5. L'unica luce

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Alice stava camminando il più velocemente possibile per arrivare a lezione in tempo.
Non avrebbe corso, naturalmente, perché non era davvero in ritardo, e voleva apparire composta ai quadri e ai professori e ai fantami, almeno per i primi giorni.

Arrivata davanti alla classe, appoggiò la schiena al parapetto che dava sui piani inferiori e aspettò che i Serpeverde e i Corvonero che la stavano occupando uscissero.
In mezzo alla folla scorse una chioma scura e un paio di occhi chiari che si ammorbidirono in un sorriso non appena incontrarono i suoi.
Narcissa si avvicinò a lei.

"Alice" Alice volle sciogliersi al suono del suo nome.

"Cissy" rispose quasi senza fiato quando l'altra ragazza intrecciò le mani intorno alla sua vita.

"Da quando vieni così presto a lezione?"

"Oh, sai che voglio dare una buona impressione il primo giorno..."

"Sei già stata qui cinque anni. Questi professori sono qui da... da almeno cento! Credo che sia un po' tardi per una buona prima impressione." Rise. Che suono cristallino...

"... E volevo vederti."

Sentendo quelle parole, il sorriso sul viso di Narcissa si espanse.
Alice si chinò leggermente per arrivare alle sue labbra e la baciò.

"Non... non ora. Non qui."

"Alla fine della lezione nel bagno del terzo piano?"

"Meglio."

"Allora ti aspetterò, bella Narcissa."

"Mi sei mancata, Alice." La abbracciò. "Ma ora farò tardi alla mia prossima lezione."

"Cos'hai ora?"

"Pozioni. E, no, non posso saltarla."

"Perché? Cissy, non ci siamo potute vedere e praticamente nemmeno sentire per due mesi!"

"Lo so, ma rimedieremo dopo quest'ora di lezioni."

"Oh, okay." Alice non sembrava d'accordo, ma Narcissa le passò un foglio di carta strappato a metà.
"Cosa dovrei fare con questo?"

"Tu scrivi, e io riuscirò a leggerlo. Magari ti risponderò. È un incantesimo che ho trovato e provato tantissime volte con l'aiuto del mio complice e cugino preferito, Regulus. Dovrebbe funzionare."

"Regulus?" Fece eco Alice.

"Il fratello di Sirius. Io... potrei avergli raccontato di noi. Ma ci si può fidare di lui. È bravo a mantenere i segreti."

Udirono delle voci e dei passi provenire dal corridoio.

"Credo sia ora di andare. A dopo, Alice."

Narcissa se ne andò lasciandola con il foglio in mano e un occhiolino.
Alice si sentiva sciolta in una pozzanghera sul pavimento.

"Alice!" La salutò Frank saltandole davanti alla faccia. "Ooh, cos'è quel sorriso? Chi te l'ha lasciato?" Sorrise, girandosi verso Thomas, che sorrideva divertito di fianco a lui. "Oh, Tom, credo proprio che qualcuno sia riuscito a farle battere il cuore prima di me!"
Iniziarono a entrare in classe.

"Sono piuttosto sicuro che sia stata sua madre. Sin dal giorno zero, letteralmente."

"Effettivamente, non lo dubito. Ma qualcuno è riuscito a far provare ad Alice, la nostra Alice Fortescue fredda e dotata di un cuore di pietra, dei sentimenti tanto forti da farla sorridere nel modo più bello del mondo!"

"Non ho idea di quale Alice tu abbia conosciuto, ma quello che non ha mai dato segno di provare sentimenti qui sei tu." Alice gli puntò un dito contro il petto, ridendo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 20 ⏰

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