...piena

15 2 0
                                    

Mi sveglio accerchiata dal buon profumo di Jeremiah.

Ho la testa poggiata sul suo petto e sento il battito del suo cuore rilassato. Sta ancora dormendo.

Il lenzuolo copre i corpi nudi di entrambi.

Alzo di poco il collo per vedere la sveglia sul comodino, sono le otto di mattina e io mi sento come se non avessi proprio dormito.

Circondo la vita del mio ragazzo con il braccio e mi lascio cullare dal movimento che compie il suo petto mentre respira.

"Sei sicuro di quello che stai facendo?" Mi sporgo di poco per guardare il contenuto della scodella.

"No." Ammette il biondo, mescola gli ingredienti con un po' di difficoltà.

"Assaggia e vedi se è buono." Propongo. "No, assaggia tu!" Alzo le spalle. "Va bene."

Avvicino il dito alla poltiglia ma, prima che possa immergerlo dentro, la mano di Jeremiah mi afferra dolcemente il polso. "Aspetta, lo faccio io. Non voglio ucciderti."

Assaggia attentamente e quando la sua espressione diventa disgustata inizio a ridere di gusto.

Si alza sulle punte per raggiungere il getto del lavandino e beve tutta l'acqua che riesce ad entrargli in bocca.

"Bambini, che succede?" La voce di Susannah sempre più vicina. Appena ci è davanti mi guarda, cercando spiegazioni. "Stavamo provando a fare un dolce per voi ma non è andata tanto bene."

Il suo sguardo si addolcisce, mi prende in braccio e mi fa scendere dal piano della cucina. "Se volete ne prepariamo uno insieme e poi facciamo finta che lo avete fatto solo voi due."

Guardo subito Jer. "Visto, te lo avevo detto che ci avrebbero aiutato." Ma il riccio è ancora intento a sciacquarsi la bocca.

Riapro gli occhi con un sorriso stampato sul volto.

"Bentornata tra gli umani!" Scherza Jeremiah. "Questa volta che hai sognato?"

Cazzo, quanto mi conosce bene.

"Quando io e te provammo a cucinare qualcosa per tutti ma fallimmo e ci facemmo aiutare da Susannah." Il suo sguardo si perde per un momento, come se stesse rivivendo quel ricordo.

"Non farmi ricordare del sapore di quella cosa." Dice facendomi ridere.

"Che ore sono?" Il biondo prende il suo cellulare. "Le dieci e mezza."

Sospiro, non vorrei alzarmi ma devo.

"Vado a farmi la doccia, vieni con me?" Jer srizza gli occhi. "Cazzo, se me lo chiedi così."

Così ci ritroviamo entrambi in bagno. Sono la prima a fare la doccia e poi, mentre si lava lui, io lavo i denti e applico qualche crema.

"Ricordami perché non siamo insieme in doccia." Ridacchio. "Perché altrimenti avremmo fatto tutto tranne che lavarci." Jeremiah sposta di poco la tenda per rivelare il suo meraviglioso volto. "Come se non ti sarebbe piaciuto." Ironizza.

"Dopo le metti anche a me le creme?" La sua voce è leggermente coperta dal suono del getto dell'acqua. "Certo."

Inizia a fare dei versi, imitando vari strumenti e io capisco immediatamente di che canzone di tratta.

"Have you got colour in your cheeks?" Comincio a cantare. "Do you ever get that fear that you can't shift the type that sticks around like summat in your teeth?" Jer prende la mia spazzola per simulare un microfono.

"Are there some aces up your sleeve?Have you no idea that you're in deep?" Le braccia possenti del riccio mi tirano a sé.

Non mi ero neanche accorta che fosse uscito dalla doccia.

Only for youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora