Il robot e la ragazza magica pt6

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Inaspettatamente,però,seduta nell'aula magna,era rimasta incantata dall'ironia dell'ospite d'onore:capelli biondo ramato,pelle chiara,occhi tra il griffino e il nocciola,sorriso spontaneo,andatura fiera.Era fasciato in un vestito blu,ed era bellissimo.
"Aveva ragione Ceren nel mio sogno,il blu é perfetto.Lui é ancora più bello dal vivo che sui giornali"pensò,quasi vergognandosene.
La magia del fascino di Serkan aveva travolto l'intera sala ma per Eda l'incanto,benché tanto potente da congelare i pensieri,si spezzò quasi subito.Fu lo stesso architetto a risvegliare la principessa dei fiori quando disse quella che per lei suonò come la più grande delle menzogne:<<Noi della Art Life crediamo molto nella formazione di nuovi talenti,per questo abbiamo finanziato delle borse di studio dedicate agli studenti più meritevoli...>>.
<<Questo non é vero!>>ribatté Eda spezzando a gran voce il silenzio del teatro mentre,alla sua sinistra,Melo cercava di trattenerla.
<<Ti prego,calmati!>>
<<Sembra che qualcuno abbia qualcosa da ridire>>rispose Serkan,visibilmente infastidito dall'interruzione.<<Chi é che parla?Vorrei vedere in faccia il mio interlocutore.>>
Melo,aiutata da Ceren e Fifi,cercava di tenere ferma Eda,ma sapeva che l'amica avrebbe fatto quello che voleva.Poco dopo,infatti,si alzò in piedi e scese le scale.Non aveva alcuna paura nel mostrare il propio volto a quell'uomo .
<<Sono qui.>>
Serkan si ritrovò a qualche metro di distanza quella ragazza che aveva osato mettere in discussione le sue parole.Era altissima,le sue gambe da fenicottero e le spalle dritte le davano un portamento regale.Il viso,incorniciato da lunghi capelli scuri e mossi,aveva lineamenti delicati,e le labbra socchiuse formavano un cuore perfetto.Troppo belle per essere rifatte.Furono gli occhi,però,a colpirlo:erano nerissimi,luccicanti.Brillavano davvero,come gemme incastonate,nonostante fossero velati da una fitta nebbia di delusione.
<<Ho qui i documenti che attestano che la mia società ha finanziato ben ventisette borse di studio per gli studenti di Architettura di diverse università della Turchia>>cercò di chiarire Serkan.
<<Questo é vero>>confermò Eda.<<Lei ha concesso le borse di studio a molti studenti,solo che poi le ha sospese prima che potessimo laurearci.>>
<<Signorina,io credo che ci sia stato un equivoco.Se mi dice il suo nome vedrò si sistemare la situazione.>>Serkan era imbarazzato,davvero la sua società aveva spezzato le ali a quella ragazza arrabbiata e ad altri ventisei studenti?
<<Non le dirò il mio nome perché lei non si merita di saperlo.>>
Eda girò le spalle al palco e a Serkan.Uscì dalla sala seguita dalle sue amiche,mentre gli ex studenti,i laureati che avevano avuto la possibilità di proseguire gli studi anche senza i soldi della Art Life,sussurravano tra loro increduli di fronte a quella scena di maleducazione imbarazzante.La stessa moderatrice si scusò con l'architetto a nome dell'Università,ma stranamente Serkan non si sentiva offeso.In realtà il suo silenzio,dopo la tempesta,era dovuto al fatto che non poteva distogliere lo sguardo dall'uscita del teatro.Dalla porta dietro la quale la ragazza senza nome era sparita.Era ammirato.

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