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Era passata qualche settimana dal ritorno di Woo Seok dal Giappone, ma a Ji Won non cambiava più di tanto. Come al solito si ignoravano la maggior parte del tempo, lui aveva i suoi affari, il golf, le serate fuori fino all'alba con gli amici dello sporting club o con chissà chi e lei aveva la sua vita, dove ora c'era un pezzettino in più che la rendeva felice.
Lei e Yoongi si vedevano regolarmente nel piccolo appartamento al piano seminterrato di lui.
Era un bugigattolo di casa, poco più grande di un bilocale, in una via secondaria vicino a un complesso di magazzini, dove Yoongi mantenne piú volte la promessa che le aveva fatto quella sera.

"Stasera ho la cena con gli amici del golf, poi andremo in qualche locale, farò tardi. Se volessi venire anche tu,solo per la cena, sei la benvenuta, ma mi raccomando, vestiti adeguatamente. Mi piace quando ti abbini a me, devi starmi bene vicino quando uscivamo. Potresti metterti un bell'abito elegante e una di quelle collane che ti ho regalato, ne hai un sacco, tipo quella lunga con le perle."

A quelle parole Ji Won rimase di sasso, anche se ormai c'era abituata. I consigli non richiesti su di lei da parte del marito erano all'ordine del giorno. La rimproverava di non essere mai abbastanza elegante, a modo, colta, ma capitava ci andasse pesante anche con il suo fisico. Non era mai abbastanza magra, abbastanza tonica, abbastanza tutto.
Una volta sarebbe rimasta a casa sul divano a piangere. Ma quei tempi, ormai erano lontani, si era ripromessa di non lasciarsi più toccare dai commenti di suo marito, di farseli scivolare addosso, niente le avrebbe fatto alterare l'umore!
Si diresse verso un angolo della cabina armadio e prese un borsone da palestra arancione.
"Bene vai pure, io vado un po in palestra" cinquettó.
"Ti sei iscritta in palestra?? Bene! Sai con l'età e l'arrivo della menopausa rischi di diventare flaccida" Le disse il marito con il solito tono piatto, come se le stesse leggendo le previsioni del tempo di Seoul per la settimana.
"Si certo, già da qualche mese, ora vado!" Ribattè convinta, anche se dentro quel borsone in verità c'erano le uniche cose sportive che possedeva, dei reperti archeologici di quando faceva ginnastica prenatale.
Prima di uscire si fermò in camera, aprí il portagioie e infiló in una tasca del borsone la collana lunga di perle.

Non poteva aspettare, in ascensore chiamò subito Yoongi al telefono.
Rispose dopo un paio di squilli.
"Buon pomeriggio zucchero! Che succede?"
Ji Won a malapena lo fece finire la frase.
"Yoongi, sei libero? Ho voglia di vederti? Ora."
Un minuto di silenzio.
"Sto prendendo due cose al convenience store. 5 minuti sono a casa. Ti aspetto."

Yoongi chiuse la telefonata, il frigo a casa sua era vuoto e aveva il cestino pieno zeppo di cose. Lo abbandonó in mezzo ad una corsia e si fiondó a prendere giusto il necessario che gli mancava in casa.
Caffè, ramyon istantanei, e prese dei preservativi. Indispensabili! Visto che li avevano finiti.
Posó tutto alla cassa, quando il commesso gli porse il sacchetto con la spesa si accorse che era Hyeon Jun.
Yoongi vide il sorriso del ragazzo, non c'era tanto bisogno di interpretarlo. Diventando paonazzo in viso afferrò il suo sacchetto e corse via il più veloce possibile.
Hyeon Jun dietro di lui, alla cassa si stava sbellicando dalle risate. Era felice che sua madre avesse avuto quella seconda possibilità per tornare a vivere, per quanto riguardava suo padre gli stava solo che bene, e poi Yoongi gli era simpatico, era un po musone silenzioso e sembrava dispotico, ma era sicuro fosse tutta facciata.

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