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Emma's pov:

Stavo aspettando che il veterinario chiamasse il nome "Oscar" così da capire che sarebbe arrivato il mio turno per effettuare la visita, fino a quando la mia attenzione venne catturata dal cigolio della porta d'entrata della clinica aprirsi..

In quel esatto momento Oscar decise che era il momento adatto per mordermi il dito che si trovata all'altezza della gabbietta, tirai un grido soffocato dal dolore, le poche persone presenti nella stanza si girarono preoccupate per sapere cosa era successo, ed é lì che diventai tutta rossa dalla vergogna, vista la figuraccia commessa, in tutto ciò il mio dito continuava a sanguinare senza fermarsi un secondo, allora decisi di andare un attimo al bagno per sistemare le mie pessime condizioni.

Dopo aver girato il pomello del rubinetto sull'acqua fredda e gelida, misi il mio dito sotto di esso per fermare il flusso di sangue abbondante che continuava ad uscire, fino a quando senza accorgermene, vidi la porta del bagno iniziare ad aprirsi lentamente...

Ma nonostante ciò, feci finta di nulla e riportai l'attenzione sul mio dito che in quel momento urlava solo la parola "medicami!!", e quindi senza perdere tempo iniziai a cercare ovunque un kit qualsiasi pur di medicare quel maledetto dito, o con un semplice cerotto o con un po' di disinfettante per fermare il tutto...

Quindi per controllare se c'era questo benedetto kit, dovetti girarmi su me stessa e ovviamente sbadata come sono feci cadere il mio iPhone comprato solo 2 mesi fa, e con la paura di aver rotto lo schermo mi alzai di botto, e alzandomi con molta prepotenza andai a sbattere con la mia fronte contro una persona che era appena entrata...

mio dio che imbarazzo..

Senza badare molto all'aspetto di questa persona chiesi scusa almeno 4 volte di fila, in maniera molto veloce piena di disagio misto ad un forte imbarazzo..

Ma non appena alzai lo sguardo contro il riflesso dello specchio vidi chi era..era lui..realizzai soltanto quando lo sentii pronunciare queste parole..

"Scusami, ma credo che tu sia stata un po' maldestra con i tuoi riflessi da cogliona.."

Disse, marcando le parole con la sua la "r" moscia che avrei riconosciuto tra milioni di persone..ma aspetta mi ha appena data della cogliona?? come si permette!

Allora il mio sistema nervoso rispose immediatamente girandomi di scatto e...a farmi rimanere bloccata, nuovamente, senza fare alcuna mossa per ribattere all'offesa ricevuta..ero rimasta imbambolata dai suoi occhi blu oltremare..che richiamavano il cielo di quella giornata..

Così fece anche lui...nel momento in cui mi vide meglio, facendo scena muta dopo quelle parole poco carine che aveva detto qualche attimo prima..

Allora si scuso immediatamente..

"S-scusami..n-non..volevo..io.."

"Veramente..ti assicuro che non aggredisco così delle persone che nemmeno conosco..per di più se è in un bagno di una clinica veterinaria.."

Io non parlavo, ero rimasta lì a guardarlo..fino a ché..

"N-no.. tranquillo..tanto ci sono abituata da quanto sono sbadata haha.."

"É stata colpa mia invec- AHIA!"

una fitta al dito decise di irrompere durante la conversazione appena iniziata.. incominciai a piangere dal dolore e a respirare in modo molto confusionario..misto dall'ansia di tutto ciò che stata accadendo..

Allora mi guardò con preoccupazione, per capire in che condizioni era il mio dito...era veramente messo male..

"Lascia che ti aiuti e in un secondo avrai medicato il tuo dito okay?"

"No..no figurati..non voglio disturbare.. soprattutto dopo una figura del genere.. farò da sola grazie per il pensiero.."

E dopo qualche attimo di silenzio..

"No, per farmi perdonare per come ti ho risposto prima é niente in confronto.."

"No mi sentirei in colpa.."

"Fidati, se ti aiuto facciamo prima no?"

"Va bene.."

Dopo 10 minuti di silenzio tombale, finalmente mi aveva fasciato e medicato il dito..con molta delicatezza..

Mimai con la bocca le parole

"Grazie mille" sussurrandole con molta dolcezza e gratitudine..

"Non é nulla in confronto fidati!"

Allora da lì uscimmo dal bagno, molto silenziosi..e non appena ci dividemmo feci un bel respiro profondo per fare mente locale..

E in sottofondo sentii la veterinaria chiamare "Oscar", poiché era arrivato finalmente il nostro turno per fare questa benedetta visita..

Allora presi in mano la gabbietta con all'interno Oscar... e diedi un ultimo sguardo alla sala attesa dei clienti con i loro cuccioli..

E lì, vidi nuovamente il suo sguardo che fissava il mio...notai che era con il suo cagnolino Mirtillo, ovviamente so il suo nome perché conosco a memoria il mio idolo, ma chissà se quella era l'ultima volta che lo avrei visto o se mi avrebbe riconosciuta in qualche modo anche ad Esperienze DM qualche giorno dopo..

Così smisi di guardarlo, seguendo la veterinaria che mi stava aspettando, interrompendo il contatto visivo che si era creato momenti prima... e solo adesso lasciando la sala d'attesa ho realizzato cosa era appena successo...

..lui..lui..era Riccardo Dose.

Ed io in questo esatto momento stavo incominciando ad avere un attacco di panico molto forte.. l'ansia mi stava travolgendo da ciò che era appena successo.. Oscar lo stava notando pur essendo un gatto..ma uno di quelli intelligenti..

Così appena la veterinaria aprì la gabbietta per far uscire Oscar e visitarlo, lui si fiondo tra le mie braccia..ed io riconobbi quel contatto improvviso...era per farmi stare tranquilla e così feci.

Ma la vera domanda é..adesso quando uscirò dalla clinica per tornare a casa..lui sarà di nuovo lì ad aspettare il suo turno in sala d'attesa...

Cosa succederà?

Mi fermerà?

O tirerà dritto facendo finta di nulla?

Ero finita.
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Spazio autrice:

Ciao a tutti, ecco un nuovo capitolo e finalmente oggi Emma e Riccardo si sono incontrati o scontrati haha, però in tutti i posti proprio in una clinica eh, chi lo avrebbe mai detto!! Chissà cosa succederà nel prossimo capitolo!! stay tuned <3

tik tok: @ari.dose

Unspoken Love - Riccardo DoseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora