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La nostra fuga dalla prigionia nel campo di concentramento era un continuo gioco di vita o morte. La speranza ci spingeva a muoverci sempre più lontano, nonostante il pericolo fosse sempre dietro l'angolo. Toni ed io trovammo rifugio temporaneo in un fienile abbandonato, il freddo della notte mitigato solo dal calore del nostro amore.

Una notte, mentre eravamo avvolte in una coperta, Toni si avvicinò e mi baciò. Fu un bacio carico di emozioni, di paura, di speranza, di amore. "Ti amo, Cheryl," sussurrò, con le lacrime agli occhi. "Ti amo anche io, Toni," risposi, stringendola forte a me. In quel momento, nulla poteva separarci, nemmeno la guerra.

Ma la nostra fortuna durò poco. Un mattino, mentre il sole stava sorgendo, sentimmo il rumore inconfondibile di passi pesanti. Le guardie tedesche ci avevano trovate. Cercammo di fuggire, ma non avevamo via di scampo. Toni mi guardò con terrore negli occhi. "Non lasciarmi, Cheryl," mi disse, stringendo la mia mano con forza.

"Non lo farò mai," le risposi, con la voce spezzata. Ma sapevo che le nostre speranze di fuga erano finite. Le guardie ci catturarono e ci riportarono al campo. Fummo separate immediatamente, i nostri gridi di disperazione riempivano l'aria. "Ti amo, Toni!" urlai mentre venivamo portate via. "Ti amo, Cheryl!" rispose lei, prima che la sua voce venisse soffocata dalla distanza.

Di nuovo nel campo, la mia unica preoccupazione era per Toni. Ogni giorno speravo di vederla, di sapere che stava bene. Ma le notizie che ricevevo erano frammentarie e piene di dolore. Sentii dire che Toni era stata trasferita in una sezione ancora più dura del campo. La mia mente era consumata dall'angoscia, ma non potevo fare nulla per aiutarla.

Un giorno, durante un appello, vidi Toni dall'altra parte del cortile. Era magra, stanca, ma i suoi occhi ancora brillavano. Riuscimmo a scambiarci uno sguardo e un debole sorriso. Fu l'ultima volta che la vidi.

Poco dopo, venni a sapere che Toni non ce l'aveva fatta. La sofferenza e le condizioni del campo avevano avuto la meglio su di lei. Il mio mondo crollò. Mi sentii persa, devastata dal dolore. L'unica cosa che mi restava di lei erano i ricordi e l'amore che avevamo condiviso.

Ora, mentre scrivo queste ultime pagine del mio diario, il mio cuore è colmo di dolore e rimpianto. Sono Cheryl Blossom, e queste sono le parole che non ho mai potuto dire a voce alta. Il mio amore per Toni è stato la luce nella mia oscurità, e anche se lei non c'è più, il suo spirito vive dentro di me.

Chiunque legga queste pagine, sappia che l'amore è la forza più potente che abbiamo. Anche nelle tenebre più profonde, l'amore può darci la speranza di continuare. Adesso ho 97 anni e Toni è stata la mia forza, la mia speranza, e il mio amore eterno.

E così, con il cuore pesante e gli occhi colmi di lacrime, chiudo questo diario. La guerra ci ha separato, ma il nostro amore rimane intatto, per sempre inciso nel mio cuore.

amore tra un filo spinato||choni Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora