Capitolo 2

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Quella mattina mi svegliai e il mondo sembrava più cupo del solito; Dentro di me cera un uragano quella sensazione di vuoto e dolore che mi portavo addosso da tutta la vita quella mattina sembrava essere raddoppiata mi sentivo cosi sbagliata, il giorno prima in preda al panico avevo mangiato due piatti di pasta e una vaschetta di gelato e nn mi ero neanche allenata quindi mi  facevo proprio schifo 
Nn riesci manco a guardarti allo specchio da quanto fai schifo.
E il peso che sentivo nel cuore diventava sempre più pesante. Chiusi gli occhi nella speranza di tornare a respirare e senza accorgermene ritornai li in terza elementare
<Posso giocare con voi? Anche a me piacciono le principesse vorrei essere Rapunzel>
Una di loro si giro a guardarmi mi squadro dalla testa hai piedi nn capivo il motivo di quello sguardo
<Sai di solito le principesse sono magre, e tu sei tutto tranne che magra> disse con un aria di superiorità che mi levo il fiato
"BASTA,BASTA,BASTA..."
Continuavo a ripetermelo nella speranza che tutto ciò finisse, quel ricordo mi perseguitava da tutta la vita nn ero mai stata abbastanza e non lo sarei mai stata non ero May non ero magra ero un fottuto barile.
Ero cosi persa nei miei pensieri che non mi accorsi del campanello
Cazzo oggi doveva venirmi a prendere Nate me ne sono dimenticata
Infilai le prime cose che trovai nel armadio (jeans e maglietta)  presi lo zaino e la sacca per il nuoto e corsi ad aprire la porta; Ed eccolo li in tutto il suo metro e ottanta cazzo io in confronto sono un minion
<Buongiorno stellina, quando hai finito di guardarmi possiamo anche andare> disse con un ghigno divertito
Lo superai lanciandole un occhiataccia
<Vedo che siamo si buon umore stellina oggi> disse ancora davanti alla porta di casa mia io ormai ero gia alla macchina feci un respiro profondo che non serviva a nulla e poi scoppiai.
<Per prima coma mi chiamo Flaminia, seconda cosa mi spieghi che cazzo vuoi da me? Cose May non te la da se non ti prendi cura della sua povera amica> dissi a voce cosi tanto che Max il figlio dei vicini si giro a guardarmi
<Flamy tutto bene?> disse Max
<S..i, va..tutto be..ne..> senza manco accorgermene qualcuno mi mise un braccio sulle spalle e mi accompagnano in auto continuavo a tremare come una foglia.
Nate si mise in macchina io continuavo a tremare cercando di calmarmi
Non sei abbastanza Flaminia accettalo
<Stellina che succede? Vuoi che mi fermo> disse e io annui.
Ci fermammo in un parcheggio vuoto che  mi sembro cosi strano ma poi realizzai che eravamo nel nulla più totale. Scesi dal auto come una furia e iniziai a fare respiri profondi. Mi sedetti per terra mentre con le braccia mi tenevo le ginocchia, senti Nate avvicinarsi a me provo a sedersi vicino a me ma lo fermai
<Ascolta io non sono Ali o May io non voglio nessuno e specialmente smettila di starmi attaccato non sono una bambina> dissi prima di scoppiare in lacrime iniziai a singhiozzare non piangevo da mesi non era di mia abitudine piangere non lo facevo da quando lei se ne era andata.
Avevo appena finito la lezione di nuoto Lea mi accompagno a casa la strinsi in un abbraccio cosi forte che avevo paura di soffocarla Lea era più alta di me aveva i capelli lunghi lisci che dal castano passavano al biondo. Mi lasco un bacio sulla guancia e io entrai in casa.
Perché c'era mio fratello Noah che piangeva? mi sedetti sullo sgabello al entrata a levare le scarpe quando mi raggiunse mio padre
<Flamy stano rianimando la nonna... io devo andare da mamma tu resta con Noah> disse non capi ciò che disse dopo perché il mio cuore perse un battito. Annuii e quando papà usci di casa mi precipitai da Noah lo strinsi a me cercando di calmarlo e appena lui si addormentò trovai la forza di chiamare papà rispose quasi subito
<Papà la nonna come sta è tornata vero?>
<Flamy... nonna non c'è più... tu pero devi essere forte per mamma e Noah> disse non ebbe il tempo di finire che buttai giu  non so dove ma trovai la forza di chiamare May le dissi ciò che era successo e poi rimanemmo entrambe nel più totale silenzio che in realtà diceva più di mille parole....
Tornai alla realtà avevo smesso di piangere e mi accorsi che Nate mi guardava incuriosito, le lanciai una occhiataccia delle mie una di quelle che riservo solo a Liam quando mi parlava di ragazze.
<Mi puoi dire che cose che ti impedisce di amare stellina? Cose questo peso che ti porti nel petto?> disse sembrava veramente interessato a me.
<Questa è una bella domanda, sai in realtà non ho una risposta, non mi piace parlare di me e quindi tengo tutto dentro. Ogni volta spero che le persone mi capiscano-cosa che non succederà mai ma si ci spera- vorrei solo essere amata e capita, e non vista come la povera amica di May> dissi con un filo di voce.
<Flaminia guardami> mi disse aiutandomi ad alzarmi mi si piazzo davanti e mi mise le mani in torno al volto mentre con i pollici disegnava cerchi sulle mie guance
Baciami ti prego baciami.
<Sei come una rosa blu sei cosi unica che il mondo ha dovuto crearne coppie false di te, ma te sei unica nel tuo genere e ti prometto che non ti lasco sola, stellina io resto ora domani e per sempre> disse guardandomi dritto nei occhi.
Per qualcun altro quelle potevano essere solo parole per me invece era meglio di un ti amo, aveva promesso che non mi avrebbe lasciata sola .


***
Dopo essere tornati in auto decisi di non andare a scuola cosi chiesi a Nate di lascarmi a nuoto, dove incontrai Lea che era gia sconvolta dal fatto che fossi orario ma il fatto che mi aveva accompagnato un ragazzo sarebbe stato l'argomento del pomeriggio anzi del intera giornata.
Dopo aver finito l'allenamento con Lea Andamo hai nostri armadietti il mio era stranamente aperto cosa che mi mise un po' d'ansia
E se mi hanno rubato il telefono o i soldi.
Quando lo apri senti un stormo di farfalle nello stomaco una rosa blu era appoggiata sulla mia sacca con attaccato un biglietto
" cosi ogni volta che ti sentirai sbagliata ti ricorderai quanto sei unica
Ps. Sul retro c'è il mio numero quindi se ti va e non vuoi di nuovo aggredirmi chiamami
Con affetto Nate"
<FLAMINIA ROSSI, ORA MI DICI CHI È QUESTO "NATE"> disse con un aria oserei dire più sconvolta di me
<Giuro che ti racconto, ma prima faccio una telefonata> dissi allontanandomi da Lea col biglietto in mano. Mi chiusi in bagno e digitai il numero non fece manco uno squillo che gia aveva risposto.
<TU SEI TUTTO SCEMO> dissi con una risatina che non riuscivo a trattenere
<Che bel modo di dire grazie, ma sai stellina se vuoi ti spiego come si fa a dirlo> disse in un tono provocatorio e ignorai la frecciatina
<Grazie...> dissi sottovoce
<Scusa non credo di aver capito bene, puoi ripetere?> disse ridendo
<Senti gia grazie che te lo detto ora non esageriamo> dissi in modo sarcastico che lo fece ridere
<Sono felice tu sia felice, ci vediamo domani mattina stellina e se puoi lavati prima di uscire> disse prima di buttare giù
Usci dal bagno e dal nulla sbuco fuori Lea
<Non dire che non è nessuno perché qualcuno è> disse con le braccai conserte
<Di chi parli? Di che rosa? Quale ragazzo?> dissi in modo ironico
<Si proprio nessuno Flamy> disse prima di lascarmi un terno bacio sulla guancia e io tornai a casa con la mia rosa blu e un sorriso da ebete
Forse per lui non sono sbagliata e vado bene...magari per una volta sarò la prima scelta.







Spazio scrittrice
Che ne pensate ricordatevi le stelline ✨
Il prossimo capitolo arriverà a breve giuro
Un kiss marty

Tutto cio che non ti ho mai detto Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora