Simone e Chiara: "Sotto la pioggia"

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Immagina richiesto da AnnaritaElia

Breve trama: Simone e Chiara si conoscono dentro ad Amici e c'è subito qualcosa che li lega, una connessione particolare che li unisce. Entrambi, però, hanno troppa paura di far perdere la concentrazione all'altro con le loro dichiarazioni, quindi la loro amicizia rimane così, cristallizzata, fino a che entrambi non abbandonano la scuola e si rendono conto di non poter più perdere tempo.

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Simone

Simone non aveva mai avuto una grande sicurezza, soprattutto quando si trovava in un contesto in cui il confronto con altri era inevitabile.

Non era sicuro di nulla di quello che riguardava la sua vita: la danza, gli amici, la scuola...non era neanche sicuro di entrare ad Amici e ne era sempre più convinto, giorno dopo giorno: era davvero troppo giovane, troppo acerbo, aveva messo la scuola, la maturità da parte solo per poter ballare in un programma in cui sarebbe potuto arrivare molto più forte e preparato un paio di anni dopo.

Si dava continuamente dello stupido perché aveva sprecato questa opportunità per un capriccio adolescenziale: quello non era un gioco, ma un trampolino di lancio verso il mondo che aveva sempre voluto esplorare e lui stava per fare un tuffo nullo.

E continuava ad insultarsi anche perché di tutto quello che sarebbe potuto accadere lì dentro, lui aveva scelto inconsciamente la più grande cazzata: infatuarsi perdutamente di ragazza.

Perchè Chiara era così: un'infatuazione tutt'altro che leggera che si era preso la prima volta che l'aveva vista ballare lì al centro dello studio.

Quella ragazza più grande di lui con il sorriso di una bambina e lo sguardo di una pantera gli aveva completamente fottuto il cervello!

Non aveva mai visto ragazze così belle, così felici, così...così "Chiara".

Però sapeva anche che non poteva permettersi di provarci con lei per poi prendere un palo grosso come una casa, stare male ed essere sputtanato davanti a mezza Italia, quindi si limitava a starle vicino e ad esserle amico, per quanto gli fosse possibile, perché sentiva di stare per impazzire.

Avevano legato praticamente da subito, complice il fatto di essere entrambi di Roma e abbastanza vicini di quartiere, altra cosa che gli aveva fatto subito venire in mente tutte le possibili fermate dei pullman dove si sarebbero potuti vedere, tutti i tragitti in metro, tutte le chiese, le case in vendita, tutti i cani, i criceti, i nomi dei figli...aveva sempre detestato questo suo innamorarsi così facilmente, il suo essere in grado di immaginarsi un futuro più che prossimo dopo aver parlato con una persona per cinque minuti e il bello era che in quel caso l'aveva ancora solo vista e già stava pensando allo smoking!

Si sentiva un cretino, anche perché era più che sicuro che lei fosse fidanzata: doveva per forza esserlo, chi non avrebbe voluto avere al fianco una ragazza così bella, buona, dolce, sensibile...

Era mai possibile essere così sdolcinati a 18 anni?

Solo lui poteva esserlo!

In mezzo a una generazione di Maschi Alfa, lui si sentiva un agnellino smarrito, incapace di provarci con una ragazza, incapace anche solo di gestire un suo singolo sguardo...

Nonostante fossero amici non la guardava mai veramente negli occhi: non avrebbe retto, non ce l'avrebbe fatta davvero a non baciarla e avrebbe fatto davvero un casino.

Non riusciva a starle accanto per troppo tempo, perché sentiva il peso delle emozioni attraversargli il petto e fargli venire in mente tante belle parole che avrebbe voluto dirle, ma che probabilmente non sarebbero mai uscite dalla sua testa, perché sarebbe stato tutto troppo imbarazzante e non gli andava di fare ancora figuracce, soprattutto perché neanche lei si meritava di stare in mezzo a quel casino che aveva creato.

Immagina Amici 23Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora