...primo quarto

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"Posso bere il latte?" Mi chiedere Jer, io gli passo la ciotola mentre lui mi sorride come un bambino facendomi sciogliere.

Conrad arriva annunciando di stare per pulire le vongole e chiedendo a Jeremiah se ha preso il liquido per accendere, il fratello risponde che è già sulla spiaggia e il moro se ne va fischiettando.

Quando il riccio di gira verso di me mi scappa un sorriso vedendolo con i cosiddetti "Baffi di latte", avvicino una mano alle sue labbra e gliele pulisco con un rapido gesto di dita.

Steven entra in cucina con Susannah dietro di lui, il ragazzo si avvicina a me dandomi un bacio sulla guancia che ricambio, poi una pacca sulla spalla a Jere. Trascura completamente Belly che alza gli occhi al cielo.

Guardo quest'ultima negli occhi dissociandomi dalla realtà per un secondo. "Hai fatto pace con Taylor?" Mimo con le labbra. "Ancora no." Risponde sconfitta. "Dopo ci prepariamo insieme?" Chiedo. "Certo." Mi sorride.

Sento il mio nome e riporto la mia concentrazione sul mondo reale. "Doris, la prossima sei tu. Poi Jeremiah e infine tutti e due, così finisco con voi e mi concentro su Belly e Conrad." Io e il mio migliore amico annuiamo alle parole di Susannah che appena finisce con noi assale Belly riguardo il ballo.

"Approposito, io ci vado con D." Jer informa la madre che non aspetta un secondo a guardami fiera.

Anche Laurel fa il suo ingresso in cucina e un dettaglio mi salta subito all'occhio: si è truccata. Decido di non fare domande.

Quando mi rendo conto che sono tutti svegli tranne mie madre e mia sorella altri pensieri mi fanno disconnettere dal mondo.

Dorme sempre di più.

E se Tammy avesse ragione? La vedo sempre più stanca.

Oh no, oggi sarò anche l'unica senza padre.

Le voci nella mia testa iniziano a sovrapporsi creando un caos nella mia mente.

Una mano si poggia sulla mia coscia e ritorno nuovamente con i piedi per terra.

Mi rendo conto di avere i pugni serrati e che fino a pochi secondi fa avevo le palpebre completamente serrate.

Le dita sulla mia coscia iniziano a muoversi e mi giro immediatamente verso Jeremiah. "Tutto bene?" Chiede sottovoce, io annuisco distrattamente. "Sì." Sussurro.

"D..." Se lo guardassi negli occhi sono sicura che vedrei solo preoccupazione perché è l'unica cosa che trapassa dalla sua voce.

La presa sulla mia gamba si fa leggermente più stretta ma comunque delicata.

"Sto bene, mi è già passato." Sforzo un sorriso ma il biondo non demorde. Mi prende la mano e mi trascina al piano di sopra.

Finiamo in camera sua stesi sul suo letto in totale silenzio. Mi basta sentire la sua presenza, il suo profumo e il calore che emana il suo corpo per far zittire ogni voce che mi urlava nella mente.

Sorriso poggiando la stessa sul suo petto. "Grazie." Le sue braccia mi circondano e le sue mani scendono fino al bordo della maglia che indosso, quando i suoi polpastrelli vengono a contatto con la mia pelle rabbrividisco.

Le sue dita salgono e scendono lungo la mia spina dorsale facendomi rilassare completamente. "Quando vuoi, D. Davvero."

Poggio una mano sul suo pettorale sentendo il battito del suo cuore.

Come al solito, batte uguale al mio.

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Dopo aver lasciato Belly e Conrad a preparare la camera degli ospiti per suo padre e la sua nuova compagna, ritorno in camera mia dove trovo Jeremiah steso sul mio letto con il cellulare.

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