꒰‧₊˚ 𝟰 ☆༉‧₊˚.

88 10 26
                                    

(disegno dietro fatto da: ssourswtchblade)


Shelly si era appena svegliata sulla scrivania: in quel periodo le capitava spesso di addormentarsi lì, in mezzo a scartoffie e documenti vari. Col collo indolenzito per aver dormito in una posizione scomoda, sollevò il capo, si stropicciò gli occhi e si preparò ad una nuova estenuante giornata di lavoro.

Non fece in tempo a cominciare a controllare i fogli che sentì bussare. Ella sbuffò: « Avanti! ». Nell'ufficio si introdusse con aria ansiosa Bombardino; sembrava gli fosse successo qualcosa di grave. La donna non era esattamente felice di rivederlo successivamente agli eventi di qualche giorno fa, ma essendo il suo compito quello di proteggere la città, nessun contatto con i cittadini era evitabile. Deglutì ed iniziò a giocare con le sue dita.
« Ah... Ehm... Buongiorno, Bombardino... Scusami ancora per l'altra sera. » balbettò lei.
Il robot le rispose: « Oh, non fa niente, Sceriffa. Sono venuto qui per un fatto ben più importante... »
La giovane si sentiva in parte sollevata dopo le parole del barista, ma aveva timore di ciò che egli le avrebbe comunicato in seguito. Quest'ultima sollevò un sopracciglio.
« Ovvero...? »
« Scusi se la disturbo, ma dei mascalzoni hanno preso possesso del mio bar, sono riusciti a cacciarmi e ora penso lo stiano distruggendo... Povero me... »
L'assalitrice sgranò gli occhi e rassicurò il barman demoralizzato, il quale stava guardando a terra.
« Non preoccuparti, ci penserò io. Tu se vuoi rifugiati qui. »
« D'accordo, grazie mille, Sceriffa. Sono in buone mani... »
Terminata la chiacchierata, la ragazza prese il suo cappello (ed ovviamente la sua arma) e congedò lo sfortunato, preparandosi psicologicamente ad affrontare i manigoldi senza alcun aiuto, in quanto non voleva disturbare i suoi amici e soprattutto non avrebbe voluto rivedere Colt.

Shelly entrò a passo sicuro dalla porta e vide il gruppo di brutti ceffi, i quali parevano assai ubriachi. Fra i tre, riconobbe un volto familiare: quello di Bull, un furfante parecchio conosciuto a Wild West Town. La sua particolarità era l'anello che portava al naso, il quale ricordava la nasiera dei bovini.
La donna, in maniera autoritaria, comunicò ai fuorilegge: « Ok, la festa è finita, ragazzi. Allontanatevi dalla proprietà, avete causato abbastanza problemi. » .
I membri della gang inizialmente la ignorarono, perciò lei parlò nuovamente, con il medesimo tono usato in precedenza: « Non lo chiederò di nuovo. Avete tempo fino al mio tre per andarvene con calma, o le cose si metteranno male. ». Essi, al secondo richiamo, scoppiarono a ridere e il loro capo, nientemeno che Bull, avanzò ridacchiando, avvicinandosi a colei la quale aveva osato disturbarli.
« Pensi che queste minacce mi facciano paura, Sceriffa? Non andremo da nessuna parte. Perché non smammi prima che le cose si mettano male per te, invece? » fu la risposta del farabutto, rosso in viso per via dell'alcool. In successione, fece un cenno alle altre canaglie ed insieme cominciarono ad accerchiare l'assalitrice. Ella, però, mantenne la calma ed afferrò il suo fucile.
« Sei sicuro di volerti mettere contro di me, Bull? Ho già avuto a che fare con gentaglia come te e non ho intenzione di perdere. Ora, per l'ultima volta, vattene o la situazione peggiorerà. » dichiarò, determinata.
I componenti della banda si scambiarono occhiate spavalde.
« E come pensi di sconfiggerci? Siamo tre contro uno, sei una femmina e sei sola soletta: non hai speranza. ». Affermò il leader, estraendo il suo schioppo. Al contrario del resto della sua combriccola, lui attaccava con un'arma da fuoco. I suoi collaboratori preferivano utilizzare i pugni.
« Non sottovalutarmi, solo perché le circostanze sono queste ed io sono una donna non significa che mi batterete facilmente. Ci sarà un motivo per cui sono la sceriffa e lo scoprirete presto. » confutò la ragazza, togliendo lentamente la sicura.
Il tank ghignò: « Ah, sì? Vedremo, bambolina. ».
In successione al colloquio, la coppia di delinquenti disarmati caricarono la giovane, certi di sconfiggerla.
« Che il gioco abbia inizio, cabrones ¹. » sussurrò lei, pronta a scattare.

ꗃ‧₊˚ 𝗽𝗿𝗼𝗶𝗲𝘁𝘁𝗶𝗹𝗶 𝗻𝗲𝗹 𝘃𝗲𝗻𝘁𝗼 - 𝗖𝗼𝗹𝘁 𝘅 𝗦𝗵𝗲𝗹𝗹𝘆 !! 𖥻Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora