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Gianluca

Quando sento il campanello mi alzo dal divano controvoglia ma allo stesso tempo con la speranza di trovare Luna alla porta.

Mi sono comportato da stronzo e lo riconosco,ma lei non capisce che non è così facile,questo infortunio che mi terrà fermo per mesi ha cambiato tutto.

Quando apro la porta e mi trovo davanti i miei amici,mia mamma e mia sorella dall'Italia il mio cuore si ferma per qualche secondo,
perché ho il sospetto che il posto in cui mi doveva portare Luna includeva anche loro.

Mi ritrovo stretto tra le braccia dei miei amici che sono venuti qua direttamente dall'Italia e quando è il turno di mia mamma e mia sorella ritrovo i loro sguardi complici e accusatori

«È stata lei vero?» domando già consapevole della risposta

È mia sorella a parlare «Sei stato un grande stronzo Gianlù»

Sospiro,consapevole di aver fatto una cazzata

È vero,non mi va di uscire di casa e non mi va parlare di come sto,ma niente di tutto questo giustifica aver trattato Luna così,quando stava solo cercando di aiutarmi.

«Lo so. È che ...» inizio a parlare ma subito mi si forma un nodo alla gola che mi blocca

«È che sei uno scemo che tratta male chiunque quando sta male. Sei mio figlio Gianlù,ma lei ti vuole bene lo stesso. So cosa ha dovuto sopportare in queste settimane,me lo posso immaginare,ma ti è stata accanto lo stesso e ha organizzato tutto questo per te»

«Io.. dovrei chiamarla»
«Muoviti» mi incita mia sorella

Prendo il telefono e mi sposto in camera da letto per avere un po' di privacy mentre mi ripeto che sono un coglione. So cosa ha dovuto sopportare in queste settimane,il mio continuo malumore,la mia negatività,i miei sbalzi d'umore costanti,e nonostante questo non si è mai lamentata di niente,ma ha sempre provato a capirmi.

E ha organizzato una sorpresa per farmi stare con la mia famiglia e i miei amici che non vedevo da mesi.

Quando sento la segreteria telefonica lancio il telefono sul letto,mettendomi le mani nei capelli. Sono un vero casino. Non tornerò più a giocare se la mia mente è così ha ragione Luna.

Perso nei miei pensieri non mi accorgo nemmeno di Sandro,un mio amico fin dai tempi della Lazio,che mi guarda dalla porta

«Gianlù....» prova a parlare ma il mio sguardo perso lo fa fermare «Non dire niente Sà,so già che sono un coglione»

Lui scuote e la testa e si siede sulla sedia di fronte a me «Sei un coglione solo per come stai reagendo... Di infortuni ne hai avuti tanti e non sei l'unico.
Pensi che nessun calciatore si sia mai rotto il crociato? Succede continuamente,ma questo non ha mai fermato nessuno... Perché è come reagisci che può decidere se farti fermare o farti tornare ancora più forte»

«Ti stai spaccando di allenamento,ma non è solo questo Gianlù... Devi anche trovare un po' di pace,usare questo tempo libero che ora hai per svagarti un po',prendere fiato,goderti gli amici e l'amore...»

Quando pronuncia l'ultima parola lo guardo,con uno sguardo di fuoco

«L'ho conosciuta Gianluca. Ha chiamato tutti settimane fa,e prima l'ho conosciuta .»
«È fantastica vero?» domando con un sorriso amaro «È perfetta per te. Ti stavamo aspettando in un posto che ci aveva detto lei,nessuno di noi ci era mai stato ma lei ha detto che tu lo avresti amato e noi ci siamo fidati. Eravamo lì tutti pronti e poi è venuta a dirci che era meglio se lei tornava a casa e se la sorpresa te la facevamo noi a casa... Per poco non piangeva Gianlù...»

L'ultima frase mi spezza il cuore e il fiato a metà,perché Luna non piange,mai.
O meglio,quasi mai. Perché con me l'ha fatto. Con me si è mostrata vulnerabile,e pensare che oggi stava piangendo per colpa mia e che io non ero lì per aiutarla mi manda fuori di testa

«Io la amo Sà,io dal primo giorno so che lei diventerà mi moje,te lo giuro.» Lui mi guarda sorridendo,con quel sorriso complice che mi ha sempre fatto da spalla

«E cosa aspetti a chiederle scusa allora?»

«Ora non mi risponde,molto probabilmente è da una sua amica... Ma appena ve ne andate tutti la vado a cercare per tutta Londra se devo» Lui mi sorride,e ora lo faccio anche io,perché dentro di me cresce una consapevolezza.

Non posso farmi buttare giù da questo infortunio,devo imparare da questo e ricominciare,cambiare. Non esiste più la frase "Non so se riesco a tornare",io torno e do il mille percento,e soprattutto non dirò mai più una frase fuori posto a Luna,ma mi farò perdonare,ad ogni costo.

Star |Gianluca Scamacca|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora