ꗃ‧₊˚ 𝗽𝗿𝗼𝗶𝗲𝘁𝘁𝗶𝗹𝗶 𝗻𝗲𝗹 𝘃𝗲𝗻𝘁𝗼 - 𝗖𝗼𝗹𝘁 𝘅 𝗦𝗵𝗲𝗹𝗹𝘆 !! 𖥻

꒰‧₊˚ 𝟱 ☆༉‧₊˚.

(disegno dietro fatto da: @mayafeycore)

Le cose stavano andando a gonfie vele per i nostri eroi, sia sul campo di battaglia sia in generale, visto che tra l'assalitrice e il suo pistolero preferito non c'erano più litigi. Si limitavano a scherzare tra loro facendo innocue battute.

Potreste esservi scordati dei banditi che hanno battuto i protagonisti all'inizio della loro avventura, ma di certo Colt non se n'era dimenticato. Era stato un colpo basso per lui, sempre così sicuro delle sue abilità. Lo avevano ferito nell'orgoglio ed aveva fatto la figura dell'incapace davanti agli occhi dei suoi amici.
In aggiunta, nel luogo in cui si allenava, alcuni avevano diffuso, schernendolo, la notizia di quella sua sconfitta.

Il sole era già calato sulla polverosa Wild West Town e la maggior parte della gente si era già rintanata nella propria dimora, in quanto di notte i manigoldi erano più propensi a spargere caos. I temerari e gli stanchi di vivere invece si erano riuniti nei bar per provare a trovare il senso della vita sul fondo di un bicchiere di birra o semplicemente per cercare di divertirsi in quella piccola città.

L'assalitore si stava rigirando sudato nel suo letto, non riuscendo a prendere sonno. Ora che aveva sistemato il rapporto tra lui e la sua amata e inoltre era da poco, grazie a lei, diventato il suo vice, ambiva solo a sopraffare quei criminali, anche perché le prese in giro lo spingevano a volerlo fare ancora di più. Ripensò allo scontro tra Bull e Shelly, la quale aveva deciso di affrontarli da sola. Era sempre stata valorosa e non esitava a battersi per le persone che amava, neppure se metteva a rischio la sua incolumità. Lui la ammirava molto e non lo ammetteva ma gli sarebbe piaciuto essere intrepido come lei. Desiderava dimostrare una volta per tutte di non essere un buono a nulla.

Silenziosamente si vestì, afferrò le sue pistole e come al solito si guardò allo specchio per un po': era realmente pronto? Si sistemò la capigliatura e deglutì. Ormai era troppo tardi per tornare indietro, perciò uscì di casa col cuore in gola: stava facendo la scelta giusta? Malgrado avesse paura, voleva a tutti i costi trovare quei malavitosi per dar loro una bella lezione. Nulla gli avrebbe fatto cambiare idea, pensava, ma una piccola parte di lui continuava a farsi domande: sarebbe tornato sano e salvo?

La sua ricerca si fermò alla vista di un sospetto vicolo cieco vicino all'ufficio della sceriffa. L'uomo fece capolino da un angolo e li vide.
Due ragazzi.
Uno più giovane.
Ciuffo nero sull'occhio, sciarpa al collo, sombrero in testa, poncho sulle spalle, pipa in bocca.
L'altra leggermente più anziana.
Volto coperto, cappello a tesa larga, lungo cappotto, guanti, carte in mano.
Erano conosciuti come Edgar e Tara e venivano considerati abbastanza temibili dai cittadini. In quell'istante, erano entrambi appoggiati al muro ma non si stavano parlando, sembravano persi nei loro pensieri.

Il rosso cercò di darsi il tono più duro possibile e fece un passo in avanti.
« Finalmente vi ho trovati. » disse, scuro in volto.
Il ricercato prese la parola, dato che la sua alleata non era molto loquace. A dire la verità, non lo era affatto.
« Guarda chi si rivede... Sei pronto ad un'ulteriore dose di umiliazione, fallito? » ghignò Edgar, sbuffando del fumo in direzione del suo avversario, che tossì di conseguenza.
« Ehi, portami rispetto! stai parlando col vice sceriffo, sai? Ovvero il pistolero migliore di tutta Wild West Town e dell'intero Starr Park! » ribatté Colt alterato.
Il delinquente alzò gli occhi al cielo.
« Uh huh, come no... Senti, ti dispiacerebbe sbrigarti a fare qualunque cosa vorresti fare? Io e la mia collega qua siamo impegnati. »
Il brawler raro fece un respiro profondo e gli rispose: « Sono venuto per una rivincita. »
I briganti ridacchiarono in maniera sprezzante.
« Pfft, davvero pensi di riuscire a batterci per conto tuo? » il corvino si passò un dito sotto all'occhio scoperto, come se stesse lacrimando dalle risate.
« Beh... Sì, certo, è ovvio! » confessò fieramente il vice sceriffo. Se dobbiamo essere onesti, neanche lui era convinto delle sue parole.
« Ok, campione. Fatti sotto, allora. ».