6. Scommessa.

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Taehyung

Il giorno dopo, arrivo in ufficio esausto. Ho lavorato tutta la notte per Kassy.

Ho pianificato la sua intera schedule lavorativa per tutte le settimane a venire. Ho de occhiaie spaventose, perciò entro in azienda indossando gli occhiali da sole.

"'Giorno, Layla. Potresti farmi delle fotocopie di un documento che ti ho mandato poco fa sull'email?"

Appena mi rivolgo a lei, Layla Philipps, la mia segretaria, solleva il capo verso di me e annuisce energicamente.

"Quante ne desidera, signor Kim?"

"Per ora solo due. Grazie."

Entro nel mio ufficio e mi siedo alla mia scrivania. Accendo subito il laptop davanti a me e mi metto a battere la fiacca. Meno di due minuti dopo, Layla bussa alla mia porta e mi consegna le due fotocopie che le ho richiesto.

"Ha bisogno di altro, signor Kim?" mi domanda gentilmente.

"Per ora no, grazie."

"Va bene. Ben tornato a Los Angeles, signor Kim" aggiunge, mentre si chiude la porta alle spalle.

Sospiro e mi passo una mano sulla faccia. Mi tasto le tasche dei pantaloni e tiro fuori la mia sigaretta elettronica. È da due mesi che la fumo, e penso di essere sulla buona e retta via della disintossicazione. Purtroppo ho iniziato a fumare a diciannove anni (a causa dei miei amici), e non sono più riuscito a togliermi il vizio.

Nonostante io faccia del mio meglio per mantenermi in forma (e lo sono), andando assiduamente in palestra e mangiando in modo sano, mi sono comunque accorto che fumando le sigarette la mia salute stava peggiorando. Quando andavo a correre mi veniva spesso il fiatone e mi affannavo dopo poco tempo (sebbene fossi allenato) e avevo anche la tosse, soprattutto la mattina.

Qualche mese fa ho deciso di smettere, ma non ci sono riuscito. Il mio lavoro mi reca molto stress e fumare mi riesce a calmare i nervi. Ma sono determinato a togliermi questo maledetto vizio. E così due mesi fa ho trovato la soluzione ai miei problemi da fumatore incallito: la sigaretta elettronica.

La prima volta che Thane mi ha visto fumarla ha riso e si è fatto beffe di me, chiamando "fighetta" adducendo attributi a dir poco...proverbiali. Comunque, chi se ne importa di quello lì. Lui non può capire. Non ha mai sfiorato una sigaretta in vita sua e non può capire come ci si sente ad essere schiavi della nicotina.

Faccio un tiro e cerco di rilassarmi. La sigaretta elettronica non mi fa lo stesso effetto di quella "normale", ma ormai sto iniziando ad abituarmi. Del resto, non ho altre chance.

Un'ora dopo, sento bussare di nuovo alla mia porta, e stavolta è proprio Thane ad entrare. Comunque, Thane, è il mio produttore discografico. Anche lui è un pezzo grosso nella mia azienda, ed è anche...il mio fratellastro.

Per farla breve, i miei genitori hanno divorziato quando avevo solo sei mesi. Mia madre si è risposata un anno dopo, e dal suo nuovo matrimonio è nato Thane. Visto che sono cresciuto prevalentemente con mia madre, ho passato quasi tutta la mia infanzia e la mia adolescenza con Thane. Anche se litigavamo spesso (e litighiamo tuttora) tra di noi nel tempo si è formato un legame. Un legame molto forte.

Quando sono diventato il CEO di MyMusic, l'ho assunto subito come produttore discografico. Non solo perché è il mio fratellastro (anzi, mio fratello), ma anche perché so che è bravo. Anche se a volta fa lo sciocco e lo prenderei felicemente a schiaffi, so che è bravo in quello che fa. Ha talento e intuito, e queste due qualità non sono scontate nel mondo del lavoro.

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