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In pausa pranzo corse alla farmacia più vicina, non poteva certo aspettare di finire lavoro e rischiare di dover andare alla farmacia di fianco casa, dove le facce venivano riconosciute tutte, e si sa, la gente altolocata poi parla.
Comprò un test di gravidanza e nel bagno dell'ufficio attese l'esito.

Positivo.

Quel piccolo + sul quell'affarino di plastica le aveva appena stravolto la vita.
Rimase in stato di trance per tutto il giorno, come un automa aveva svolto le sue mansioni. Prima di entrare in metro, prese il telefono e fissò un appuntamento per il girono dopo con il suo ginecologo. Doveva esserne sicura per affrontare tutta la situazione, per dirlo a Yoongi.

Si recò all'appuntamento in anticipo, era nervosa, non aveva chiuso occhio quella sera nel letto, schiena a schiena con il marito. Le frullavano in testa mille pensieri, mille dubbi. Un figlio a 48 anni con un uomo di 20 in meno, un altro figlio di 20 anni e un matrimonio che, legalmente, era ancora in corso.
Arrivata nella sala d'attesa si sedette aspettando paziente il suo turno. Per fortuna il suo ginecologo era anche un suo grande amico, si conoscevano dai tempi delle scuole elementari, erano sempre stati insieme, si conoscevano e si supportavano a vicenda. Poi lui aveva iniziato l'università e lei era rimasta incinta, le strade si erano divise, ma erano rimasti comunque vicini, era andata anche al suo matrimonio, con Sarah e aveva sempre invidiato quella coppia così affiatata.
Lo sguardo si posó sulla targhetta alla porta dello studio. 'Dott. Kim Namjoon'. Era contenta di poter contare su un amico in quella situazione.

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