8 • Stefano

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Non ho dormito granché, speravo sempre che Kevin sarebbe tornato prima o poi e l'ha fatto, peccato che erano le sei e mezza del mattino e aveva i capelli disordinati, la maglia al rovescio e non aveva nemmeno alzato la zip dei pantaloni. Che schifo, mi viene il voltastomaco se penso che mio fratello non abbia perso occasione per portarsi a letto la ragazza che mi piace, dopo anni che non ne guardo neanche una in faccia, me la soffia da sotto al naso.

«Dove sei stato?» ho accolto così la sua entrata in camera nostra, anche se lo sapevo benissimo, volevo che per una volta fosse sincero con me, nei miei confronti una volta ogni tanto.

«Ho accompagnato quei tre che mi hai accollato e sono rimasto a dormire lì, a quanto pare, la principessina melodrammatica sa essere convincente», certo immagino cosa intenda con questo, serro la mascella irritato.

«E non hai pensato di mandarmi un messaggio? Ti ho aspettato, non sapevo nemmeno se l'avevi davvero aiutata e sono rimasto a piedi al club, fosse per te starei ancora aspettando», dopotutto è di Kevin che sto parlando, lui non aiuta suo fratello, figuriamoci una sconosciuta se non per un tornaconto personale.

«E invece l'ho aiutata, ho dovuto anche portare suo fratello sopra nella loro camera, è stato molto stancante così per sdebitarsi mi ha invitato a dormire da lei, e sapevo che avresti trovato il modo per tornare a casa», che sia una ragazza gentile l'ho capito quando ci siamo scontrati, ma non credevo che lo fosse fino a questo punto.

«Che gentile che sei stato, e hai semplicemente dormito sul divano o cosa?», lo guardo spostarsi da un lato all' altro della stanza, mentre si spoglia e prende dei vestiti puliti, «in realtà all'inizio mi ha sistemato sulla poltrona accanto la finestra della sua stanza, ma era troppo scomoda così sono andato nel suo letto e sì, abbiamo solo dormito fratellino stai tranquillo, è troppo piccola per i miei standard», ma se non gli è mai importato dell'età, a lui importa solo soddisfare sé stesso.

«Certo, e poi sei fuggito come un ladro dalla finestra?», mi infastidisce e non poco che abbia dormito con Martina, sempre se hanno solo dormito, perché sono mesi che le sto appresso e cerco di scoprire qualcosa su di lei e quando lo scopro, mio fratello si mette in mezzo. «No, sono uscito dalla porta mentre i suoi genitori dormivano. Hai finito di farmi il terzo grado? Devo riportarle l'auto prima che si sveglino», tutta questa gentilezza non fa parte di lui, c'è qualcosa che non dice, qualcosa che lo intriga, me lo sento.

«Attento, potresti risultare gentile», lo prendo in giro mentre va a farsi una doccia. Torna in camera con i capelli bagnati che gocciolano sul pavimento, non aveva preso i vestiti? Ha un asciugamano avvolto alla vita, chi lo capisce.

«Non hai preso i vestiti?», la mia curiosità ha un solo difetto: vuole sempre essere soddisfatta, anche su una minima cosa.

«Sì ma il tuo terzo grado me li ha fatti dimenticare sul letto», c'è ancora una cosa però che non capisco, come fa ad avere le chiavi dell'auto di Martina?

«Be' ho un'ultima domanda per te, poi ti lascio in pace lo giuro», alza gli occhi al cielo e nel frattempo si sistema i capelli, ha indossato un pantalone della tuta nero e una maglia a mezza manica grigia, sopra la solita giacca di pelle, anche se non c'entra con quello che indossa, la mette sempre, ormai fa parte di lui quella giacca.

«Sputa il rospo così posso andarmene», «perché hai le chiavi dell'auto di Martina? E perché la vai a prendere al Déjà-vu al suo posto?», pensandoci poteva darle direttamente le chiavi che non ho ben capito come siano finite nelle sue mani, infondo hanno dormito insieme, hanno sicuramente parlato, quindi perché prendersi tutto questo disturbo per una sconosciuta?

«Perché le sono cadute nella mia macchina, me ne sono accorto tornando a casa, quindi lei nemmeno lo sa. E rispondendo all'altra domanda, non vado appositamente, Davide mi ha chiesto di dargli un passaggio al lavoro e gli serve la mia macchina per stasera; quindi, ne approfitto e torno a casa con la sua macchina», evitando così che lei si metta nei guai, bel piano devo dire che ha pensato proprio a tutto.

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