Il robot e la ragazza magica pt2

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Come risposta ebbe solo il rumore della porta d'ingresso che si chiudeva.Melo sapeva che si sarebbe sentita in colpa per tutta la giornata,e non di certo per i piatti sporchi che aveva lasciato in cucina la sera prima e che si era ripromessa di lavare appena sveglia,se non fosse che si è alzata tardi e ci aveva messo più del previsto a prepararsi.Scelta del vestito,trucco,piastra:essere impeccabili richiede tempo.Ma il suo senso di colpa era legato al motivo per cui era sgattaiolata via.In quasi vent'anni di amicizia,di cui quattro di convivenza,non aveva mai nascosto nulla all'amica.Era stata la prima volta (e l'unica)bambina del quartiere a fare amicizia con Eda,quando aveva dovuto lasciare Mardin per andare a vivere con la zia.Erano cresciute insieme,si erano protette a vicenda dalle prese in giro degli altri bambini-Melo la cicciottella e Eda l'orfana-ed erano diventate l'una lo scudo dell'altra.Era stata Eda a convincere i genitori di Melo,che per lavoro si erano dovuti trasferire a un centinaio di chilometri,a lasciare che la figlia rimanesse in città per frequentare la migliore università dello Stato.Lei e Ayfer avevano promesso loro che se ne sarebbero prese cura,e così era stato.
<<Ragazze,muoviamoci,andiamo via! Eda é sveglia,se ci trova qui é finita.>>
Ceren e Fifi trattennero una fragorosa risata nel vedere Melo scalza che usciva di corsa dalla porta di casa e le raggiungeva trafelata.L'avevano aspettata in macchina per più di venti minuti ma alla fine,non potendola chiamare per paura che fosse insieme a Eda,avevano atteso all'ombra del grande ulivo del giardino di Ayfer.
<<Melo...ma dove credi di andare conciata così?>>le chiese Ceren.
<<Perché?Sto male?Questo vestito rosso mi ingrossa?Sembro Babbo Natale?>>
<<No,ma cosa dici?Sei bellissima!Solo che sei scalza e in anni hai due scarpe diverse>>la tranquillizzó l'amica.Nella fretta,mentre Eda la chiamava,Melo aveva preso solo una delle espadrillas beige che aveva scelto di indossare e una décolleté azzurra...di Eda!
<<E ora come faccio?Non posso tornare dentro,Eda mi scoprirà,mi farà pulire il disastro che ho lasciato in cucina,faremo tardi...dovrò mentirle guardandola in faccia...>>
<<Credo che toccherà a tutte doverle mentire guardandola in faccia>>l'avvisò Fifi,facendo segno di voltarsi.Eda era lì,con l'altra espadrilla in mano.<<Ehi,Cenerentola!Hai forse perso la scarpetta?>>domandò alla sua coinquilina.Era certa di trovare Melo fuori,dopo aver sentito la porta di casa che sbatteva e dopo aver notato il caos che c'era nella scarpiera.La mancanza di due scarpe diverse,una delle quali sua,le aveva confermato la fuga dell'amica,ma non si sarebbe aspettata di trovare in giardino anche Ceren e Fifi.
<<Ragazze,mi dite cosa mi state nascondendo?>>le pregò,tornando seria.
<<Stiamo andando all'università.Oggi c'è l'incontro degli ex alunni,non volevamo dirtelo per non...>>Ceren non riusciva ancora a crederci che la migliore di loro non aveva potuto laurearsi.Abbassò gli occhi,imbarazzata.
<<Tutto qui?Ragazze,sono serena e ve lo dimostrerò venendo con voi!La professoressa che doveva seguire la mia tesi mi ha mandato una mail,perché vorrebbe parlarmi,ne approfitterò per incontrarla!>>
<<No!>>Fifi fu perentoria.<<Non ci sarà modo,in queste giornate é sempre un caos.Ti conviene andare domani,un altro giorno.Non oggi.>>
<<Fifi,ma cosa dici?Perché non volete che venga con voi?>>
L'interrogatorio era per tutte ma Eda fissava solo Melo,l'anello debole.Poi però fu Fifi stessa a sputare il rospo:<<Il relatore di oggi sarà Serkan Bolat!>>.
"Serkan Bolat?"
Le amiche videro Eda sospirare forte e chiudere gli occhi.Quando li riaprì,nel suo sguardo guizzavano fiamme che non promettevano nulla di buono.
<<Datemi il tempo di cambiarmi e andiamo insieme all'università.Verrò anch'io all'incontro con Serkan Bolat.È ora che lo guardi in faccia.>>

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