1. first day of school.

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Allison pov's

Il volume della musica risuonava forte nelle mie orecchie, il sudore mi bagnava la schiena, le pulsazioni del mio cuore erano molto forti e l'adrenalina che ne provocava mi indusse ad aumentare la velocità.

Ormai era diventata un abitudine andare a correre la mattina presto prima di andare a scuola, quando il traffico era scarso e il silenzio regnava in tutto il quartiere.

Con la scarpa calpestai la pozzanghera sporcandomi le scarpe. La notte aveva piovuto tanto, un brivido mi percorse la schiena.

Mi fermai con il fiato corto davanti a casa mia.

Mi piegai mettendo le mani sulle ginocchia, con il respiro pesante e il battito del cuore accelerato.

Entrai dentro casa togliendomi le scarpe, guardai mia madre dandomi le spalle già all'opera ai fornelli a preparare qualcosa di buono.

«Sono a casa.» urlai per farmi sentire.

Sentì il delizioso profumo dei pancake appena pronti.

Salì le scale andando in camera mia a prendere i vestiti che avevo scelto il giorno prima per il primo giorno di scuola.

Uscì dalla stanza senza richiudere la porta correndo in bagno prima che mia sorella, Summer, potesse entrare.

«Ally, non puoi fare così tutte le mattine!» aveva ancora la voce assonnata.

«Ci pensavi prima.» le dissi quasi urlando per farmi sentire.

Ogni mattina era una gara per chi arrivava prima in bagno.

Ma c'era tanta differenza tra noi due, lei ci metteva un eternità.

Mi spoglio lentamente, per poi rimanere sotto il getto dell'acqua per un tempo indeterminato. Solo quando le dita mi si raggrinziscono esco iniziando ad asciugarmi prestando attenzione ai miei capelli biondi, che pochi giorni fa avevo tagliato.

Avrei voluto vedermi diversa a differenza degli altri anni, anzi che gli altri mi vedessero diversa.

Di certo non sarebbero smesse le prese in giro che ormai continuavano da 4 anni, che continuerò a sopportare anche se quest'estate non sia stata una delle migliori.

Anton e Aaron non mi lasciano e non mi lasceranno mai in pace.

Però quest'anno è l'ultimo.

Voglio diplomarmi, avere una borsa di studio per continuare gli studi per diventare avvocato. Il lavoro dei miei sogni.

Infilo l'intimo e mi lavo i denti, prima di vestirmi.

Mi giro di lato per prendere il pantalone della tuta regalato da Summer al mio compleanno. Non che ne avessi tanti, ma almeno ha un bel significato dietro.

Metto una maglia bianca, riuscì a intravedere il piercing all'ombelico ormai guarito, riflettere allo specchio, che mi aveva fatto la mia migliore amica, Winter, nei bagni della scuola durante l'ora di matematica in un momento di noia.

Provo a migliorare il mio aspetto mettendomi il mascara e il gloss alle labbra, piegai le labbra in un sorriso, ma sembro solamente un mostro.

Non ho tratti particolari, ne tanto meno un fisico da modella. Spesso l'immagine riflessa allo specchio mi fa soffrire, desiderando solamente di essere più magra, ma saltando i pasti non cambierà nulla.

Ho iniziato a seguire una dieta, mangiando sempre salutare ma alla fine mi limito a mangiare schifezze.

Non mi amerò mai.

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