Capitolo 9 pt.2

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Mi lascia con pensieri di debolezza, sconfitta e inevitabili domande.

Mi fido di Niall?

No. Non lo lascerò infastidirmi.

Serro le mascelle e raccolgo il materiale che ho lasciato nell'ufficio prima di uscire velocemente e incontrare Zayn e Louis al piano di sotto.

Stanno fissando il laptop di Jade a bocca aperta, immobili.

"Celine... Eccoti."
Dice Louis, con un tono di voce a malapena udibile. "Abbiamo trovato lo scheletro nell'armadio del Signor Styles e-"

"È stato cacciato da altri tre posti per aver molestato i suoi colleghi impiegati." Conclude Zayn chiudendo il computer.

"Immagino si possa definire così." Mormoro.

"Cosa intendi?"
Louis inarca un sopracciglio.

"Io... Non fa niente." Biascico, cercando di spostare gli occhi in un'altra direzione.

Gretchen, nel corridoio, con il Signor Styles.

È qualcosa che non mi voglio perdere.

"Se sai qualcosa ti prego diccelo," aggiunge disperatamente Louis, "vogliamo disfarci di lui ma non abbiamo abbastanza prove."

Questo, finché non si disfa lui per primo di voi.

Al limite del mio campo visivo l'espressione di Gretchen si ammorbidisce. Il Signor Styles continua a parlare, sembrando di calmarlo di più ad ogni singola parola.

Dannazione.

Quel ragazzo ci sa fare.

Finisce il suo piccolo discorso, guadagnandosi un lieve cenno di assenso da parte di Gretchen.

Fase sette...

Completata?

Guardo verso il Signor Styles, ma si è già avviato agli ascensori.

Al suo posto c'è Gretchen.

Guarda dritto nella mia direzione come se io non ci fossi.

Tiro un sospiro di sollievo, non curandomi se nel bene o nel male.

Ma poi i suoi occhi si fermano su Louis.

Il suo prossimo sospetto.

Vorrei urlare e avvisarlo.

Ma non riesco a trovare le parole.

Sto in piedi, inchiodata al mio posto mentre lui fa alcuni passi verso di noi.

Gretchen gira in un altro corridoio.

Ed io esco, muovendomi elegantemente verso l'ascensore di servizio, schiacciando furiosamente il pulsante.

Se far licenziare Louis è l'unico modo per far funzionare il piano, allora lo voglio sapere.

E se non posso sapere la verità da Niall, ho bisogno di sentirla da qualcun altro.

Non appena le porte si aprono, sono fuori dall'edificio prima di poter ripensare al mio piano.

Passando in rassegna il largo fiume di passanti, vedo un'alta figura con indosso quel familiare completo nero.

Il Signor Styles.

Il mio cuore batte più forte mentre cerco di correre sui tacchi, sorprendentemente ci riesco e tento di aggrapparmi all'abito.

Lo seguo a corto di fiato fino all'angolo, dove deve fermarsi se non vuole essere investito.

"Signor Styles, aspetti."

Con mia grande sorpresa si gira contro vento per guardarmi, i suoi ricci arruffati si scompigliano alla leggera folata d'aria.

"Cosa vuoi?" Chiede il Signor Styles, tracce di quello sgarbato tono riappaiono.

"Cosa hai detto a Gretchen?" Domando, cercando di riprendere fiato.

"Be'," dice lentamente, "se fossi andata avanti col piano allora lo sapresti."

"Okay, va bene. Hai vinto." Sospiro sconfitta, lanciandogli uno sguardo duro.

Sono così stufa di tutto ciò.

Piega un sopracciglio. "Cosa ho vinto?"

"Dimmi tutto." Dico senza pensare, guardando perforante.

Le sue labbra si piegano in un sorriso infido. "E perché, esattamente, dovrei farlo?"

"Sono stanca di essere tenuta all'oscuro."

Fa un sorrisetto, facendo cenno con le dita per chiamare un taxi.
"Questione di tempo. Ma perché-"

"Perché adesso? Perché qui?"

Tendo le braccia verso l'alto e prendo la sua mano distesa nella mia, bloccando il segnale per il taxi.

Il Signor Styles la tira via, improvvisamente sorpreso.

"Perché dovrei dirti il piano? Non è il mio lavoro." Scatta velocemente, abbassando il suo sguardo sul cemento al di sotto.

"Lo so. È solo colpa mia." Sussurro.

"Non ho mai detto questo." Il Signor Styles ammorbidisce il suo sguardo, rimpicciolendo i suoi occhi verdi. "Ma cosa mi darai.. In cambio?"

In cambio?

Che cosa potrei mai offrirgli che lui voglia realmente?

"Ho una MetroCard che ti porterà ovunque tu voglia." Sparo la prima cosa mi passa per la mente. "Neanche il fastidio di un taxi."

Il Signor Styles fa finta di niente.
"Che cos'è?"

Stringo gli occhi.
"Una MetroCard?"

Annuisce.

"Come fai a non aver mai sentito parlare della metro prima d'ora?"

Il Signor Styles si fa piccolo, cercando di mantenere lo stesso sguardo vuoto e fallendo.

Non lo ha fatto.

"Non mi interesso molto ai trasporti pubblici, tutto qui."

Il Signor Styles distoglie lo sguardo, un 'chiaro segnale', e cerca di chiamare un altro taxi.

Non cerco di fermarlo.

"Be', se odi i trasporti pubblici, perché stai prendendo un taxi?"

È in imbarazzo.

Wow.

Mettere il Signor Styles a disagio è più facile di quanto pensassi.

"Va bene. Io... Non mi piace New York." Mente, quasi convincendomi.

Ma non abbastanza.

"Allora perché sei ancora qui?"

Incontra i miei occhi, l'ombra scura della Olive Publishing copre il verde brillante dei suoi.

"È solo che non ho mai trovato quello che sto cercando, tutto qui."

N/A
Eccomi qui, con un nuovo capitolo!
Spero mi vogliate scusare per questa lunga pausa nell'aggiornamento, ma ho avuto tantissimi impegni, per di più l'autrice aveva smesso di scrivere e quindi ho aspettato per capire se avesse intenzione di concludere la storia.
Anche lei non ha avuto tempo di scrivere e aggiornare. Ora è tornata e finirà la storia, ed io con lei.
Spero vi faccia piacere, ringrazio di cuore le persone che mi seguono e votano la traduzione, lo faccio con tanto piacere per voi! ❤️
Cercherò di aggiornare il prima possibile!
Nel frattempo votate votate e commentate apprezzo molto vedere cosa pensate della storia e della traduzione!
Buona estate a tutti😊
Un bacione,

-M

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 07, 2015 ⏰

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