te ne vorrò per sempre, non importa cosa succederà"

Spera sul serio non sia troppo tardi e che Andrea sia disposto ad aiutarla ad imparare.
Era seria quando parlava dell'uso del femminile, l'avrebbe usato sul serio. Forse inizialmente avrebbe fatto un po' fatica ma per la sua famiglia farebbe di tutto.

"Sono felice che sei disposta a capirmi e a imparare per me, ti voglio bene anche io mamma"

Dichiarò Andrea buttandosi tra le braccia della madre. Anche per lui era diventato troppo.

"Abbiamo molte cose da recuperare per colpa della mia ignoranza, Andrea, prometto che d'ora in poi ti ascolterò e mi fiderò di te"

Pensandoci bene il nome Andrea era l'unico nome neutro tra tutti quelli maschili e femminili italiani. Quando l'aveva scelto non aveva pensato a questa particolarità posseduta dal nome, ripensandoci adesso, non avrebbe potuto fare scelta migliore.

D'altra parte il nome Andrea, come anche Marco, l'aveva scelto appena l'aveva visto, lei e suo marito avevano deciso che appena presi i figli in braccio il nome sarebbe venuto da sé, che fosse questo un segno del destino?

"Esci spesso in questi giorni, per caso hai incontrato qualcuno che ti rende felice?"

"Sì mamma"

Non vedevo un sorriso sul volto di Andrea da tanto, tantissimo tempo.

"Mi piacerebbe molto conoscerla, se a te sta bene"

"È un ragazzo mamma, si chiama Daniele"

"Fintanto che ti tratta bene e ti rende felice mi va bene tutto, amore mio"

**

"Non pensavo la sentissi ancora"

Chiede Micol con il telefono della ragazza in mano.

"Ma chi?"

"Akemi"

"Ma infatti non la sento più, lo sai anche tu che è troppo piccola, è ancora una bambina. La prima volta che mi ha contattata dopo che ti avevo parlato di lei le ho detto che tu eri la mia ragazza e che in ogni caso tra noi due non sarebbe potuto succedere niente anche se tu non fossi esistita. Da allora non mi ha più scritto"

Felicità in arrivo || Andrea x DanieleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora