Agosto aveva fatto in fretta ad arrivare, e i ragazzi avevano deciso di andare a Sanremo giovani, ricevendo risalti positivi in quanto sono tra i partecipanti.
già ansiosi, stanno iniziando a buttare giu le prime strofe dell'inedito che vorrebbero portare a Sanremo, nel caso riuscissero a partecipare a Sanremo big, mentre quello di Sanremo young è già pronto.
"ragazzi non vi viene niente perché ci state pensando troppo, deve venirvi in modo naturale, state forzando troppo" consiglio io. dopo le mie parole tutti i ragazzi fanno una pausa, ormai sfiniti, mentre Duccio sembra non arrendersi "dai Du prenditi una pausa, vedo il tuo cervello che fuma" dico "no, non mi muovo da qui finché non scrivo almeno una frase" dice ostinato, tenendo lo sguardo fisso sul quadernino dove annota le strofe o le parole che lo ispirano.
Sospiro e porto le mani sulle sue spalle accarezzandogliele e tracciando la loro forma, sapendo che è un dei suoi punti deboli, infatti il rosso subito rilassa i muscoli a questo contatto
"Sei stanco, non ti verrà niente adesso, c'è tempo duccio" dico passando poi la mano tra i suoi capelli.
"Così non mi aiuti" dice accennando un sorriso "ti distraggo?" Chiedo con una nota di malizia "la sai già la risposta Giulia" dice portando i suoi occhi sui miei.
"È quello che sto cercando di fare, distrarti" dico.
In questo momento in cui il rosso è distratto a guardarmi prendo il suo quadernino e lo chiudo "quindi per oggi questo è sequestrato" dico alzandomi mentre lui cerca di riprendere il quadernino "dai smettila dammelo" dice alzandosi per raggiungermi "posso leggere le cose che scrivi?" Chiedo facendo gli occhioni dolci "no" risponde cercando nuovamente di prendere il suo libretto, ma io lo sottraggo velocemente "va bene puoi leggere qualcosa, ma decido io cosa farti leggere" cede alla mia richiesta.
Sorrido vittoriosa e gli rido il suo quadernino.
Vedo che lo sfoglia fino a fermarsi su una pagina per poi porgermelo.
"Proverò cose nuove per non provare niente, piove ma non riesco a sentire le, gocce per l'umore sulla mia pelle sai non mi sento più me stesso da, anni e non mi fa stare meglio la roba che prendo e che mi porta con sé"
Finisco di leggere queste parole quasi con le lacrime agli occhi "è una mia vecchia canzone che ho fatto da solista" dice "allora la ascolterò, sono bellissime queste parole" dico sorridendo, riabbassando lo sguardo sul quadernino del ragazzo, tentando di cambiare pagina, ma lui me lo impedisce riprendendo il quadernino in fretta "ma perché non me le vuoi fare leggere?" Chiedo "ma perché-" lo blocco "non sono abbastanza importante per te da farmi leggere quelle cose, dai dillo!" Constato, incrociando le braccia e fingendomi offesa "lo sai che non è così" dice serio "oh invece è proprio così, va bene Caponi, questa me la segno" dico cercando di stare seria, per poi girare i tacchi e andare dagli altri.
Sento il rosso sbuffare una risata, capendo che la mia non era una scenata seria.
Come arrivo nella cucina di casa di ghera, appoggio le mani al tavolo e ne sento 2 tirarmi indietro per le natiche.
"Testa di cazzo" sussurra facendomi ridacchiare.
Mi lascia un bacino sull'orecchio che mi fa chiudere gli occhi, mentre sento i brividi farsi spazio sulle mie braccia.
Duccio va avanti mordicchiandomi il lobo, mentre porta una mano sulla mia coscia. "fermati" dico ridendo scostandomi leggermente "mmm perché non ti lasci andare per una volta?" si lamenta.
Di recente ci sono stati vari momenti di tensione tra me e Duccio, che sono sempre stati spenti da me, dalle mie insicurezze e dalle mie mancanze.
E soprattuto ora che siamo qua insieme agli altri, anche se non stanno facendo caso a noi, provo ancora più imbarazzo.
Non ne abbiamo mai parlato, lui è sempre stato molto comprensivo e apprezzo questa cosa.
Sospiro "vieni" dico portandolo in camera di ghera.
Si siede sul letto e mi fa sedere sulle sue gambe.
Tengo lo sguardo basso cercando le parole per dire ciò che voglio dire, ma non ci riesco.
"Di cosa hai paura non lo capisco" spezza il silenzio dopo qualche minuto "lo so sono altalenante non ci posso fare niente" dico
"Io ti aspetto eh" dice provocandomi le farfalle nello stomaco
"Ormai l'ho capito un po' però mi fa un po' paura a me sta cosa" dice "no hai ragione" dico giocando con le sue dita piene di anelli.
Lo guardo e noto che mi stava già guardando con un sorriso dolce sulla bocca "che c'è?" Chiedo imbarazzata "stavo pensando a quando ti sei addolcita da quando ci siamo conosciuti, con me più che con tutti gli altri ovviamente" dice "ma va, non è vero, montato " dico alzando gli occhi al cielo mentre arrossisco leggermente. Perché è proprio vero, ho abbassato quasi ogni mia difesa.
"Guarda come si vergogna!" Mi prende in giro buttandomisi addosso, facendomi stendere sul letto.
Prima che io possa aggiungere altro sentiamo la voce di ghera dal salotto "se dovete procreare non sul mio letto grazie"
Io e Duccio scoppiamo in una risata.
"Quanto sei bella ti mangio" dice mordendomi il labbro.
Lo attiro a me e ci scambiamo qualche bacio, spingendoci sempre più oltre.
In poco tempo lui finisce sopra di me, mentre la sua mano esplora il mio corpo fino ad arrivare all'elastico dei miei pantaloni.
Affondo le mie mani sui suoi capelli tirandoli leggermente, mentre il rosso mi lascia umidi baci sul collo.
Sospiro cercando di lasciarmi andare almeno sta volta
A quel punto si ferma "andiamo va" dice alzandosi di scatto, lasciandomi lì con l'amaro in bocca.
Mi alzo e lui vedendo la mia espressione ridacchia, mi lascia un ultimo bacino prima di tornare dagli altri.
Mi sto innamorando.