Prologo: Panico

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Joey:

Avete presente la sensazione di avere una voragine nel petto? Quelle fitte all’altezza del cuore che si provano quando si piange.

Quando senti di star crollando su te stessa, e intanto, tutto ciò che c’è intorno a te ti crolla addosso, ma tu non hai più energie per resistere, e allora ti lasci andare, perché sei stanco di combattere.

Come se stessi affogando ma non avessi più energie per impedirlo. Perché sai che anche se riuscissi a tornare a galla saresti in mezzo al mare, che dovresti comunque nuotare fino alla riva.
Che ogni tuo sforzo sarebbe inutile.

Quando si è nel bel mezzo di una tempesta tanto vale arrendersi. È impossibile salvarsi. Perciò ti rassegni, capisci che non hai altra scelta se non accettare il tuo destino.

La gamba che si muove ripetutamente su e giù sul pavimento, le unghie infilzate nelle cosce, il respiro accelerato, il cuore che pulsa nelle orecchie ad una velocità anormale, quasi sembra star per scoppiare.

La sensazione di star per perdere il controllo, di star per cedere.

Cercai di respirare piano, ma invano.
Le lacrime scendevano dai miei occhi, solcavano le guance e bagnavano le mie cosce, scoperte dagli shorts.

Continuavo a sentire fitte all’altezza del cuore, sentivo come una voragine nel petto, mi sentivo vuota. Eppure a me piaceva, mi faceva sentire bene.

Continuavo a ripetermi i miei pensieri negativi, continuavo a rivivere tutti i ricordi spiacevoli che avevo nella mia memoria.

Io ero il mio antieroe. Io ero il peggior nemico di me stessa. Io mi sarei autodistrutta. Se non lo avesse fatto prima la malattia.

Esistono due tipi di persone: quelle che combattono fino alla fine, che non si arrendono mai, e quelle che si lasciano andare, che tacciono e acconsentono, quelle che hanno smesso di sforzarsi inutilmente, che hanno perso ogni tipo di speranza.

E io facevo parte del secondo tipo.

Io ero stanca di combattere, ero distrutta, mi sentivo a pezzi. Avevo il mondo contro, quello era poco ma sicuro.

Me ne succedeva sempre una, nei momenti in cui pensavo di essere finalmente tranquilla e felice, alla fine tornava sempre il solito caos.

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Giuro che gli altri capitoli non saranno così corti, solo questo.

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