Giovanni: "Bambina"

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Breve trama:

Rebeca, in arte Becky, è una ragazza di 19 anni, cantante, molto dolce e innocente, davvero diversa da tante sue coetanee. Ad Amici sembra aver intrapreso un'amicizia un po' particolare con Giovanni, un ballerino di latino-americano, davvero sicuro di sè e il suo completo opposto. Ma nonostante le apparenze, Giovanni nasconde una dolcezza capace di catturare e far sentire a suo agio proprio la timida Becky.

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Giovanni

Giovanni osservò il corpo di Becky avvolto in quella tuta enorme di almeno 5 o 6 taglie più grande. Sembrava ancora più piccola e minuta conciata in quel modo e il ragazzo aveva intuito che non era solo una questione di stile perchè, diciamocelo, nessuna ragazza "baggy" si sarebbe vestita in quel modo, come se fosse avvolta da un piumone. Quei piedini minuscoli infilati nelle ciabatte quasi sparivano sotto quei quintali di tessuto color petrolio in eccesso che lo finiva molto sotto le suole, creando l'effetto di un palloncino. La felpa era larga, ma dritta giù, fino alle ginocchia, con le maniche troppo lunghe che le coprivano del tutto le mani.

Era davvero adorabile.

Così Becky camminava a passo lento verso il lavello, probabilmente per prendere un bicchiere d'acqua. Il ragazzo la fissò mentre saliva sulla punta dei piedi per raggiungere il pensile ed agguantare una tazza con quella manina da bambina. Si voltò, bevendo un lungo sorso, con il bicchiere premuto sul viso, che le copriva anche il naso, proprio come una bimba. Giovanni le si avvicinò sorridendo e aprendo le braccia. Lei capì le sue intenzioni e si avvicinò con dei passetti lenti, fino ad abbracciarlo e a stringergli la vita, appoggiando la testa sul suo petto.

Dio, era così tenera.

Le accarezzò la schiena e le lasciò un bacio sulla testa.

"Ciao piccolo Eminem" mormorò senza staccarsi.

"Ciao" rispose lei, senza curarsi di fare quella stupida messinscena del soprannome che non le piaceva. Era così vera ed innocente, così pura. Notando che l'orlo dei pantaloni stava finendo sotto la ciabatta, Giovanni si inginocchiò, arrivando a guardarla in pieno viso, poi prese il tessuto tra le dita e lo risvoltò verso l'interno con cura, per evitare che strusciasse a terra ulteriormente. Lei lo osservava con occhi sgranati, incantata, e lui sentì un tuffo al cuore. Passò un braccio dietro le sue ginocchia e la tirò su con sè, prendendola in braccio. Lei lo guardò di nuovo, cercando di reprimere il rossore delle guance, nascondendo metà del viso nel colletto della sua felpa e lui glielo lasciò fare, camminando tranquillo. Era così minuta che non gli sembrava di star trasportando una persona della sua età. Arrivò nella stanza blu e si distese sul letto mettendola sopra di sè, perché non gli piaceva troppo l'idea di sopraffarla con tutta la sua stazza, almeno non il quel caso. Lei lo stava guardando un po' intimorita, probabilmente dal fatto che si trovasse seduta a cavalcioni sulla sua vita, con le mani appoggiate sopra al suo stomaco nudo. Lui le sorrise per metterla a suo agio, le prese una mano e se la portò alla bocca per baciarla piano. Le allargò le dita per farle combaciare con le sue e avere la certezza che fossero la metà. Lei lo scrutava con quegli occhioni da cerbiatta e il viso struccato, puro. Fece intrecciare le loro dita.

Era tutto così strano, così diverso: lei infagottata in quella tutona, lui a petto nudo con i pantaloni da latino. Ma non l'aveva fatto per provocarla o altro, non gli piaceva metterla in imbarazzo, non sapeva neanche lui perché fosse mezzo nudo. Probabilmente era colpa della temperatura tropicale all'interno della casetta. Inizialmente si era pentito, poi aveva visto come lo guardava: probabilmente non si era nemmeno accorta di quella cosa, come se non le importasse tutto ciò. A lei interessavano cose ben più importanti della sua maglietta. Lei intanto era ancora lì, come una ragazzina su un cavallino a dondolo, muovendo leggermente il busto avanti e indietro. Le sorrise cercando di rimanere calmo: impazziva quando la vedeva così.

Immagina Amici 23Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora