capitolo 8

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Pov's sarah: holy è venuto a consolarmi, in un certo senso stando da sola mi sentivo persa e, anche se avrei preferito la presenza di angela o di stella, sono rimasta con lui e poi senza rendercene conto ci siamo addormentati. La prima cosa che ho fatto quando mi sono svegliata è stata staccarmi da Francesco per andare a vedere dove fosse angela, voleva stare con me ma poi non è più venuta. Dentro di me iniziò a salire un certo senso di preoccupazione, magari mi ha vista con holy e ci è rimasta male. Vado velocemente in cucina e la vedo fuori a parlare con gaia, ma non esco subito fuori, in quanto gaia mi mandò uno sguardo agghiacciante, spaventata quasi della mia presenza e poco dopo la vedo entrare, mentre angela rimase fuori, è a guardare i suoi occhi gonfi e rossi capisco che è stata male, ma per me? So che lei con holy non va affatto d'accordo, ma non credevo che il nostro rapporto le potesse dare fastidio. In un certo senso questa cosa mi fa stare bene, lei mi tiene stretta come fossi cristallo e mi terrebbe lontana da tutto ciò che mi farebbe del male. Ciò che provo per lei è specialmente ingicantito da ciò che sto vedendo, magari ci sono cose di cui non mi sono accorta, e vedere angela così mi fa stare male.
Mentre penso a ciò, mi si avvicina gaia, trascinandomi nella sua stanza, mi vuole parlare, e in tutto ciò mi arriva addosso un vento gelido, chissà cosa mi vorrà dire. Non mi dice nulla nel tragitto, si limita a guardare davanti a sé per evitare di sbattere da qualche parte per il nervoso.
Arriviamo e chiude a chiave la porta dietro di sé. "Amo te lo dico proprio perché voglio bene sia a te che a lil, ma non lo vedi quanto ci tiene a te, ci hai pensato a lei prima di addormentarti tra le braccia di fra?" Le sue parole mi agghiacciarono, cosa mi voleva dire? "Gaia, spiegati" "lil è cotta di te, se tu ancora non l'hai capito, non me l'ha detto lei ma è palese sarah, e lo sai che lei è complicata nel parlare e va in ansia" disse ciò tutto d'un fiato, come se fosse una liberazione, ma d'altra parte a me tremavano le gambe, ripensandoci. Non potevo immaginare che una cosa così fosse palese, non mi sono mai presa del tempo per pensare sinceramente a ciò che siamo, come quando glielo avrei voluto chiedere ma invece fui tanto testarda da, al contrario, incasinarci ancora di più. La mora davanti a me leggeva i miei occhi terrorizzati dalle mie stesse emozioni, dunque si avvicinò e mi lasciò un bacio sulla guancia e mi abbracciò forte, mentre io ricambiavo. "Sarah, sai che se non senti le stesse cose per angela ti basta solo dirglielo, lei ti vuole talmente tanto bene che accetterà la situazione, ma intanto pensa a vio che vuoi, poi ci penso io ad angela e a farla tornare lucida, magari ora non ti vuole parlare, ma nel profondo ne ha bisogno e lo sente anche lei. Ora vado da lei, le dico che la stavi cercando e fatti viva, non cedere a ciò che ti potrebbe dire, sai che persona è lei, a volte l'orgoglio la mangia viva, quindi tienile testa e accontentati di dirle tutto ciò di cui ha bisogno di sentire." Ancora una volta mi bloccai ma mi limitai a stringere la ragazza di fronte a me, mentre io tornavo in camera mia, mentre holy fortunatamente non c'era, mi sistemai e dopo quasi una mezz'ora uscii alla ricerca di angela, che stava andando in camera sua. Appena si chiuse la porta alle spalle la bloccai ed entrai insieme a lei. Mi guardò per poco e si voltò di spalle, mentre la afferrai per il polso abbastanza forte, sperando di non averle fatto male, e la misi di fronte a me, i suoi occhi erano lucidi, ma non rossi come a prima. Ci guardammo per un pò, quando poi lei prese parola: "quindi?" "Angela..." la tensione c'era ed era viva, come tutte le cose che avevo da dirle e che non so nemmeno io come le avrei detto a poco da lì, perché dovevo farlo. "Allora, in questo momento ho bisogno solo che mi ascolti, se poi vorrai stare da sola va bene, ma ora ti devo parlare." dissi molto velocemente, mentre lei mi guardava senza emozioni, segno che è stata male. Mi trascinò sul suo letto e ci sedettimo, mentre io le stringevo la mano con entrambi le mie. "Cucciola, ascoltami, lo so che con holy non vai d'accordo e so che ti ha ferita vedermi con lui, mi dispiace essermi lasciata andare così facilmente, mi avevi promesso che mi avresti raggiunta tu e credimi che il mio cuore sapeva che eri l'unica persona di cui avevo bisogno. Mi dispiace perché so che mi sento viva se penso a te al mio fianco, qualunque momento stiamo passando, accanto a te mi sento bene, mi sento al sicuro e soprattutto sento che tutto ciò che ho con te mi basta. Ho paura a volte ad ammettere le mie emozioni, ma tu mi togli tutte le mie insicurezze, mi fai sentire me stessa e mi metti sempre al primo posto, non fai mai nulla che possa ferirmi, so come ti senti e volevo chiederti scusa, ma volevo anche dirti che non so davvero ciò che provo, penso di aver bisogno di un pò di tempo per capire, perché mi fai talmente tanto bene che non capisco nulla" avrei continuato ma un tonfo sulla porta ci stacca, poi ricordandoci che la porta era chiusa a chiave, angela mi fa cenno di stare in silenzio per capire chi fosse, ma poi la voce di vale riccheggiò nell'aria, facendo sospirare pesantemente occhi blu. "Angela, dove cazzo è la mia felpa?" urlò quasi la bionda da fuori, e angela si limitò a rispondere senza aprire la porta "ma che cazzo ne so io, controlla nella stanza del tuo fidanzato" accennai una piccola risata, mentre mew sbuffò e la sentimmo allontanarsi. Volevo continuare ma prese la parola angela, che mi scrutò pure l'anima dopo le mie parole: "bimba senti io non ti imporrò mai nulla, ti chiedo solo di capire che sono molto difficile, sono cose che potrebbero accadere ancora e non voglio stare male, ma se tu ti sentirai di parlare io ci sono lo stesso okay? Ti darò tutto il tempo che vorrai, ma quando hai bisogbo di me dimmelo." Finì e mi prese la mano lasciandoci un lieve bacio, sembrava come spaventata, ma la rassicurai con un dolce sorriso, e finii sopra di lei dopo averla praticamente buttata sul letto, e restammo così per minuti infiniti, mentre sentivo il suo cuore battere velocemente. "Vai bimba, non ti preoccupare, ora ho solo bisogno di stare sola." Mi disse ciò e la accontentai, mente mi lasciava un bacio sulla fronte, con un pieno di emozioni forti e un calore che mi faceva sentire unica.
Uscii soddisfatta chiudendo la porta alle mie spalle e intanto incontrai stella che mi bloccò per il braccio: "amo perché eri con angela nella stanza con la porta chiusa a chiave?" Mi chiede con un sorriso malizioso, allora gaia aveva ragione "ua amo non ti allargare, stavamo solo parlando, ne avevo davvero bisogno e ho chiuso la porta a chiave per evitare di essere disturbate, non essere scema" dissi guardandola e lei soffocò una risata stolta, in questo momento avevo voglia di ucciderla "okay cuore di panna, però ti ricordo come ti guarda, dai non sei tanto credibile ". Al sentire le sue parole arrossii, ma la fulminai con lo sguardo, mentre entrava in camera nostra ridendo come una deficiente.

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Ue sono tornataa, ho sinceramente avuto dubbi se continuare la storia, per questo sono sparita, vorrei continuarla e intanto sto cercando vari spunti, da altre storie un pò diverse da queste ma sempre con lo stesso scopo, quindi spero di continuare quaa

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 25 ⏰

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