9. The Angel Lost

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Jasmine

Mi svegliai lentamente per via della luce del mattino, che filtrava attraverso tende sottili di una stanza che non riconoscevo. Ancora assonata mi guardai intorno rendendomi conto di non essere sola e sollevai le lenzuola per scendere da quello che doveva essere un letto ma a bloccarmi c'erano altre due ragazze. Le due ragazze dormivano ancora, i loro volti avevano un espressione pacifica e una di esse, che riconobbi essere Violet, aveva il braccio drappeggiato sulla vita dell'altra che era rannicchiata in cerca di calore.

Mi passai una mano in faccia cercando di ricordare ma mi bastò guardare i vestiti sparsi per terra e il reggiseno che era nell'altra mano per capire che di sicuro non ero là per un pigiama party, scostai delicatamente le ragazze e scesi dal letto raccogliendo i miei pantaloni che mi misi all'istante perché, a differenza di Violet e l'altra ragazza, della quale non ricordavo il nome, non ero del tutto nuda.

Cercai di andarmene il più silenziosamente possibile, ma proprio quando stavo per varcare la porta il telefono mi squillò facendo svegliare ed emettere versi di disapprovazione a entrambe, le ignorai e sgattaiolai fuori dalla camera ugualmente guardando il telefono per vedere chi fosse.

Appena vidi il nome di Katherine spuntare sbuffai rumorosamente e risposi <<In questo momento sono impegnata>>

<<Buongiorno anche a te>> rispose sarcastica <<Sei impegnata a sgattaiolare fuori da una camera di qualche conquista?>> aggiunse

<<Mi stai spiando?>> le chiesi guardandomi intorno cercando la mia maglietta che trovai sul divano del soggiorno e la presi mettendomela.

<<No, ma ormai è all'ordine del giorno che ogni mattina, se non sei da Flora, stai sgattaiolando da qualche stanza>> disse e dal suono che si sentiva in sottofondo capii che era per strada.

<<E da quando mi conosci così bene?>> le chiesi ridacchiando mentre mi infilavo le scarpe e prendevo la giacca che era per terra estraendo da essa le chiavi della moto

<<Sarebbe più strano se non ti conoscessi così bene >> disse mentre suonò il clacson

<<Kath, scusa la domanda, ma perché mi hai chiamato?>> le chiesi mentre uscivo dalla casa che in realtà era la villa di Violet e raggiunsi la mia moto

<<Per dirti di non saltare la scuola>> mi disse

<<Mi sono appena svegliata. È già tanto se ti ho risposto, e adesso pretendi che io non salti la scuola? Dai che cavolata e poi non sei mia madre>> risposi poggiando il telefono sulla moto dopo aver messo il vivavoce

<<E menomale. Sbrigati a raggiungerci al The Winter cosi facciamo colazione e poi dritte a scuola. Non voglio discussioni>> mi ordinò e mi chiuse il telefono senza darmi la possibilità di rispondere

Odiavo quando faceva così. In verità odiavo a prescindere chiunque mi desse ordini o regole da dover eseguire ma con Katherine era inutile discutere perché lei era più testarda di me.

Misi il telefono sotto la sella e mi misi seduta su essa prendendomi un momento per ammirare l'alba. Essa era l'unico momento che mi dedicavo per avere un attimo di tranquillità prima che riiniziasse quel circolo vizioso di problemi causati da scelte sbagliate e mentre l'ammiravo giocherellai con la mia collana.

Dopo alcuni secondi decisi che era il momento di partire così mi misi il casco e iniziai a sfrecciare per le strade a tutta velocità rischiando più volte di finire sotto una macchina.

A un certo punto superai una macchina in velocità strisciandola leggermente e il proprietario di essa, che era un uomo, infuriato mi urlò <<Stronza, mi hai strisciato la macchina!>>

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 28 ⏰

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