Lungo il tragitto per arrivare a casa mia chiamai Adele.
<<Ad>> dissi trattenendo le lacrime.
<<Amelia perchè stai piangendo?>> Adele mi conosceva troppo bene. <<dove sei?>>
<<In mezzo alla strada e ho paura>>
<<Perchè sei li? Non sei tornata a casa ieri?>> se stavo a casa non piangevo in mezzo alla strada.
<<Ero a casa di Benj, anzi mi ci sono ritrovata>> sapevo cosa mi stava per dire ma non era colpa mia.
<<Che ci facevi li?>>
<<Ieri ho incontrato un ragazzo di nome Ryan e lui mi toccava. Poi è arrivato Benj e mi sono ritrovata in camera sua>> avevo un mal di testa atroce e stava iniziando a piovere.
<<E perchè non mi hai chiamata?>> forse ti stavi divertendo con Tyler? <<potevo fare qualcosa>> disse seria. Anche se Adele aveva un carattere era pur sempre la mia migliore amica.
<<In quel momento non capivo nulla, sai com'è...>> non avevo voglia di ricordare e deprimermi come facevo di solito. Ero sotto la pioggia sola, al freddo e stavo tornando a casa.
<<Amelia io so che hai sofferto molto, ma dovresti non pensarci sempre>> lo sapeva anche lei, però non c'è l'avrei mai fatta. Dovevo pensare che era solo un brutto sogno?
Staccai la chiamata proprio in quel momento. Volevo solo starmene da sola, sotto la pioggia, a pensare.
Dopo dieci minuti arrivai sana e salva a casa. Bussai alla porta e mia madre mi aprì.
<<Dove eri finita?>> chiese preoccupata chiudendo la porta.
<<Lunga storia ma ora sono qui>> VIVA.
<<Vieni in salotto c'è un mio cliente, puoi stare con suo figlio>> mia mamma faceva la psicologa sia a casa che nel suo ufficio. E ora mi tocca fare amicizia con il figlio.
<<Va bene>> entrai in salotto e salutai l'uomo seduto sulla poltrona, poi mi voltai verso suo figlio e mi bloccai. Lo avevo sicuramente visto a qualche parte ma i miei ricordi erano confusi. <<Salve io sono Amelia>> saluto educatamente e mi siedo sul divano.
<<Perchè tu e Ryan non andate di sopra? Devo lavorare>> disse mia mamma e mi alzai con noia. Ryan? Lo avevo già sentito.
<<Io sono Amelia>> mi presentai al ragazzo mentre salivamo le scale. Mi guardava come se già sapesse il mio nome..
<<Io Ryan, bella casa tua>> mi guardò.
<<Grazie, andiamo nella camera degli ospiti>> gli indicai la strada e entrammo nella casa. Avevo un brutto presentimento, quel ragazzo mi guardava in modo strano. Lo guardai mentre mi sedevo sul bordo del letto. Mi sorse un dubbio. <<Io già ti ho visto a qualche parte, ma non ricordo>>
<<Forse perchè eri ubriaca>> sorrise maliziosamente. <<Non fare così mangio mica>>
<<Hai detto che ero ubriaca? Ci conosciamo?>> cercavo di sforzare il mio cervello a ricordare, ma nulla.
<<Dai stavo scherzando>> un sospiro di sollievo. <<Di chi sono questi reggiseni?>>
Oddio, io miei reg- che ci fanno li?
<<Emh sono i miei di quando avevo dieci anni>> dissi imbarazzata <<quindi chiudi il cassetto grazie>>
<<Certo che li poso ma sono cresciute?>> la sua domanda non mi fece capire più nulla. Che domande sono?
<<Che problemi hai?>> ok a volte rispondevo un tantino da maschiaccio.
<<Nessun problema, sto solo chiedendo?>> disse guardandomi e pian piano avvicinandosi al bordo del letto, dov'ero seduta.
<<Non mi sembra una domanda adeguata>> lo guardai seria.
<<Allora sono un pervertito?>>
<<Si, quindi vai da un psicologo>>
<<C'è quella gnocca di tua mamma>> mi guardò maliziosamente.
<<Se lo ripeti di nuovo ti faccio pentire di essere nato>> mi alzai e raggiusi la porta.
<<Ryan abbiamo finito!>> era mia mamma che urlava del piano di sotto. Finalmente se ne va.
<<Ci vediamo>> disse superandomi e aprendo la porta.
<<Ciao>> mi limitai a dire.
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LA ROSA BLU
RomanceAmelia è una ragazza dolce e molto sensibile dovuto al suo passato terrificante. Bejamin si è trasferito da poco in città, è un ragazzo con un carattere forte ma a volte anche stronzo. Si riconosceranno una volta che andranno al liceo insieme? O ric...