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(jeongin pov)

Suonai il campanello di casa di seungmin e i suoi genitori mi fecero entrare dicendomi di andare in camera sua.

Bussai alla sua porta e lui con una voce spenta mi disse di entrare, entrai e posai tutti i cartoni per terra.
(starebbero scatoloni ma ripiegati quando sono vuoti, non so come spiegare spero abbiate capito)

Lui mi guardò confuso, gli sorrisi e mi sedetti sulla sedia della scrivania.
Lui si alzò dal letto, ancora in pigiama e mi venne vicino.

Spalancai le braccia e gli sorrisi, o almeno ci provai...
Si chinò per essere alla mia stessa altezza e mi strinse.
Entrambi sapevamo cosa c'era dietro questo abbraccio, dietro a questa sofferenza e tristezza che non ci faceva nemmeno parlare.

Il mio cervello non ragionava più e non ne ho idea se fosse la stessa cosa per seungmin ma credo di sì.
Ci staccammo dall'abbraccio e gli asciugai le lacrime e gli diedi un bacio sulla fronte.

Ci guardammo per due secondi e lui mi passo uno scatolone, lo aprii e iniziai a metterci tutti i libri, quaderni e cianfrusaglie varie. In 30 minuti le mensole si erano svuotate. Non sembrava più la camera di seungmin e tra qualche mese probabilmente non lo sarebbe manco più stata...

Prendemmo gli altri scatoloni e ci mettemmo altre cianfrusaglie e così via fino a riempire 4 scatoloni. Presi un altro scatolone e la sua valigia e iniziai a tirare fuori dall'armadio i vestiti uno alla volta chiedendogli se lo volesse mettere nella valigia, o nello scatolone, oppure se lo volesse buttare.

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