𝘗*𝘴𝘴𝘺 𝘉𝘰𝘺 || 𝐉𝐞𝐨𝐧𝐠𝐌𝐢𝐧/𝐒𝐞𝐮𝐧𝐠𝐈𝐧 ||

Capitolo 3. Desideri irrefrenabili

-03/07/2018

JeongIn pov

Come ogni mattina mi sveglio sapendo che mi attende la mia dose mattutina di T, così sveglio delicatamente anche Min
-Min è ora della mia dose- lo chiamo piano
-ummm- si lamenta stiracchiandosi -che ore sono?-
-le 7:30- rispondo alzandomi, ma nel farlo il mio binder di sgancia e io imbarazzatissimo metto un braccio intorno al mio petto tentando di comprimere il mio seno
-ehy- mi raggiunge -che succede?-
-non avvicinarti- lo avverto -mi si è sganciato il binder ho il seno di fuori-
-ok ti precedo in bagno, mentre tu ti sistemi- mi supera e io sorrido vedendolo uscire

SeungMin pov

Quando arrivo al bagno la mia mente continua ad affollarsi di scenari impossibili in cui il mio amico ai gira lasciandosi ammirare. Lo so che non dovrei fantasticare in questo modo su un ragazzo trans, ma la mattina è sempre un momento delicato per me, il momento della giornata dove sono più sensibile e portato all'erotismo rispetto al resto della giornata infatti adesso sto combattendo con il mio pene che sta diventando duro
"No! Non ti azzardare!" penso e quando è troppo e comincia a farmi male mi nascondo dietro un muro iniziando a masturbarmi e proprio in quel momento JeongIn mi raggiunge, ma per fortuna non mi nota subito. Ma il momento in cui lo fa lo vivo al rallentatore
-Min! Che cazzo!- si gira di scatto cercando di non vedermi -ma ti pare il caso, se eri arrapato bastava che me lo dicessi che cazzo...-
in quel preciso momento il mio pene perde la sua erezione per l'imbarazzo che sto provando e mi sistemo il pene di nuovo dentro i miei boxer
-scusa Innie- lo supero -oggi immagino che l'iniezione vuoi farla da solo, giusto?-
-ma non dire cagate!- mi ferma -è stato solo un incidente. Ora vieni qui e facciamo questa iniezione. Dopo ti porto a fare colazione-
-ok- sorrido e dopo poco sono già con la siringa in mano intento a iniettare il testosterone nella sua natica e come al solito dopo lui sta fermo, ma stavolta si aggrappa a me e io gli avvolgo le mie braccia intorno alle sue spalle mentre il mio cuore batte, cazzo sono proprio messo male...

JeongIn pov

Mentre me ne sto tra le sue braccia ripenso a quello che è successo prima, quando alzo lo sguardo verso di lui lo trovo con un espressione di rammarico in viso e gli accarezzo lentamente il viso, ma lui per la prima volta evita il mio contatto, così io lo guardo afflitto
-non fare quella faccia- sbuffa -dovrei essere io quello rammaricato non tu-
-Min, non hai fatto niente di male- fermo il suo tentativo di scuse -hai solo risposto a una chiamata fisiologica-
-si ma ti ho messo in imbarazzo- dice -cazzo hai visto il mio pene-
-non l'ho visto, mi sono girato subito. Ho solo intravisto la punta-
-e ti sembra poco?- domanda -ora penserai che sono un pervertito e non vorrai piú stare in stanza con me e...-
-SeungMin!- lo interrompo in modo brusco -stai andando nel panico, anche se biologicamente non sono un uomo, so che si prova ad avere delle pulsioni ora che sono sotto T-
-che intendi?- domanda sconcertato fissandomi -aspetta forse, no non è possibile tu hai...-
-si Min- rivolgo lo sguardo al cielo -ho delle erezioni se così vogliamo chiamarle-
-aspetta, non ci sto capendo un cazzo- biascica
-il mio clitoride sta cambiando dopo un anno di testosterone- annuncio -aspetta sai cos'è un clitoride vero?-
-ehy! Certo che lo so!- si offende
-ok, calmo!- lo guardo
-perché me lo stai dicendo!?- mi guarda
-per farti sentire più tranquillo- gli accarezzo il viso delicatamente -perché mi stai mostrando molto supporto in questo e te ne sono grato-
-non devi ringraziarmi- nega con il viso -ora però penso che sia tempo di quella colazione-
-certamente- sorrido prendendo la sua mano e in poco tempo ci ritroviamo in una piccola caffetteria vicina al nostro dormitorio a fare colazione insieme.

SeungMin pov

Quando arriviamo alla caffetteria ne io, ne JeongIn proferiamo parola su quello successo nel dormitorio ma ci limitiamo a mangiare, ma quando il clima diventa insostenibile il mio coinquilino sbatte le mani sul tavolo mostrandosi nervoso

-che ti prende?- domando guardandolo preoccupato

-la devi smettere di ignorare il problema- sussurra nervoso -davvero ci sto provando a non parlarne, ma tu mi stai guardando con quel cazzo di sguardo afflitto, quando ti ho detto che non è un problema Min. Io ti voglio bene non voglio che questo rovini la nostra amicizia-

-Innie, anche io ti voglio bene. Non sto evitando il discorso, sto solo cercando di godermi la mia colazione- dico

-mi stai mentendo! Continui a farlo! Perché Min? Perché?- strilla

-JeongIn!- lo guardai -ci stanno sentendo tutti, possiamo parlarne quando torneremo nella nostra stanza?-

-e va bene- sbuffa -ma dopo mi dirai tutto, giuralo-

-ci sono cose che non posso dirti- distolgo lo sguardo -ci sono cose che non vuoi sapere Innie-

-perché- sussurra prendendomi una mano -non può essere così terribile, parlamene-

-ti perderei- nego -non voglio perderti-

-d'accordo, ma prima o poi confesserai- tenne stretta la mia mano -qualsiasi cosa sia, io non me ne andrò mai-

-lo giuri?- chiedo

-certamente- massaggia la mia mano annuendo, così mi convinco ancora di più che è ora che lui sappia di quello che provo, senza filtri sperando che lui possa capire...

JeongIn pov

Una volta tornati nella nostra stanza come al solito ci stendiamo a letto insieme. Continuo a avvertire qualcosa di strano nei comportamenti nel mio amico, fino a convincermi che la causa sia il mio coming out come ragazzo trans

-ho capito sai- mi alzo sbuffando -tu sei strano perché sono trans!-

-ma che cazzo dici?!- si alza anche lui -non ho un problema con quello che ti senti di essere, non ti avrei proposto di aiutarti con le iniezioni altrimenti. Non credi?-

-allora cosa c'è?!- domando sfiancato -sei strano da stamattina-

-no, non da stamattina. Ma dal primo momento che ti ho incontrato- confessai

-perché mai?- domando sbraitando

-mi piaci!- urla per poi tapparsi la bocca immediatamente scappando via nel bagno e io gli andai dietro correndogli dietro, in che senso gli piaccio? Io pensavo che lui fosse etero, ma ora che conosco i suoi sentimenti riconosco quanto io sia stato indelicato ad accusarlo di transfobia...