La mattina mi sveglio, e subito mi ricordo le circostanze in cui mi trovo.
Sento un peso sopra la mia pancia e noto la mano del rosso posata su di essa, mentre lui dorme beatamente.
Mi stacco rapidamente dal ragazzo prendendo distanza. Ma che cazzo sto facendo.
Vabbè infondo è solo perché aveva bisogno di aiuto, tutto qui. Probabilmente tra un paio di ore non ci parlerò mai più. Seh.
Porto lo sguardo su di lui che ancora dorme beatamente. Sbuffo. Perché mi metto sempre in casini di qualsiasi tipo?
Poco dopo vedo che il ragazzo comincia a muoversi e quindi a svegliarsi, così distolgo lo sguardo.
"Buongiorno" dice ancora assonnato "buongiorno a te" dico evitando il tuo sguardo "guarda che ti ho vista che mi fissavi" dice mettendosi seduto "ma smettila, primadonna" dico alzandomi dal letto per poi andare in cucina a preparare la colazione.
"Hai fame?" Chiedo al ragazzo "si" dice "va bene latte e cereali?" Chiedo "va benissimo".
Così preparo tutto e ci mettiamo a fare colazione "come va l'occhio e il labbro?" Chiedo spezzando il silenzio che si era creato "il labbro mi fa male mentre l'occhio quasi per niente" dico "bene, allora dovremmo disinfettare ancora il labbro" dico "mmm" mugugna lui scocciato "non fare il bambino" dico andando a prendere il disinfettante una volta che abbiamo finito di fare colazione.
Ci mettiamo nella stessa posizione di ieri, io messa in ginocchio di fianco a lui sul divano.
Gli disinfetto il labbro nonostante qualche gemito di dolore "ho finito" dico poi.
"Va bene, direi che ti ho disturbato abbastanza, vado al bnkr" dice alzandosi dal divano "ok" rispondo io.
"Ci vediamo (?)" chiede retorico "si penso" dico "va bene ciao" dice lasciandomi un rapido bacino sulla testa, per poi uscire da casa mia.
Che tipo strano.
Intrigante però...
Vabbè decido di chiamare mia sorella per sapere dove è e quando torna "ciao sissi quando torni?"
Chiedo quando risponde al telefono "ehm.. penso di rimanere per pranzo, tu hai bisogno di qualcosa?" Chiedo "no non preoccuparti" dico, non sento risposta ma sento la voce di Marco parlare "giuli noi dopo andiamo al bnkr ci raggiungi?" Chiede "... vedo" dico "dai, ti aspettiamo, alle 6.30 mangeremo lì, ciao" mi saluta, facendomi intendere che devo andarci "vabbè ciao" dico mettendo giù....
Sono le 6.40, io mi sono preparata ma non ho per niente voglia di andare.
Proprio quando decido di scrivere a mia sorella che non vengo, sento il campanello suonare.
Alzo gli occhi al cielo pensando sia lei, o che so qualche ragazzo del bnkr.
Appena apro la porta, il mio cuore perde un battito.
Cecilia.
"Tu.. cosa ci fai qua" chiedo sentendo i miei occhi che diventano lucidi "giuli fammi entrare ti prego" dice.
La guardo un secondo negli occhi per poi mettermi a lato della porta facendola passare ed entrare dentro casa.
"Te l'ha detto mia sorella di venire?" Chiedo acida, forse anche un po' troppo "no sono io che le ho chiesto ti poter venire.. sapevo che dovevi venire con noi al bnkr e quando non ti ho vista arrivare ho deciso di venire da te per parlare" dice "parlare non serve a niente" dico sedendomi sul divano, guardando dritto a me.
"Tu hai le tue convinzioni e non ascolti, ma ti prego, non possiamo continuare così" dice sedendosi affianco a me.
"Cosa hai da dirmi? Che ti dispiace?? Bene grazie non voglio la compassione di nessuno" dico "ma giuli non è compassione, è interesse, sei rimasta nei miei pensieri da quando hai smesso di rispondermi ai messaggi, lo sai, ho bisogno di chiarire con te" dice "non ora, andiamo al bnkr e nei prossimi giorni parleremo a modo" dico alzandomi e andando verso la porta senza degnarla di uno sguardo,
Sento che sospira per poi raggiungermi e indicandomi la sua macchina.
Andiamo al bnkr e sento lo sguardo di tutti addosso a noi.
Mi siedo e l'unico posto libero è affianco a Duccio. L'ultimo vicino a cui volevo sedermi.
"Ciao eh" dice il ragazzo "ciao" dico fredda, ancora più del solito.
"Sei incazzata?" Mi chiede "no" rispondo allora.
"Mi accompagni a fumare?" Mi chiede "non ho voglia" dico "dai, me lo devi dopo l'ultima volta" scherza lui ridacchiando.
Io lo guardo facendo un sorrisetto divertito che non riesco a trattenere "ok" dico alzandomi insieme al ragazzo "noi andiamo a fumare" avvisa gli altri duccio.
Arriviamo nel balconcino del bnkr e ci sediamo per terra in silenzio.
"Sei silenziosa oggi, più del solito" dice "boh" rispondo io "guarda che io ti vedo" dice "cosa?" Chiedo confusa "vedo come vorresti sbloccarti ma non riesci a farlo, vedo come è difficile per te aprirti a noi o anche solo stare con noi, soprattuto da quando hai scoperto che conosciamo Cecilia" dice guardandomi negli occhi "io ti ho capita Giulia, senza sapere nulla su di te, io so chi sei" continua.
I miei occhi si fanno lucidi e devo combattere contro me stessa per non far uscire le lacrime "cazzo non volevo farti piangere, scusami" dice circondandomi le spalle attirandomi a se in un mezzo abbraccio "non sai un cazzo di me, non parlare di cose che non ti riguardano" dico staccandomi di scatto.
"Scusa" sussurra duccio, quasi mortificato.
Passiamo circa 5 minuti in silenzio.
Lo guardo e lo vedo veramente dispiaciuto. Ha la testa bassa, non mi guarda e sembra molto agitato. ho esagerato, lui non voleva fare niente di male.
"Scusami duccio, non hai fatto niente di male, sono io che sbaglio le sempre gli atteggiamenti" dico mettendomi le mani in faccia.
"Non è successo niente, però quello che ti ho detto lo penso davvero" dice "mi fa paura questa cosa, perché hai ragione su tutto"
"Posso un abbraccio?" Chiedo d'un tratto, senza guardarlo in faccia, quasi mi vergognassi "vieni qua" dice lui attirandomi a se. Mi rifugio tra le sue braccia trovando una confortevole tranquillità in esse.
Inizio a piangere "ei tranquilla" dice prendendomi il viso guardandomi negli occhi, e accarezzandomi le guance con il pollice "mi dispiace farti questa sceneggiata io e veramente... scusa se ti ho risposto in quel modo e se sono sempre stronza io non-" lui mi ferma "non ti devi giustificare giuli, ho già capito tutto non servono parole" dice mettendomi una ciocca di capelli che mi cade davanti alla faccia dietro le orecchie "passa tutto prima o poi"