Il sole era ormai alto da tempo. Le strade erano riscaldate dalla forte luce degli inferi e la città era animata da tutte le sue creature peccaminose.
Tutto sembrava scorrere velocemente tranne per quell'angusta camera d'hotel. In quella stanza dove i due piccioncini dormivano beati. Rannicchiati, uno vicino all'altro. Non davano segno di voler iniziare una nuova giornata.
Fu Husk il primo a svegliarsi. Con piccoli movimenti lenti, si strofinò gli occhi con una zampa. Fece fatica ad aprirli. La testa gli girava, e non poco.
H "Questa volta ho proprio esagerato..." Era intontito e stranito.
Scrutò la stanza che non conosceva affatto! Gli ci volle un bel pò per comprendere dove fosse e soprattutto chi fosse accanto a lui, in quel letto.
H "Ora ricordo..." Disse a bassa voce, guardando verso la sua sinistra dove, sereno, dormiva Angel.
Lo ammirava, senza dir niente. Si accontentò solo di dargli una piccola carezza sul suo viso, prima di tornare in sé.
La situazione gli sembrava abbastanza strana. Le immagini della sera prima si ripetevano nella sua mente. I momenti, le sensazioni, le parole... i sapori. Divenne rosso solo al pensiero, bloccando la sua bocca con la mano. Non voleva far travisare nessun suono. Eppure, altri pensieri lo stavano tormentando. Senso di colpa...? Chissà se tutto ciò era giusto.
Scosse la testa. Gli faceva troppo male per ragionare in quel momento.
H "Forse è meglio prendere qualcosa per riempire lo stomaco." Si alzò dal letto lentamente e, senza fare troppo rumore, uscì dalla stanza del ragnetto, ancora beato a dormire.
Per la strada verso la cucina non vide nessuno. Ciò gli sembrò abbastanza strano. Tutto sembrava silenzioso. Ancora più strano.
Arrivò in cucina e, senza tanti giri, frugò all'interno del frigo alla ricerca di qualcosa di gustoso da mettere sotto i denti. Non si accorse però che nel mentre, dietro di lui, era presente una strana figura. Un mono occhio che l'osservava curioso.
C "Hey gattino, buongiorno!" Husk saltò in aria dallo spavento.
Voltandosi vide la buona amica di Angel, Cherri Bomb, seduta beata a bersi un latte macchiato, leggendo una stupida rivista di gossip.
C "Che fai, nemmeno saluti?
H "Buon...buon...buongiorno." Gli disse fissandola pietrificato. Non si aspettava di vederla e soprattutto, era lì da quanto? Era così intontito da non averla proprio notata?
C "Bè, che hai da guardare?" Gli chiese confusa e un po' infastidita dalla sua espressione stupita.
H "Niente, niente!" Rispose con velocità.
Cherri tornò beata a dare attenzioni alla sua rivista, aggiungendo altro.
C "Se cerchi qualcosa di buono ci sono dei pancake, ve ne ho lasciati alcuni, per te e Angel.
Il micione stava sudando freddo. La vedeva troppo rilassata. Sospettava di qualcosa? Non ne avrebbe avuto modo...
H "Per me e Angel?"
C "E' quello che ho detto! Me li volevo pappare tutti io ma quella rompi palle di una principessa mi ha fatto promettere che ve ne avrei lasciato qualcuno."
H "...ok, grazie!" Disse mentre li cacciava dal frigo.
Cherri fece un altro sorso di latte. Posò il giornale e rivolse nuovamente lo sguardo al micio.
C "Hai per caso visto Angel? Non dirmi che la stronzetta dorme ancora!?"
Husk non si voltò. Credeva che dandogli le spalle riuscisse a gestire meglio la situazione.
H "Emm... probabilmente. Ieri sera ci abbiamo dato un pò troppo con l'alcool."
C "Che stronzi! Senza nemmeno invitarmi!" Fece una smorfia, mentre Husk non sapeva che altro aggiungere. Voleva solo preparare una colazione il più veloce possibile per sfuggire dalle sue grinfie.
In quel momento la ragazza si alzò dirigendosi verso il lavandino dove, con delicatezza, appoggiò la tazza vuota.
C "Forse è meglio che vada a svegliarlo..."
A queste parole al gatto gli si arruffò tutto il pelo. Scattò come una molla per fermarla.
H "No non farlo!" Quasi urlò. Cherri rimase di stucco e lo fissò con il suo grande occhio spalancato.
H" Volevo dire... faccio io, gli porto la colazione!" Si sentì costretto ad aggiungere altro. "Sicuramente si sveglierà tutto rincoglionito per colpa mia che non gli ho impedito di bere così tanto. Almeno controllo se sta bene!"
Non smisero di fissarsi. Husk sperava che mandasse giù questa mezza balla. Di certo, non voleva informala del casino che aveva combinato con il suo migliore amico.
Cherri rimase abbastanza stranita dal suo atteggiamento ma la cosa non durò molto.
C "Fai come vuoi!" Disse alzando le spalle. A questo punto, sospettava che c'era qualcosa sotto ma non lo reputava una vera minaccia. Non sapeva nemmeno lei il motivo ma gli ispirava fiducia. Sarà per via del suo amico? Se lui si fidava allora anche lei avrebbe fatto lo stesso.
C "Digli solo che se ha bisogno di me basta una telefonata. Tanto oggi non ho granché da fare."
Si incamminò verso l'uscita della cucina. Appoggiò una mano alla cornice della porta per poi girarsi, incrociando nuovamente lo sguardo del demone alato.
C "Io vado a prendere gli ultimi scatoloni dal mio vecchio appartamento, nel caso chiedesse di me."
H "Va...bene." Disse mentre la ragazza gli rivolse un sorrisetto tenero. E prima che potesse varcare la soglia, aggiunse.
C "Ciao micione, tratta bene quella troietta in mia assenza!"
Husk era rimasto immobile per tutto il tempo. Imbambolato da ciò che era accaduto. Una situazione che mai avrebbe immaginato di vivere.
H "...si." Rispose alla fine, anche se ormai non era rimasto più nessuno nella stanza ad ascoltarlo.
Dopo la vicenda, ritornò sui suoi passi, percorrendo il lungo corridoio con un vassoio pieno di pancake e due cappuccini. Scosso ma con mani ferme per non far cadere niente a terra. Ancora non sapeva bene se Cherri gli stesse a genio oppure no. Gli dava l'impressione di una ragazza svampita, a modo suo. Avrebbe avuto comunque modo di conoscerla meglio visto che sarebbe stata una futura ospite dell'hotel.
I pensieri cambiarono subito argomento come arrivò davanti alla porta di Angel. Non ebbe il tempo di riflettere sul vero problema di quella mattinata.
Prese coraggio e aprì la porta. Tutto era fermo. Non immaginava di certo che l'avrebbe trovata vuota al suo ritorno.
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𝑨𝒔𝒔𝒐 𝒅𝒊 𝑪𝒖𝒐𝒓𝒊 ♥️ (Huskerdust)
RomanceHusk e Angel, dopo la lotta contro gli sterminatori, si trovano ad affrontare quelli che sono i reali sentimenti, che bramano l'uno per l'altro. La loro non era una semplice e buona amicizia. Conoscevano benissimo entrambi la verità. Le cose tra i...