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Arrivò il venerdì, Ji Won si era presa un paio di settimane di ferie da lavoro, per riprendersi e non insospettire nessuno in ufficio. Aveva avvisato Yoongi del giorno dell'intervento, gli aveva detto di non sentirsi in obbligo di venire, era impegnato con il lavoro e gli appuntamenti burocratici prima dell'arruolamento. Sarebbe andata da sola, qualche ora di ricovero e sarebbe tornata a casa. Lui le aveva promesso di esserci.

Scesa dal taxi con un cambio nel suo borsone da palestra arancione, si diresse sola nello studio del dott. Kim Namjoon.
Appena la vide Namu l'abbracció forte. "Sei pronta? Non ti preoccupare, andrà tutto bene, hai preso la decisione giusta. Lo so che è difficile, non è mai semplice e qualsiasi scelta tu avessi preso, se tenerlo o no, ne avresti portato il peso."
Ji won non voleva staccarsi da quell'abbraccio, la capiva e sapeva sempre cosa dirle per farla stare bene, era un vecchio saggio, il suo amico Namu.

La portarono in ambulatorio, le diedero del valium per tranquillizzarla e poco dopo era nella sua stanza, senza una parte di sé ma con un peso in più sul cuore. Si addormentò esausta.

Non sognó nulla, era stato un sonno pesante, si svegliò sentendo un calore alla mano, aprendo gli occhi vide che era Yoongi che gliela teneva stretta. Era vestito di nero come il suo solito, ma lo sguardo di Ji Won cadde sulla sua testa rasata, anche Hyeon Jun doveva arruolarsi a breve e vedere quei capelli che aveva visto anche al figlio giorni fa le mise un po di malinconia.
"Ti avevo detto che non eri obbligato a venire, so che hai tante cose da fare in questo periodo." Le disse con la voce impastata dai tranquillanti.
"Ehi zucchero, io mantengo sempre le promesse! Purtroppo sono stato trattenuto a lavoro un ora in più e sono arrivato tardi, ma ho promesso di esserci e di starti vicino fino a quando non parto, e ora sono qui!"
Si avvicinò per baciarla sulle labbra, lei gli mise una mano sulla testa rasata accarezzandola e ricambió al suo bacio.

"Ti amo zucchero. Forse dovevo dirtelo tanto tempo fa"

"Non c'era bisogno, lo sapevo già. Mi hai detto ti amo tante volte, più di quante immagini."

Le rimase accanto, fino alle dimissioni e l'accompagnó a casa in taxi, per poi tornare a casa sua a strimpellare la chitarra e bere liquore al mandarino.

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