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1 luglio 1942
Caro diario è da un bel pó che non ti scrivo,sai sono successe molte cose e non vedo l'ora di raccontartele. Inanzitutto sono cresciuta, sto diventando sempre più alta e notai il seno che inizió a crescere,ed i fianchi sempre più rotondi. Un giorno guardandomi allo specchio rimasi qualche secondo ad osservare il mio corpo,mi resi conto solo in quel momento di non essere più una bambina ma una donna,avevo una fila di ragazzi ai piedi ma a me sinceramente non me ne piaceva nemmeno uno, però comunque decisi di accettere l'invito di un ragazzino, insomma una passeggiata al parco con un ragazzo non cambia mica la vita, per l'occasione avevo scelto : un vestito rigorosamente rosso, collana di perle e delle ballerine, ed ovviamente i miei capelli sciolti.Ero veramente bellissima, quel vestito risaltava le mie forme,avevano bussato alla porta,pensavo fosse il ragazzo corsi per andare ad aprire ma mio padre raggiunse il portone per primo così aprì lui, aprì e vidi il suo collega di lavoro disperato che gli disse che i nazisti lo stavano cercando per deportarlo in un campo di lavoro, a quella notizia io quasi svenni tutta la mia gioia e felicità in quel momento sparirono, corsi in camera e mi strappai il vestito di dosso,non avevo più la voglia di uscire con quel ragazzo quindi non appena bussó gli feci credere di non essere in casa.Andai in salotto e vidi i miei genitori distrutti,mia mamma non aprì bocca invece mio padre mi tranquillizzó e mi disse che non sarebbe successo nulla,perché il suo collega di lavoro aveva un ripostiglio nel quale potevamo nasconderci , e mi disse anche  che lunedì mattina saremo partiti per questa "nuova vita ", così inizia a prepara i bagagli.

amore tra un filo spinato||choni Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora