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Ciao a tutti lettori❤️❤️
Dovete scusarmi se ho ritardato con la pubblicazione del capitolo, ma ho dovuto modificare alcune parti. In ogni caso, spero vi piaccia.☀️
Fatemi sentire il vostro amore con tanti commenti e stelline. 🌟🌟🌟

Un bacione la vostra Yamuna Krein 😘😘                                                                      

                                 🌺🌺🌺

                                   ARIA

Mi svegliai con il rumore di un clacson.

Erano le sei e quarantacinque di mattina e il sole di metà agosto già penetrava dalla mia finestra. Tra cinque ore il nostro volo per Washington partirà. Ancora non ci credo che sto per lasciare questa casa.

Decisi di alzarmi e mi diressi verso il bagno per sistemarmi un pò. Mi lavai molto velocemente e infilai l'accappatoio. Alle sette in punto uscì dal bagno.

Wow,ci ho messo davvero solo dieci minuti.

Mi asciugo rapidamente e decido di indossare un pantalone della tuta nera e un top del medesimo colore e le mie solite Nike bianche. Mi avvicino allo specchio e faccio skin care.

Non voglio truccarmi, tanto sto andando in aeroporto, chi mai potrei incontrare?

Scesi le scale insieme alle mie valige e trovai in mezzo alla cucina mia madre intenta nel preparare il caffè.

Non ho dimenticato la discussione di ieri e sono sicura neanche lei l'ha fatto, ma siamo entrambe troppo orgogliose per ammettere i nostri sbagli, quindi come ogni volta, lasceremo che il tempo risani le ferite.

Si avvicinò a me e mi porse il caffè.

«Sei pronta, Aria?»

Si sai, non vedo l'ora.

«No. E spero fino all'ultimo che tu cambi idea.»

Lei però mi guardò dispiaciuta.

«Lo sai pure tu che non accadrà, devi solo accettarlo e vedrai che andrà tutto bene».

Si alzò da tavola, venne verso di me e mi accarezzo i capelli.

«Non pensare che lasciando questa casa, dimenticheremo papà. Sono sicura che se fosse qui con noi, sarebbe felice di questa nostra decisione.»

«È la tua decisione non la mia, io stò bene qui, ho degli amici, una famiglia e ho mio padre.» dico, tutto di un fiato.

Sono passati ormai sei mesi dalla scomparsa di mio padre, ma ancora il suo ricordo fa male.

Ci guardammo negli occhi, ma nei suoi non vidi più nulla, solo tristezza.

Non voglio farti soffrire, ma la perdita di papà è ancora una ferita aperta.

«Prendi le tue valigie e va via da questa casa.»

«Mamma ti prego io...», non riuscì a finire la frase, perché scoppiai a piangere.

«Faccio tutto questo perché ti voglio bene», furono le sue ultime parole, prima che scomparse al piano di sopra.

Rimasi da sola in cucina e diedi svago ai miei pensieri che rimbombavano per tutte le mura della casa.

Forse mamma ha ragione. Forse è meglio andare via da tutto questo, non sono felice e mi ricorda troppo papà. Ogni mobile, ogni colore, ogni rumore, mi ricorda lui. Quindi forse, è un bene cambiare aria.

«Mi aiuti con queste?»

La sentì chiedermi, dopo circa cinque minuti.

«Arrivo.»  mi asciugai le lacrime e la raggiunsi.

SOULMATE (Quando le luci si accendono)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora