I superstiti di Seraphim, un popolo resiliente e saggio, si riunirono in un consiglio d'emergenza quando i genitori di Alara scoprirono la sua scomparsa. La preoccupazione per la figlia era palpabile, e decisero insieme di partire alla sua ricerca, determinati a riportarla a casa nonostante l'incertezza sulla sua destinazione.
Con il cuore colmo di preoccupazione e la determinazione a non arrendersi, i superstiti di Seraphim si prepararono per il viaggio. Utilizzando le loro antiche conoscenze e risorse, intrapresero la ricerca di Alara, sperando di trovare qualche traccia che li potesse condurre alla sua ubicazione. Guidati dall'amore e dalla fiducia nella comunità, affrontarono l'ignoto con la speranza di riunirsi presto con lei e portarla di nuovo tra loro.
Aisha, nel silenzio del crepuscolo su Novaterra, tracciò il suo piano di fuga meticolosamente. Decise di non condividerlo con Nora, Alara e Ethan per paura che potessero ostacolarla o mettere in pericolo la sua fuga. Con il cuore pieno di determinazione e i pensieri concentrati sul suo obiettivo, preparò discretamente le risorse necessarie e pianificò il momento opportuno per partire senza destare sospetti. Mentre la comunità si occupava delle proprie faccende quotidiane, Aisha mantenne la calma e l'apparenza della normalità, pronta a intraprendere il suo rischioso viaggio di fuga da Novaterra.
Su Novaterra, Nora, incinta del suo primo figlio, sentiva dentro di sé il meraviglioso dono della vita che stava crescendo. Ethan, il padre, era pieno di gioia e di orgoglio, anticipando con ansia l'arrivo del loro bambino. Insieme, prepararono amorevolmente la loro casa per accogliere il nuovo membro della famiglia, nutrendo speranze e sogni per il futuro di questa piccola vita che stava per arrivare.
Nora, dopo mesi di attesa e preparazione, finalmente diede alla luce un bambino a Novaterra. Il bambino, chiamato Noa, portava con sé la promessa di una nuova generazione per la comunità sul pianeta. Ethan, pieno di felicità e gratitudine, era al suo fianco durante il travaglio, sostenendola con amore e ammirazione mentre Noa veniva accolto con gioia nella loro famiglia e nella comunità di Novaterra.
In seguito, i Seraphimiti stavano giungendo a una conclusione su dove potesse trovarsi Alara. Dopo aver analizzato indizi e segnali energetici dispersi, cominciavano a formare un quadro più chiaro della sua possibile ubicazione. Pur mantenendosi discreti e operando nell'ombra.
I Seraphimiti, decisi a riportare Alara a Seraphim, organizzarono con precisione una squadra di navicelle. Equipaggiati con avanzate tecnologie di localizzazione e viaggio interstellare, i membri della squadra si prepararono per affrontare il viaggio verso Novaterra. Il loro obiettivo era chiaro: trovare Alara e assicurarsi che tornasse sana e salva tra le loro file, riunendosi con la sua famiglia e la sua gente su Seraphim.
Seraph si allontanò dal villaggio di Novaterra per fare una camminata più lunga. Mentre si avventurava oltre i confini noti, esplorava il terreno circostante con curiosità e senso di avventura. Le sue impronte si perdevano tra i sentieri erbosi e i boschetti di alberi, mentre il sole calava lentamente all'orizzonte. Seraph si sentiva libero, immerso nella tranquillità della natura inesplorata di Novaterra, lasciandosi alle spalle per un momento le responsabilità della comunità e permettendosi di riflettere sul proprio futuro nel nuovo mondo.
Seraph notò che nel cielo c'erano troppe luci e rimase a guardarle pensando che fossero stelle. Tuttavia, man mano che scrutava più attentamente, si rese conto che quelle luci non erano stelle, ma piuttosto le navicelle dei Seraphimiti che si avvicinavano a Novaterra. Osservò con meraviglia mentre le navicelle si avvicinavano sempre di più, pregustando l'incontro imminente con i suoi simili da Seraphim.
Dopo un po', una delle navicelle dei Seraphimiti emise un raggio di teletrasporto e da essa scesero diversi membri dell'equipaggio. Seraph, osservando con curiosità, vide questi individui sbarcare e muoversi con determinazione verso il terreno di Novaterra. Nonostante Seraph non sapesse chi fossero questi visitatori, poteva percepire la loro energia e la loro tecnologia avanzata, che lo riempivano di incertezza ma anche di una strana emozione di anticipazione verso ciò che sarebbe seguito.
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La chiamata
HorrorL'equipaggio della Eos, guidato dal capitano Ellis, si trovò di fronte a una decisione cruciale. Nonostante le precauzioni e il senso di incertezza che permeava l'aria, sapevano che investigare sulla nave abbandonata era l'unica scelta possibile. Co...