5.🩷

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Era buio, ero sola. Stavo in uno stanzino piccolo chiusa a chiave. Sto rannicchiata in un angolo a piangere e chiedere di uscire.

<<Amelia!>> era mio padre, gli volevo bene ma mi faceva paura quando facevamo quel gioco. <<Eccoti>> aprì la porta dello stanzino e mi fece alzare. Mi toccava ovunque e io non dicevo nulla.

<<Papà io non voglio giocare oggi>> dissi guardandolo negli occhi in segno di supplica. Me ne stavo lì in piedi davanti a lui con addosso il mio pigiama preferito.

<<Amelia è per farti divertire>> disse lui prendendomi in braccio per mettermi sul letto. Iniziò a darmi dei baci prima sulla guancia, poi scese sulla pancia e poi sulla gambe. Io restavo immobile, lo faceva per farmi divertire no?

<<Voglio dormire>> dissi ma lui prese a levarmi prima il pantalone poi la maglietta. Lo guardavo e chiedevo di fermarsi. Lui si spogliò e io guardavo sapendo già le sue intenzioni.

<<Già sai come si fa>> mi disse con un sorriso malizioso. Poi andò alla porta e la chiuse a chiave. Eravamo io e lui, io e l'inferno.

Mi svegliai all'improvviso, sudata e col fiato corto. Avevo di nuovo fatto un incubo, e rivederlo mi faceva paura. Mi toccai la piccola cicatrice che avevo sulla coscia e scesi dal letto. Andai a lavarmi la faccia ma quell'immagine mi rimbombava nella testa. Sentivo il suo tocco, i suoi baci, ma soprattutto la sua voce. è per farti divertire ripeteva ogni sera prima di violentarmi. Avevo 10 anni e anche se faceva male pensavo che fosse per gioco. Un gioco pericoloso che non sapevo mi avrebbe rimasto segni, segni indelebili.

E se cercavo di dimenticare non c'è la facevo. Avevo paura del buio, dei tocchi, degli uomini. Anche ragazzi che volevano solo fare amicizia io la prendevo come una minaccia. Questo è successo anche con Benjamin e ho avuto timore che mi volesse far qualcosa.

Andai sulla mia scrivania e presi il petalo che mia aveva dato: il mistero...per lui ero misteriosa e irraggingibile?

***

Dopo un po' decido di vestirmi e sistemarmi. Voglio truccarmi per andare a scuola.

Mai successo

Cerco la mia pochette di trucchi che stava marcendo dentro il cassetto del mio comodino. Mi metto uno strato sottile di fondotinta, poi passo al blush e infine il mascara. Mi guardo allo specchio e per la prima volta mi sento bella. Presi lo zaino e scesi al piano di sotto.

<<Per chi ti sei fatta bella?>> disse mia mamma ridendo.

<<Non posso truccarmi perchè mi piace?>> risposi mangiando dei biscotti.

<<Ieri ho visto un ragazzo giù con una Jeep>> mi guardò e io per poco non mi affocavo.

Cazzo. E' un falco.

<<Emh no nessuno, è solo il fratello di Tyler>> presi lo zaino e mi avviai alla porta. "Vado senno faccio tardi" dico dando un bacio a mia mamma.

<<Fai la brava eh>> disse ridendo sotto i baffi.

Tutta colpa di quella Jeep e del suo padrone.

<<Eccoti dove eri finita?>>

<<Alle prese con mia mamma perchè ieri ha visto la jeep di Benjiamin>> a volte veramente non la sopporto a mia mamma, è così...rompiscatole.

<<Ah vabbe, comunque super gossip: Taylor e Jack stanno di nuovo insieme>> urlò Adele a quella notizia.

<<Ma non si erano lasciati perchè Taylor ci provava col l'amico?>> chiedo confusa

<<Avranno fatto pace>> dice con un sorriso malizioso. <<Come va con Benji?>>

Avevo sentito bene? Come va con...

<<Adele non stiamo insieme per fortuna>> le dico guardando fuori dal finestrino. <<E poi perchè questa domanda?>>

<<Beh al bar lui ti ha dato qualcosa>> mi giro di scatto. E' possibile che tutti abbiano visto questo scambio?

<<Quindi?>> chiedo prendendo la borraccia dal mio zaino per bere.

<<L'avete fatto?>> alla sua domanda per poco non sputavo anche l'acqua del battesimo.

<<No! Mica sono...che schifo. Poi con Benji non lo farei mai>> in quell'esatto momento la macchina si fermò davanti Tyler e Benji.

Madonna!

<<E così mi schifi?>> mi chiede Benji affacciandosi al finestrino. <<Non sai cosa posso fare...>>

<<Si ti schifo in quel senso>> lo affronto. Già la giornata è iniziata storta che sarà mai una litigata con mister c'è l'ho solo io.

<<Quale senso bambolina?>> mi guarda malizioso.

<<Lo sai>> dico. Tanto sa cosa intendo.

<<Quindi non vuoi farti sbattere da me, è cosi? Non sai cosa ti perdi>> dice prima di aprirmi la portiera dell'auto.

<<Cos-...Pervertito!>> scesi dall'auto e mi avvicino a lui. <<Che cazzo di problemi hai?>>

<<Io nessuno>> quanto è irritante.

<<Lasciamo stare, io vado in classe e non voglio vederti>> dico e mi incammino verso l'ingresso.

<<Stiamo nella stessa classe>> grida lui per farsi sentire.

Cazzo.

LA ROSA BLUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora