...gibbosa crescente

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"Stevie, ho bisogno di un partner!" Sbraita Belly, ormai spazientita di non riuscire a ballare sola.

"Sì, certo." Il fratello risponde ironico.

Sinceramente? Non sto dando tanto peso alla situazione. I miei occhi non riescono a staccarsi da Jeremiah, seduto difronte a me.

Butto subito lo sguardo sulla scacchiera appena mi sembra che stia per guardarmi.

"Vengo io." Questa risposta di Conrad mi stupisce. "E la partita?" Do un calcio sulla gamba del mio migliore amico per farlo smettere. "Dammi un secondo." Così il moro si alza e raggiunge Belly.

Mi giro immediatamente per guardarli. "Segui me." I due iniziano a ballare e non posso fare a meno di sorridere.

La mia visuale viene coperta da una maglia a righe e tutta la mia concentrazione su quello che sta succedendo si smaterializza.

"Mi concede questo ballo, lady Waldroff?" Jer mi porge la mano, non esito a far combaciare le nostre dita. "Non calpestarmi i piedi." Gli punto un dito contro mentre ci avviciniamo a Belly e Conrad.

Ho sempre fatto così, mi proteggo con l'ironia.

Iniziamo a ballare e i miei occhi, impossibilitati di guardare quelli di Jeremiah, vagano per la stanza.

Mi soffermo su Steven, mi dispiace che lui non sta ballando con nessuno. "Vieni!" Gli faccio cenno, lui sorride e si avvicina. "Posso rubarti il cavaliere?" Chiede.

Lascio, tristemente, le mani di Jere per lasciarlo al Conklin.

Il suono delle nostre risate mi riempie le orecchie, facendomi scoppiare il cuore di gioia. È tutto perfetto.

"D, un giorno ci ritroveremo nella stessa situazione ma spero che noi due staremo felicemente insieme." Il mio migliore amico mi abbraccia, facendomi immergere nel suo meraviglioso profumo.

"Piccola D..." Dei baci sul mio collo mi fanno aprire gli occhi. "Stavi sognando qualcosa di bello?"

Prendo giusto qualche secondo prima di rispondere. Mi sono comunque appena svegliata e ho bisogno di un'istante per ritornare sulla terra.

"Sì, ma come facevi a saperlo?" Mi giro a pancia in sù, ritrovandomi a pochi centimetri dal suo viso.

Guardo i suoi bellissimi occhi per assicurarmi che non fosse tutto un sogno.

"Sorridevi." Le sue labbra si avvicinano alle mie e si uniscono in un dolce bacio. Non è come quelli di prima, guidati dalla lussuria, questo è carico di amore.

"Allora, che stavi sognando?" Sussurra ad un millimetro dal mio volto. "Quando stavamo ballando tutti in salotto e tu mi dicesti che un giorno avremmo ripetuto la scena da coppia ufficiale." Sorrido nuovamente, raccontandolo.

"Beh, che stiamo aspettando? Facciamolo!" Il suo entusiasmo andrebbe usato come cura per ogni malore. "Aspetta, che ore sono?" Jeremiah si gira verso il comodino per guardare l'ora sul cellulare.

"Cazzo! Le prove per il ballo!" Urla alzandosi dal letto. Raccoglie velocemente i suoi vestiti, indossandoli.

"Ti prego non andiamo." Mi nascondo con il lenzuolo. Sento il materasso muoversi e capisco che si è seduto accanto a me. "Non possiamo, sai che mamma ci uccide." Con lentezza mi scopre il volto.

Lascia un tenero bacio sulla mia fronte e poi si alza, porgendomi le mani. "Guarda il lato positivo, saremo di nuovo tutti a ballare e noi siamo effettivamente una coppia." Mi metto in piedi con il suo aiuto, poi qualcosa nel suo sguardo sembra cambiare. "O mio Dio! Prevedo il futuro!" Scoppio a ridere.

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