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Kassidy

<Dunque, vi ho riuniti qui tutti per un annuncio>
Il signor Castillo camminava per la sala, avanti e indietro, gesticolando.
<Tra poche settimane ci saranno le audizioni per l'Opera di Parigi> si fermò di fronte a noi.
Sussurri arrivarono alle mie spalle; Jeff si appoggiò con il braccio sulla mia spalla.
<Oh svengo> si posò una mano sulla fronte, facendo finta di svenire.
<Dai Jeff!>
Cercai di rimanere seria, ma una risata mi scappò, e di certo non passò inosservato al signor Castillo.
<Signorina Evans, lo trova per caso divertente?> incrociò le braccia al petto, guardandomi con severità.
<No signore> abbassai lo sguardo sui miei piedi, nascosti dalle scarpette da danza.
<Bene>
Alzai lo sguardo, misi le mani sui fianchi e cacciai un sospiro.

<Dobbiamo mettercela tutta> Lena camminò avanti e indietro per la stanza, gesticolando - sembrava peggio del signor Castillo -
<Dobbiamo avere quei posti e->
<Lena> la interruppi, guardandola <stai calma>
<Calma? Mi vedi?> si indicò, fermandosi al centro della stanza.
<Si?> alzai un sopracciglio, confusa.
Sospirò, sedendosi sul suo letto; si portò i capelli su una spalla, e solo allora notai un ciondolo che non le avevo mai visto indosso.
<Cos'è quello?> lo indicai con un dito, abbassandolo subito dopo, inclinando la testa di lato.
Lei seguì il mio sguardo, abbassando la testa; giurai di averla vista sbiancare.
<Questo? È un semplice ciondolo> alzò le spalle, evitando il mio sguardo.
<Mh> chiusi gli occhi a due fessure <Sicura?> chiesi.
<Mh mh> annuì freneticamente con la testa.
Non ero tanto convinta della sua risposta, ma lasciai andare - per il momento - il discorso.
<Ragazze> Ines entrò in stanza come una furia, spalancando la porta <dobbiamo andare a provare>
<Oh, va bene> risposi, prendendo il borsone per poi metterlo in spalla.

<Sono distrutta> parlai, poggiando il gomito sulla sbarra.
<Io non mi sento più le gambe, guarda!> Jeff alzò la gamba destra, che poi fece ricadere con un tonfo abbastanza sordo; si poggiò con la testa sulla mia spalla, chiudendo gli occhi.
Volevo bene a Jeff come se fosse mio fratello; è un ragazzo dolce, lui, capace di farsi voler bene da chiunque.
Con la coda dell'occhio vidi Ines e Lena andarsene; assunsi uno sguardo confuso, inclinando il capo verso destra.
<Cosa c'è?> mi chiese Jeff, vedendomi così confusa.
<Secondo te Lena e Ines nascondono qualcosa che noi non sappiamo?> chiesi - più a me stessa che a lui - in un sussurro.
<Cosa intendi dire?> ora era lui quello confuso tra i due.
Jeff alzò la testa dalla mia spalla, guardandomi.
<Non so è che..> mi grattai la fronte con l'indice <le ho viste particolarmente distratte oggi, a lezione> spiegai, mentre lui mi ascoltava con attenzione.
<Poi, molto prima di venire qui a provare, Lena aveva al collo una collana particolare>
<Particolare?> chiese, confuso più di prima.
<Si> alzai le spalle <Aveva una specie di perla rossa al centro; sembrava come una collana antica> guardai un punto fisso della stanza, cercando di capire cosa avesse di così tanto speciale quella collana.
<Non saprei dirti, Kass> poggiò una mano sulla mia spalla <ma ora, dobbiamo pensare solo a ballare, e fare bella figura davanti ad Armando e a Madame Carrè> mi diede una pacca sulla spalla, cercando di deviare il discorso "ciondolo misterioso".
Io mi limitai soltanto ad annuire.
<Si, hai ragione> lo guardai e gli sorrisi.
Solo allora mi accorsi che lui era più alto di me; io, in confronto a lui, ero leggermente più bassa.
<Dai, andiamo> mise il suo braccio intorno alle mie spalle, mentre ci incamminavamo fuori dalla sala.







Angolo autrice:
buongiorno amici miei! come state? spero tutto bene ♡
fa un caldo pazzesco 😭
cosa ne pensate di questo capitolo? se vi va, lasciate una stellina e un commento
un bacio,
la vostra ari ♥️

KEEP DANCING - Cercami a ParigiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora