Era la sera dopo lo sterminio. In un solo giorno gli abitanti dell'hotel, insieme al popolo dei cannibali, avevano lottato e vinto contro gli angeli, stando attenti a non lasciarci la pelle. E poco dopo, ricostruire l'intero hotel, distrutto alla fine della battaglia. Il tutto fu più facile grazie alla magia e alla grande mano del signor Lucifero.
La stanchezza di quella giornata faticosa aveva proprio stremato tutti, lasciandoli andare finalmente a dormire... quasi tutti, in realtà.
Le luci soffuse richiamavano l'attenzione su quell'unico piccolo angolino della hall dove, compiaciuto, un gattino alato sistemava varie bottiglie di alcool sulla credenza.
H "Devo dire, è molto più bello di prima." Disse con un sorrisetto, tra sé e sé.
Nella costruzione del nuovo Hotel vollero ampliare quello che era il bar, dedicato alle bevute in compagnia. Questo piccolo pensiero venne apprezzato da Husk stesso. Infondo, ci teneva a quel rifugio, ormai diventato il suo posto.
Dal divano di fronte, un ragnetto silenzioso, divertito dalla situazione, volle intervenire, facendosi avanti.
A "Che fai, adesso ti sei messo a parlare con le tue amiche bottiglie?"
Il gattino saltò praticamente in aria. Il suo pelo si arruffò dallo spavento.
H "E tu che ci fai li? Pensavo fossi andato a dormire!" Aveva il cuore in gola.
A "Hey, abbassa la voce! Così sveglierai l'intero Hotel!" Angel iniziò ad avvicinarsi al bar, fissandolo con attenzione. "Devo dire, hai proprio ragione, è davvero carino adesso."
Husk si calmo, mettendosi una zampa sul petto e chiudendo per qualche secondo gli occhi.
H "Sei proprio uno stronzo..."
Il suo cuore era tornato ad un battito normale. Se fosse realmente vivo gli sarebbe venuto un infarto. L'amico rise, colpevole.
A "Scusa, giuro che non volevo spaventarti."
Si guardarono negli occhi, divertiti dall'accaduto.
H "E dimmi, che ci fai ancora sveglio?"
Angel alzo il telefono, che impugnava in una mano. "Mi sono perso a vedere roba..."
Si stiracchiò e si sedette su uno dei tanti sgabelli davanti al bancone.
H "Tzk, invece di riposarti dopo questa giornataccia." Lo rimproverò con dolcezza.
A "E lasciarti qui solo soletto? Nah!" Se pur stanco era in vena di divertirsi un pò.
H "Bè, visto che ci siamo, vuoi qualcosa da bere?"
A "Mi hai tolto le parole di bocca, fai tu, mi fido!"
Husk non se lo fece ripetere due volte. Si girò per fissare l'enorme varietà di bevande a disposizione. Cercava qualcosa di speciale per finire in bellezza la serata.
A " E poi..." La voce gli si fece più bassa e cupa. Husk era attento ad ascoltarlo, mentre cercava di prendere una bottiglia vicino ai suoi piedi.
A " Non abbiamo parlato molto oggi." Nella testa gli ronzavano ancora qualche cruda scena della lotta contro le forze angeliche.
H "Sai com'è, c'è stato uno sterminio, non te ne sei accorto?" Era solo felice che il peggio fosse passato. Nel mentre, piazzò due bicchieri tra di loro.
Angel era stranamente pensieroso e malinconico. Al micio proprio non piaceva vederlo cosi.
H "Avevo questo amaro messo da parte per un'occasione speciale, ma direi che dopo questa giornataccia ci vuole proprio. E' italiano, sai?"
A quelle parole il ragnetto accennò un sorrisetto.
A "Ma dai, non mi dire." Disse prendendo il bicchiere riempito, poco prima da Husk, e alzandolo davanti a se. "A cosa brindiamo?"
H "Direi alla fine di questa merda di giornata." Batté il bicchiere con quello dell'amico.
A "Alla fine di questa giornata di merda, insieme, sani e salvi!"
H "Ben detto!"
In un sorso mandarono giù l'alcool. Bruciava nelle loro gole. Un tocca sana.
A "AH, ci voleva proprio!" Sembrava pieno di energia dopo questa bevuta.
H " Mi fa molto piacere."
A "Un'altro giro!" Era stranamente euforico e questo faceva impazzire di gioia il vecchio barista. Forse ci voleva proprio una serata cosi, in compagnia. Solo loro due, insieme.
Il gattino aveva intuito l'andazzo. Fece il giro del bancone per poi sedersi sullo sgabello affianco a quello di Angel. Era uno di fronte all'altro.
H "A questo punto meglio mettersi comodi" Il ragnetto era felice di ciò. Aveva proprio bisogno di due chiacchiere con lui.
Mentre Husk versava nuovamente da bere per entrambi, Angel torno serio. Aveva brutti pensieri che lo tormentavano. Erano stupidi ma non riusciva a cacciarli via.
A "...sono felice che non ti sia accaduto niente di male." Era davvero sincero.
Husk lo guardava con i suoi grandi occhi color oro, brillanti. Era stranito da quelle parole. Non era Angel a parlare, ma Anthony. Gli piaceva quando era così affettuoso nei suoi confronti.
H "Lo stesso vale per me, baby." Sorrise.
Angel arrosì leggermente per la sua risposta. Si lasciò andare e, tutto d'un fiato, si scolò l'intero bicchiere. Il gattone fece lo stesso, ma con meno entusiasmo.
Il ragnetto iniziò a sentirsi coraggioso.
A "Ma tanto non ti sarebbe accaduto niente di male!" Disse, mettendosi una mano sopra il suo possente petto gonfio. "C'ero io a proteggerti!" Si comportava come se era dentro a una recita, dove lui interpretava un nobile cavaliere, che avrebbe sfidato draghi e streghe pur di proteggere la sua principessa. La situazione divenne giocosa.
H "Allora sono proprio fortunato!"
Risero entrambi di gusto. E dopo un'altra bevuta anche il micio disse la sua.
H "Sai, anche tu avevi le spalle coperte."
Lo aveva detto davvero. Angel quasi non ci credeva ma subito volle sfidarlo.
A "E da chi, sentiamo ♡" Voleva proprio sentire che era lui il suo difensore, ma Husk non gli diede quella soddisfazione.
H "Ma da Cherri, ovvio"
Si offese. Mise il broncio. Continuò con la recita.
A "E io che mi sarei sacrificato per te! Vergogna!"
Il gattino si stava facendo le miglior risate. Da quanto che non rideva cosi? Forse lo sapeva da quanto. Aveva le lacrime agli occhi.
L'amico lo guardava. Dio se gli piaceva vederlo ridere. Soprattutto se era grazie a lui. Finalmente nella testa del ragnetto i brutti pensieri dello sterminio lo stavano lasciando stare. Voleva solo godersi il momento. Lì, insieme al suo micio preferito.
Che bella sensazione. Non poteva finire meglio di così la serata.

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𝑨𝒔𝒔𝒐 𝒅𝒊 𝑪𝒖𝒐𝒓𝒊 ♥️ (Huskerdust)
RomanceA "Non abbiamo parlato molto oggi." Nella testa gli ronzavano ancora qualche cruda scena della lotta contro le forze angeliche. H "Sai com'è, c'è stato uno sterminio, non te ne sei accorto?" Era solo felice che il peggio fosse passato. Nel mentre, p...