Ho fatto una cazzata...

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Quanto tempo era trascorso? Un ora? Due? Il tempo in quel momento sembrava loro nemico. Non sapevano darsi una risposta, finché Husk, riempendo nuovamente i bicchieri, si accorse del recipiente terminato.

H "Certo che queste bottiglie sono tutte bucate!" Era sbronzo marcio.

A "Ma come? Anche questa è già finita?" Disse scocciato, reggendosi la testa con una mano.

H "Lo sai cosa vuol dire questo?" Sbuffò

A "Cosa?" Lo guardava incuriosito, anche se abbastanza intontito.

H "Credo proprio che sia ora di andare a letto."

Cercò di alzarsi ma il suo corpo sembrava incontrollabile, tanto da cadere quasi dallo sgabello. Meno male che il ragnetto gli impedì di cadere afferrandolo per un braccio.

A "Aah, se non ci fossi io a salvarti, cosa faresti senza di...!" Nemmeno finì la frase che cadde addosso all'amico, creando un grande tonfo.

A "Caduta morbida!" Gridò

H "Buon per te..." Disse a denti stretti.  "Aah, il mio povero culo!!" 

A "Vuoi un massaggio? ♡" Ammiccò

Husk si infastidì ma non durò molto. Si rassegnò al fatto che avevano leggermente esagerato nel bere. Cercò di alzarsi e far ragionare il ragnetto.

H "Dai su, è ora di andare a dormire." Husk per quanto fosse alticcio sembrava il più abituato alla sensazione.

A "No mamma, non ci voglio andare!" Ma il suo corpo era ormai accanto a quello del gattone, che lo sorreggeva con una mano attorno alla vita. Lui fece lo stesso. Erano entrambi instabili nel camminare, ma con un passo alla volta, arrivano davanti alla porta della stanza di Angel. Quella di Husk era giusto lì di fronte.

Il pensiero del micione era di portare l'amico sul letto e assicurarsi che stesse bene.

Aprì la porta senza esitare. Si trovo davanti una stanza totalmente bianca, baciata dalla luce della luna che entrava da una grande finestra. Effettivamente, non aveva ancora visto la nuova stanza di Angel. Gli sembrò anche fin troppo elegante per i suoi standard.

A piccoli passi, si avvicinò al letto, scrutando ancora la stanza. Alla sua sinistra era piazzata una piccola scrivania, piena di trucchi e con un enorme specchio tondo giusto al di sopra. Lì affianco, si nascondeva nella sua cuccia il piccolo maialino da compagnia, che dormiva beato.

Giunsero ai piedi di questo enorme letto matrimoniale in ferro ricoperto da lunghe lenzuola color panna. Fece scendere delicatamente le mani del ragnetto per poi farlo sedere sul materasso morbido. Ma lui sprofondò, allungandosi.

H "Devi vomitare?" Gli chiese Husk preoccupato.

A "Naah..." Chissà se era vero.

Il gatto alato non era convinto. Prese il cestino dell' immondizia e lo mise il più vicino possibile al letto.

H "Ti metto questo vicino, non si sa mai..." Disse, mentre si sedeva, al suo fianco. Fece un sospiro. Aveva bisogno di riposarsi cinque minuti prima di andare in camera sua. Ma la stanchezza prese il sopravvento e cadde di forza, come aveva fatto poco prima l'amico. Era solo per recuperare le energie, o almeno cosi si ripetè in testa.

A quel rumore, accanto a lui, Angel si rannicchio girandosi di lato, rivolto verso Husk. E lo vide, lì, immobile, a guardare il vuoto del soffitto bianco. Lo scrutava. Una sensazione all'interno del suo corpo stava esplodendo. Forzava di uscire dal petto. Era grato della sua presenza, a fargli compagnia, ma era solo per questo? Non riusciva a darsi una risposta, o forse, non voleva ascoltarla.

𝑨𝒔𝒔𝒐 𝒅𝒊 𝑪𝒖𝒐𝒓𝒊 ♥️ (Huskerdust)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora