Kumo: "Notte prima degli esami"

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Immagina richiesto da lookin4safeplac

Breve trama: Tiziano non è mai stato il tipo di ragazzo che quando entra in una stanza viene notato. Si è sempre limitato ad osservare la vita da lontano, così come osserva Flora, la ragazza di cui è innamorato dal primo anno di liceo. Un giorno però i due si incontrano e nasce un'amicizia destinata a formare radici profonde in entrambi. Kumo però ha paura e sarà capace di rovinare quel legame e di perdere la persona più importante della sua vita.

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Kumo

Tiziano aveva conosciuto Flora in quinta superiore, anche se in realtà sapeva chi fosse fin dal primo anno. Perché lei era sempre stata così bella e popolare, un fiore di nome e di fatto, davvero diversa dalle serpi di cui si circondava. Tutti l'amavano, tutti la volevano, lui compreso, ma sapeva che non avrebbe mai avuto la sua occasione. Guardava lui, i suoi jeans skinny, gli occhiali, il fisico asciutto e poi tutti gli altri, con i loro capelli biondi e le camice bianche stirate da mammina: delle vere divinità. Ogni volta che passava per il corridoio i suoi occhi non riuscivano a scollarsi, si rendeva conto di sembrare ancora più stupido, fissandola come un vero e proprio baccalà. E gli altri sembravano essersene accorti, perché avevano iniziato a scrivere la sua iniziale sul suo banco, a fare degli sticker per prenderlo in giro, a canticchiare delle canzoncine idiote, che non facevano altro che farlo stare peggio.

Poi però l'aveva incontrata sul serio e in quel momento aveva capito di essere completamente fottuto. Si ricordava perfettamente quel giorno:

tutti i quinti erano in gran fermento, lanciavano il sale fuori da scuola per i cento giorni all'esame, salivano su quel pullman che avevano affittato per poter andare a rivolgere qualche preghiera a dei santi di cui non si ricordava neanche il nome e Tiziano era in mezzo a loro, più per visibilità che per altro, mentre cercava di salire sul bus senza essere schiacciato da quella mandria di adolescenti sudati ed euforici. Si era ritrovato seduto davanti, solo come suo solito accanto al finestrino. Si era stretto nelle spalle, cercando di snodare gli auricolari, con scarsi risultati, fin quando non aveva sentito una mano delicata posarsi sulla sua spalla. Aveva alzato lo sguardo ed era rimasto pietrificato: lei era lì e gli stava sorridendo. Sentì il suo cuore fare una capriola.

"Scusami, posso sedermi qui? Sai...soffro un po' la macchina e ho dimenticato il braccialetto a casa"

Tiziano deglutì, prima di annuire.

"C-certo" balbettò come l'ultimo degli idioti.

Lei sorrise ancora e si sedette, porgendogli poi la mano.

"Sono Flora comunque, ma puoi chiamarmi Flor"

"Lo so" rispose di getto il ragazzo, arrossendo subito dopo.

"Cioè intendevo dire che tu sei molto popolare, cioè ti conoscono tutti e quindi io sapevo che tu...quindi-"

"Tranquillo ho capito" lo interruppe lei, sorridendogli dolcemente.

Lui si sforzò di ricambiare, anche se dentro si sentiva morire: il cuore gli batteva talmente forte che temeva gli sarebbe uscito dal petto.

In un moto di coraggio le sfiorò la spalla, porgendole la mano.

"Io sono Tiziano comunque"

"Lo so" rispose lei, scoppiando a ridere.

"Davvero?" domandò lui confuso, anche se sentiva puzza di presa in giro.

Immagina Amici 23Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora