7. The Play Of Shadows

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Katherine

"Nella vita le cose passano come nel giuoco degli scacchi; noi ci facciamo un piano: questo però rimane subordinato a quanto piacerà fare nella partita all'avversario, e nella vita al destino."

Questa fu una delle tante metafore scritte da Arthur Schopenhauer per descrivere la vita e a mio parere da una parte aveva ragione ma dall'altra no. Questa riflessione ci invita a considerare la vita come una partita di scacchi, dove nonostante i nostri piani migliori, rimaniamo soggetti alle mosse dell'avversario e alle incognite del destino. Ma chi dice che non possiamo essere noi a indure l'avversario a fare quella mossa? Sono sempre stata dell'idea che l'avversario può essere bravo quanto vuole ma quando si è fin troppo prevedibili quella bravura diventa totalmente nulla. Essere prevedibili non è mai una cosa positiva perché l'avversario leggerà le nostre mosse e ci influenzerà inducendoci a fare esattamente quello che vuole lui. Proprio per questo motivo mi sono imposta di essere sempre un passo davanti agli altri e ci sono sempre riuscita.

<<Quando mi avevate detto che avremmo saltato le lezioni pensavo fosse per preparare la festa e invece siamo qui a casa di Katherine a vederla giocare contro Helena che perde amaramente>> disse Jasmine, che era appoggiata allo stipite della porta

Sistemai la scacchiera per l'ennesima volta mentre Helena si lamentava per aver perso nuovamente e Flora la consolava dicendo <<Prima o poi la batterai>>

<<Così non mi consoli lo sai? E comunque stavo per batterla>> disse Helena appoggiandosi al tavoli

<<In realtà hai fatto esattamente le mosse che volevo>> dissi guardandola

<<L'ho sempre detto che gli scacchi non fanno per me>> borbottò facendomi ridere leggermente

<<Sai cos'altro non fa per te?>> chiese sarcastica Jasmine a Helena ma non le diete il tempo di parlare e disse <<Fare la parta della ragazza alla quale piace Grey>>

<<Eppure Sam si ingelosisce. Piuttosto per quanto ancora devo continuare? Che poi è anche carino come ragazzo ma onestamente non è il mio tipo>> disse Helena

<<Perché hai un tipo ideale? Credevo che fosse il cane il tuo tipo ideale>> disse Jasmine prendendola in giro ridendo

<<Parli proprio tu che hai deciso di punirti da sola per le tue azioni>> ribatté Helena

<<Non credo che sia corretto parlare così dell'amore sapete?>> disse Flora guardando entrambe

<<Tu dici così perché già hai trovato l'amore della tua vita, quindi non fai testo>> disse Helena guardandola negli occhi

Le tre cominciarono a discutere sull'argomento. Flora sosteneva che l'amore arriva quando meno te l'aspetti, Helena, dall'altro canto, sosteneva che l'amore non può mica cadere dal cielo o arrivare così per pura fortuna e Jasmine...Beh lei sosteneva che le andava bene non trovare l'amore basta che scopava. A me invece non interessava dell'amore, anzi sostenevo che fosse un sentimento inutile che ti porta a stare male per cose insignificanti come un saluto non ricambiato da quello che ti piace o che ti conduce a cambiare solo per piacere a quella persona. Che cos'è davvero l'amore? I libri e i film l'hanno sempre descritto come il sentimento più bello che c'è al mondo ma la verità è che fa solo dannare e questo è uno dei motivi per il quale ho deciso di smettere di credere in esso. Infondo non è così fondamentale e, come ho già detto, non è importate per me.

<<Katherine a chi dai ragione?>> mi chiesero tutte tre insieme

<<A nessuno delle tre. Sembrate delle ragazzine che litigano per le bambole>>

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